ROMA – Era il 29 luglio del 2016 quando il premier Matteo Renzi aveva concluso da poco il suo discorso al museo MarTa di Taranto dove ha inaugurato la sezione preistorica del secondo piano .
“Sono 15 le persone cui la Questura di Taranto ha notificato l’ informazione di garanzia emessa dalla Procura della Repubblica in relazione ai disordini provocati in occasione della visita dell’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi nel capoluogo jonico – riporta un comunicato ufficiale della Questura di Taranto – Il provvedimento giudiziario è scaturito a seguito delle accurate indagini compiute dalla DIGOS che hanno permesso agli inquirenti di individuare gli autori dei disordini, evidenziandone i diversi profili di responsabilità penale”
“Gli indagati, alcuni dei quali già gravati da precedenti penali specifici per episodi analoghi – continua il comunicato della Questura – dovranno rispondere a vario titolo di violenza, minacce, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale , per quanto accadde lo scorso 29 luglio allorquando, in più riprese, prima , durante e successivamente all’inaugurazione del padiglione del M.Ar.Ta alla presenza del premier, si verificarono gravi episodi di intemperanza poi sfociati in atti di violenza contro le forze dell’ordine”