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22 Luglio 2024 13:53
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11 settembre 2001, l’attentato terroristico che ha cambiato gli Usa opinione pubblica mondiale

I numeri dell'attacco terroristico che l'11 settembre 2001 sconvolse gli Stati Uniti e l'opinione pubblica mondiale: Quattro aerei dirottati, 19 terroristi, quasi tremila vittime.

Oggi il calendario riporta alla nostra memoria il giorno più buio della storia degli Stati Uniti d’ America: l’ 11 settembre del 2001. Gli attacchi alle torri gemelle di New York furono improvvisi e non arrivarono da terra. Era mattina, qualcuno si era appena svegliato, quando stava per succedere qualcosa di imprevedibile: il volo 11 dell’ American Airlines, in viaggio da Boston a Los Angeles alle 8:46 centrò in pieno una delle Twin Towers, simbolo di New York . Dopo esattamente diciassette minuti, il volo 175 sempre dell’American Airlines, si schiantava alle 9:03, sulla Torre Sud. Il terrore prese il sopravvento sulla paura , e le telecamere di tutte le televisioni del iniziano a trasmettere in diretta TV il più violento attacco terroristico della storia degli Usa, una ferita di 2.996 morti. Ancora oggi, dopo 22 anni, alcune delle vittime non hanno ancora un nome.

La seconda delle Torri gemelle del World Trade Center di New York colpita crollò in dieci secondi, in uno scenario surreale. mentre anche l’altra torre colpita poco prima , cedette avvolta dalle fiamme accasciandosi al suolo . C’èra un terzo aereo che era stato dirottato dai terroristi di Al Qaida Il movimento terrorista guidato fino al 2 maggio 2011 da Osama bin Laden, puntando sul Pentagono, a Washington dove l’aereo di linea non riuscì a colpire il cuore della sicurezza americana, ma causò la morte di 184 persone, mentre un quarto aereo volo 93 si schiantava in Pennsylvania fallendo l’obiettivo.

Quattro aerei dirottati, 19 terroristi, quasi tremila vittime. Un attentato che ha cambiato la storia ma anche l’opinione pubblica di tutto il mondo, che comportò un’escalation di violenza e ritorsioni. Sul primo volo partito alle 07:59, con quattordici minuti di ritardo, dall’aeroporto Logan di Boston diretto a Los Angeles, c’erano 11 membri dell’equipaggio e 81 passeggeri tra i quali vennero identificati cinque dirottatori: Muhammd Atta, Abd al-Aziz al-Umari, Satam al-Suqami, Wail al-Shehri e Walid al-Shehri. Sempre da Boston alle 08:14, decollava il secondo aereo della United Airlines con a bordo 56 passeggeri e 9 membri dell’equipaggio. A bordo c’erano anche i terroristi Marwan al-Shehhi, Ahmed al-Ghamdi, Fayiz Ahmad, Hamza al-Ghamdi e Mohand al-Shehri inspiegabilmente armati e pronti a prendere il controllo dell’aereo in ogni maniera.

Alcuni degli attentatori del primo aereo vennero identificati prima dello schianto, grazie a un assistente di volo che riuscirà a lanciare l’allarme. “Il volo è stato dirottato” riferiva, tre persone e due assistenti accoltellati. Alle 8:24 uno dei dirottatori dell’American Airliness 11, contattò la Federal Aviation Administration cercando di rassicurare: “Stiamo tornando in aeroporto”. Venne richiesto l’intervento militare ma nel frattempo quel volo American Airlines 11 si schiantò a una velocità di circa 790 km/h tra il 93° e il 99° piano della Torre Nord. Il secondo aereo, con una velocità di circa 950 km/h, terminando la sua corsa andandosi a schiantare tra il 77° e l’85° piano della Torre Sud. Le fiamme misero fuori uso anche le scale di emergenza, ed alcuni presi dalla disperati, si gettarono dalle finestre. Molti altri moriranno sepolti dal crollo della torre.

In occasione del 22esimo anniversario degli attacchi dell’11 settembre, il presidente americano Joe Biden sarà in una base militare ad Anchorage, in Alaska, dove commemorerà il ricordo delle quasi 3 mila persone che persero la vita negli attentati di al Qaeda. E’ la prima volta che il capo della Casa Bianca non parteciperà ai tradizionali eventi organizzati sui luoghi degli attacchi a New York, Pennsylvania e Virginia. Alla cerimonia presso il memoriale dell’11 settembre nella Grande Mela ci sarà la vice presidente Kamala Harris, insieme al marito Doug Emhoff, mentre la First Lady Jill Biden deporrà una corona di fiori al Pentagono.

Il programma della giornata prevede, come tutti gli anni, sei momenti di silenzio, con il suono di una campana a ricordare quando il primo aereo dirottato si è schiantato contro la Torre Nord del World Trade Center, quando è stata colpita la Torre Sud e successivamente l’attacco al Pentagono. Si ricorderà poi il momento in cui è caduta la Torre Sud, lo schianto di un quarto aereo, il volo 93 della United Airlines, in un campo a Shanksville, in Pennsylvania, dopo che i passeggeri avevano combattuto contro i dirottatori, e alla fine la caduta della Torre Nord.

 “Spesso riflettiamo su quanto è successo l’11 settembre, ma io ricordo anche il 12”, ha detto il sindaco di New York Eric Adams, ex capitano della polizia che il giorno delle stragi fu tra i soccorritori. Le aggiunte al Memorial Wall, creato 12 anni fa con 55 nomi, portano a 331 il numero dei vigili del fuoco a cui i fumi tossici del World Trade Center sono risultati letali, pari quasi a quello dei pompieri morti dando la scalata alle Twin Towers il giorno del peggior attacco terroristico sul suolo americano.

L’11 settembre 2001 è una data che ha cambiato il corso della Storia. Ricorderemo per sempre le vittime, i loro cari e l’eroismo dei soccorritori. La lotta al terrorismo è il nostro impegno per la sicurezza dei cittadini, per la democrazia e la pace”. Così il Ministro della DifesaGuido Crosetto, a 22 anni dall’attacco alle Torri Gemelle.

Alla vigilia dell’ anniversario, le autorità di New York hanno intanto dato un nome ad altre due vittime delle stragi. L’uomo e la donna, i cui nomi non sono stati resi pubblici su richiesta delle famiglie, sono rispettivamente la 1.648esima e 1.649esima vittima che l’ufficio del medico legale hadentificato, ha annunciato un portavoce del sindaco, grazie a test avanzati del Dna.

Tre giorni fa intanto la Casa Bianca ha respinto alcune delle condizioni chieste dai legali di Khalid Sheikh Mohammed, braccio destro di Osama bin Laden considerato l’architetto delle stragi, e di altri quattro detenuti a Guantanamo accusati di aver cospirato per l’attacco agli Usa. L’accordo proposto, aspramente criticato dai familiari delle vittime, prevedeva l’ammissione di colpevolezza e il carcere a vita in cambio di assicurazioni sul fatto che i cinque non sarebbero stati messi in isolamento e avrebbero ricevuto cure per i traumi subiti dalle torture sotto la custodia della Cia.

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