A conclusione di tempestive indagini, i Carabinieri della Stazione di Pulsano nella serata di ieri, hanno denunciato in stato di libertà quattro giovani pulsanesi incensurati in quanto ritenuti responsabili del furto di un ciclomotore rubato nei giorni precedenti e del successivo tentativo di estorsione in danno del proprietario, secondo lo schema tipico del cosiddetto “cavallo di ritorno”.
Il buon esito dell’attività d’indagine svolta dai militari è derivato dalla perfetta collaborazione fra i Carabinieri e la vittima che qualche giorno prima si era presentata presso la caserma di Pulsano, per sporgere denuncia di furto del proprio ciclomotore, asportatogli a Leporano. I militari dell’ Arma, all’esito di un esame delle immagini di videosorveglianze della cittadina, hanno accertato che la sera del furto, un’autovettura sospetta, seguita da uno scooter simile a quello rubato, era transitata contromano a forte velocità in una via adiacente a quella in cui era stato consumato il reato.
Il giorno successivo, il proprietario del motoveicolo si portava nuovamente in caserma, riferendo di essere stato avvicinato da un conoscente di Pulsano il quale, si proponeva come intermediario, e fissava in 650,00 euro il prezzo per la restituzione del mezzo, indicando al proprietario del ciclomotore rubato dove recarsi l’indomani con i soldi, per riaverlo.
Ma ad attendere gli estorsori però c’erano anche i Carabinieri i quali hanno attivato per le vie del centro storico di Pulsano un vero e proprio pedinamento dell’autovettura utilizzata dal malfattore il quale insieme, ad un complice, aveva cautamente (ma inutilmente) più volte cambiato il luogo dell’appuntamento con la vittima, invitandola telefonicamente a seguirlo in diversi luoghi di Pulsano.
Dopo aver girato per diversi minuti, arrivati in una via cittadina, i due malfattori hanno parcheggiato l’auto, invitando la vittima a seguirli in un vicolo, ma sopraggiungevano i Carabinieri di Pulsano i quali provvedevano prontamente a bloccarli. Gli ulteriori accertamenti svolti dai militari consentivano di individuare altri due complici ed il luogo in cui era stato occultato lo scooter, che veniva restituito al legittimo proprietario.
I quattro giovani, due 18enni e due 19enni, tutti incensurati di Pulsano, venivano deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per i reati di concorso in ricettazione ed in tentata estorsione. Il buon esito di questa vicenda conferma la necessità ed utilità di denunciare i reati avendo fiducia nelle forze dell’ ordine.