“Resto allibito di fronte allo stravolgimento della verità sulle mie parole scambiate alla bouvette del Senato con due giornalisti di Ansa e Agi a cui si è accostato un giornalista di Repubblica. Le mie parole sono subito state riportate fedelmente dalle due agenzie (che allego) che, riferendosi al voto non unitario appena concluso in Aula sulla mozione del centrodestra, erano testualmente queste: ‘la parola antifascismo non c’è nella Costituzione’, dando così ragione al senatore Lucio Malan. Aggiungevo, inoltre, di riconoscermi nei valori della Resistenza che sono espressi in positivo nella prima parte della Costituzione. Non sono quindi io a dover rettificare alcunché, ma chi non sa leggere le agenzie o vuole a tutti i costi polemizzare e offendere. Sto raccogliendo le dichiarazioni e i commenti vistosamente falsi e offensivi, diversi dal legittimo dissenso, per valutare ogni opportuna azione a tutela della mia onorabilità“. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Il prossimo 25 aprile il presidente del Senato La Russa, dopo aver reso omaggio all’Altare della Patria, accompagnando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con le altre alte cariche dello Stato, si recherà a Praga, dove alle 12.15 interverrà alla Riunione dei presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea. Nel pomeriggio deporrà una corona al Monumento di Jan Palach, quindi visiterà il campo di concentramento di Theresienstadt.
Una celebrazione «ecumenica», come aveva anticipato nei giorni scorsi. Mentre vanno definendosi anche gli impegni dei vertici delle istituzioni e dei leader di partito per la festa della Liberazione. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo l’omaggio all’Altare della Patria, sarà in Piemonte, nel cuneese, in mattinata a Borgo San Dalmazzo e nel pomeriggio a Boves, sui luoghi del primo eccidio nazista. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e la premier, Giorgia Meloni, hanno in programma l’omaggio all’Altare della Patria.