FOGGIA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia guidato dal Col. Ernesto Bruno, dalle prime ore di questa mattina, stanno dando esecuzione ad una ordinanza cautelare applicativa degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P dr. Roberto Siciliani presso il Tribunale di Foggia nei confronti di 8 dipendenti dell’ospedale di San Severo, nonché della sospensione dal servizio nei confronti di un altro dipendente della struttura sanitaria in ordine all’ipotesi di truffa a danno di un ente pubblico quantificata in oltre 80 mila euro.
Le Fiamme Gialle di San Severo sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Foggia, attraverso l’esame dei filmati acquisiti delle telecamere nascoste nei pressi dell’apparecchiatura marcatempo del presidio ospedaliero, l’esecuzione di numerose attività di carattere tecnico e l’esame della numerosa documentazione acquisita nel corso dell’indagine, hanno accertato che numerosi dipendenti attestavano la propria presenza sul luogo di lavoro ma, di fatto, erano impegnati in attività estranee al contesto lavorativo.
ORDINANZA GDF FOGGIA_compressed(dall’ordinanza sono state rimosse le tabelle delle assenze dal lavoro per esigenze di spazio web)
Le attività di indagine hanno consentito di raccogliere inconfutabili elementi di prova a carico di 9 indagati (il primario Giuseppe Altieri, un dirigente Maurizio Maria Leone, cinque collaboratori amministrativi Antonella Colò, Ciro Lucio Cologno, Francesco Orlando, Donatina Romano , Michele Sponcichetti, l’ operatore tecnico Felice Mongella e la commessa Nadia Francesca Pennacchia ), valorizzati dalla locale Procura della Repubblica nelle richieste cautelari accolte dal G.I.P. del Tribunale di Foggia. Il primario del reparto di rianimazione Giuseppe Altieri, è stato fino al 2014 capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Comunale di San Severo .
Gli indagati per occultare l’assenza dal posto di lavoro, oltre ad utilizzare la ormai “classica” mancata timbratura del badge (cartellino) marcatempo all’atto dell’allontanamento dal servizio, provvedevano, direttamente o grazie a due colleghi addetti all’inserimento dei dati nel data base delle attività di servizio prestate, complici nella truffa, ad alterare le informazioni contenute nel sistema informatico di registrazione delle presenze. Un altro dipendente, invece, simulando di aver dimenticato il badge a casa, faceva attestare la propria presenza mediante la sottoscrizione di una mendace attestazione cartacea da parte del proprio dirigente Maurizio Maria Leone, anche quando questi era assente dal servizio .
Dalle indagini è emerso che le false attestazioni di presenza, per un totale di oltre 5.300 ore, venivano effettuate fin dal 2014. Le attività svolte durante le assenze dal servizio erano le più variegate: si va dall’operatore tecnico che collaborava nella gestione del bar della moglie, ai vari dipendenti che si intrattenevano in lunghe chiacchierate perditempo con amici e parenti in bar cittadini, fino al primario che si allontanava dall’ospedale per interi pomeriggi in giro per la città o facendo rientro alla propria abitazione e che, in alcune occasioni, attestava anche di aver eseguito prestazioni specialistiche ricorrendo ad ore di straordinario al fine di smaltire le presunte liste d’attesa dei pazienti.
Il caso più emblematico è quello di un operatore tecnico specializzato che dopo aver trascorso intere giornate presso lidi balneari, pur risultando in servizio, non aveva nessun problema a pubblicare foto su social network in cui era visibile in situazioni conviviali in luoghi diversi da quello lavorativo.
Agli arresti domiciliari sono stati posti i dipendeni ASL Foggia Antonella Colò, Ciro Lucio Cologno, Francesco Orlando, Donatina Romano , Michele Sponcichetti, Felice Mongella, Nadia Francesca Pennacchia, mentre nei confronti del dirigente Maurizio Maria Leone, è stata applicata la misura interdittiva della sospensione dal servizio ricoperto e da qualsiasi altro ufficio pubblico.
“La Direzione Generale dell’Asl di Foggia aveva già avviato autonomamente una propria indagine interna nell’ambito delle attività di rilevazione presenze. Indagine che aveva portato a provvedimenti disciplinari nei confronti di dodici dipendenti“. È il contenuto di un comunicato della Direzione dell’ ASL per commentare l’indagine della Guardia di Finanza sui casi si assenteismo riguardanti i propri dipendenti . “Di questi provvedimenti alcuni si sono concretizzati in sanzioni disciplinari, altri sono stati sospesi in attesa dell’esito dell’inchiesta della finanza” La Direzione Generale esprime la massima fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, e annuncia che “sarà dato corso, con assoluta fermezza, a tutti gli adempimenti amministrativi e ai provvedimenti previsti, compreso il licenziamento, dove ricorressero i presupposti di legge“. conclude la direzione dell’ASL Foggia.