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25 Agosto 2024 04:17
25 Agosto 2024 04:17

Guerra Russia-Ucraina. Kiev: trovati oltre 1.200 cadaveri nelle “zone liberate”.

Stamani la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo ha annunciato sanzioni per gli autori dei crimini di Bucha e Mariupol. E ha proposto un piano di recovery per l'Ucraina che la porterà nell'Unione europea, oltre a uno stop dell'importazione del gas russo in Europa entro sei mesi. E ha aggiunto: "Con le nuove sanzioni stacchiamo da Swift Sberbank, di gran lunga la prima banca russa, e altre due grandi banche russe".

Nel 67° giorno di guerra continuano gli attacchi ed i bombardamenti russi all’Ucraina . In serata sono suonate le sirene d’allarme in tutto il Paese. Missili russi hanno colpito molte città arrivando fino a Leopoli. ieri per la prima volta Mosca ha colpito la Transcarpazia a suon di missili . Sotto attacco, per tutto il giorno, sono state anche Leopoli e Mariupol. Potente assalto ieri al territorio dello stabilimento Azovstal da parte dei russi con l’appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti, secondo la testimonianza del battaglione Azov. I civili evacuati dall’acciaieria di Mariupol, circa 150, sono arrivati a Zaporizhzhia. Secondo il sindaco di Mariupol, «qui Putin ha già superato Hitler: più di 20mila civili uccisi e 40mila deportati in Russia ai lavori forzati».

Sembra difficile intravedere degli spiragli di pace. Il Papa tuttavia ha annunciato che andrà a Mosca mentre Vladimir Putin, in una telefonata con Emmanuel Macron, ha detto che la Russia «è ancora aperta al dialogo» con l’Ucraina, ed ha aggiunto che l’Ucraina «non è pronta per negoziati seri» per porre fine al conflitto. Inoltre, sempre secondo Putin, «i Paesi Ue ignorano i crimini di guerra delle forze ucraine e i loro bombardamenti sulle città e i villaggi del Donbass». Macron ha quindi lanciato a Putin un appello affinché la Russia metta fine alla «sua aggressione devastatrice».

notizie in aggiornamento

La cronaca della giornata |

h. 17.03 | Ucraina: Kiev, ripristinata connessione internet a Kherson

È stata ripristinata la connessione internet nella regione di Kherson, dove il collegamento con la rete era interrotto dallo scorso 30 giugno. Lo ha riferito, riporta il Kyiv Independent, il ministero per la Trasformazione digitale ucraino, che afferma di aver riparato l’infrastruttura che era stata danneggiata dai bombardamenti. In precedenza le autorità ucraine avevano accusato le truppe russe, che hanno il controllo dell’intera regione e vi hanno introdotto il rublo lo scorso 1 maggio, di aver sabotato di proposito le reti di comunicazione.

h. 16.59 | L’Agenzia del demanio: “Yacht congelati agli oligarchi  sono tre in Italia, siamo preoccupati

 Sono tre le imbarcazioni congelate in Italia appartenenti ad oligarchi russi. Gli yacht sono dislocati tra il porto di Imperia, dove è ormeggiata ‘Lady M’; quello di Sanremo, che ospita ‘Lena‘ e infine quello di Trieste, che accoglie l’imbarcazione denominata ‘Sy A (Sailing Yacht A del miliardario russo Andrey Melnichenko), “la più grande barca a vela al mondo, quindi, necessariamente la più dispendiosa”. L’Agenzia del demanio spiega: “Il decreto legislativo, seppure faccia riferimento a presupposti di applicabilità molto ampi, di certo non poteva prevedere eventi di straordinaria drammaticità quali quelli che oggi si è chiamati a fronteggiare. Siamo ovviamente preoccupati, anzi molto preoccupati, data la straordinarietà della situazione, l’entità dei beni sottoposti a congelamento, la natura dei beni che per quanto riguarda le imbarcazioni/navi non rientrano nelle ordinarie competenze dell’Agenzia, la norma che non è stata pensata per disciplinare una situazione similare. Stiamo cercando di fare del nostro meglio”.

h. 16.56 | Kiev, media: Paesi Ue che rifiutano embargo petrolio russo complici nei crimini di guerra

I Paesi dell’Ue che continueranno ad opporsi all’embargo sul petrolio russo sono complici dei crimini commessi dalla Russia in territorio ucraino“. Lo ha detto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba in un videomessaggio.

h. 16.50 | Ue: ministro Esteri Ungheria boccia proposta embargo petrolio

L’Ungheria respinge la proposta di un graduale embargo europeo sul petrolio russo “nella sua forma attuale”, perché ritiene che tale misura “distruggerebbe completamente la sicurezza energetica” del Paese. Il piano di Bruxelles “non può essere sostenuto nella sua forma attuale. Con tutta la responsabilità, non possiamo votarlo“, ha dichiarato il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, in un videomessaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook. Budapest non ritiene sufficiente la deroga – di un anno – proposta dalla Commissione. “La consegna del petrolio russo, necessario per operare in Ungheria verrebbe vietata dalla fine del prossimo anno“, ha affermato il ministro. Una condizione per lui impossibile da accettare. “Non si tratta di mancanza di volontà politica o di calendario, ma semplicemente della realtà fisica, geografica e infrastrutturale“, ha spiegato.

h. 16.43 | Anche Sofia vuole esenzione su embargo al petrolio russo

Dal punto di vista puramente tecnologico, la Bulgaria può fare a meno del petrolio russo, ma ciò aumenterebbe notevolmente il costo dei carburanti nel Paese. Pertanto, se la Commissione europea consente eccezioni dell’embargo petrolifero, anche la Bulgaria eserciterà il diritto di chiederle“. Lo ha affermato oggi il ministro delle Finanze bulgaro Assen Vassilev in un’intervista al settimanale di Sofia Kapital, riferendosi alle esenzioni previste per Ungheria e Slovacchia. La Bulgaria dipende per oltre il 90% dal petrolio russo.

h. 16.36 | Ucraina: ambasciatore Gb, da Italia risposta forte e chiara

L’Italia e il Regno Unito sono sulla stessa linea sulla guerra in Ucraina: lo ha constatato il nuovo ambasciatore britannico a Roma, Ed Llewellyn, parlando con i giornalisti, dicendosene “orgoglioso“. “L’Italia – ha detto – ha dato una risposta molto forte e molto chiara. La cosa che mi ha colpito di più, viaggiando per il vostro Paese, è anche il sostegno della gente: ho visto ovunque sventolare bandiere ucraine”. Il rappresentante di Londra, che ha assunto l’incarico da poche settimane dopo cinque anni a Parigi, ha già visitato nove regioni e prevede di terminare il suo “giro d’Italia” entro i primi 100 giorni da ambasciatore, ovvero a metà giugno: questo venerdì sarà a Firenze. “Sono contento della prospettiva di cooperare con l’Italia. Abbiamo tanti temi di interesse comune, a partire dai 700 mila italiani che risiedono nel Regno Unito”, ha chiosato.

h. 16.30 | Ucraina, Onu: più di 3.200 civili uccisi

Le Nazioni Unite confermano un bilancio di più di 3.200 civili morti e quasi 3.400 feriti in Ucraina dallo scorso 24 febbraio. Gli ultimi dati dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani parlano di almeno 3.238 vittime accertate fra i civili, compresi 72 bambini, 71 ragazze, 84 ragazzi e 738 donne. I feriti sono almeno 3.397.

h. 16.28 | Kiev: “Razzi russi sulla regione di Dnipro, nessun ferito”

Le forze russe hanno compiuto diversi raid su alcuni villaggi nella regione di Dnipro, nell’Ucraina centro-orientale. Lo ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, secondo cui sono stati presi di mira decine di edifici residenziali con lanciarazzi multipli, ma non risultano feriti perché “la maggior parte” degli abitanti era stata evacuata in precedenza.

h. 16.16 | Ucraina: Gb sosterrebbe Finlandia e Svezia se attaccate

È inconcepibile che il Regno Unito non sostenga la Finlandia o la Svezia se mai fossero attaccate“. Lo ha affermato il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, nel corso di una conferenza stampa a Niinisalo (Finlandia occidentale) col suo omologo finlandese Antti Kaikkonen. “Anche senza un accordo formale, siamo Paesi europei che condividono gli stessi valori”, ha aggiunto Wallace, riferendosi al fatto che i due Stati scandinavi non sono membri della Nato ma hanno espresso una volontà di adesione dopo l’attacco russo all’Ucraina. Rispetto alla decisione da parte di Helsinki, il ministro ha sottolineato che deve scegliere in totale libertà se unirsi all’alleanza militare, nonostante quindi le dichiarazioni in arrivo da Mosca sulla necessità che il Paese mantenga la sua storica neutralità.

il ministro della Difesa finlandese Antti Kaikkonen con l’omologo britannico Ben Wallace a Kankaanpaeae 

h. 16.09 | Ucraina: visita a sorpresa del cardinale di New York, Timothy Dolan

Il cardinale di New York Timothy Dolan ha fatto una visita a sorpresa in Ucraina nel weekend, nel pieno del conflitto con la Russia. L’arcidiocesi della Grande Mela ha diffuso un video della sua tappa a Leopoli, dove ha incontrato gli sfollati, tra cui una donna di 94 anni del Donbass e una famiglia di Mariupol. Dolan si è recato anche in un ex convento che è stato rinnovato per ospitare gli orfani di guerra. Il cardinale è sbarcato poi un Polonia per incontrare i profughi ucraini, prima di tornare negli Stati Uniti ieri.

h. 16.07 | Nato: Finlandia, ratifica candidatura sia più veloce possibile 

 La premier finlandese, Sanna Marin, ha auspicato una ratifica “il più veloce possibile” da parte dei 30 membri della Nato in caso di una candidatura di Helskini per l’adesione, che verrà probabilmente presentata in modo congiunto con la Svezia. “Se Finlandia e Svezia fossero candidate, la questione chiave è avere il processo di ratifica più breve possibile”, ha detto Marin in una conferenza stampa dei leader nordici a Copenaghen, “sarebbe la migliore garanzia di sicurezza che potremmo avere”.

h. 16.04 | Sanzioni, manca accordo nell’Ue: “Serve più tempo”. Frenano Ungheria e Slovacchia

Gli Stati membri dell’Unione europea hanno chiesto più tempo per esaminare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia presentato oggi dalla Commissione europea. È quanto si apprende da fonti europee. Nella riunione odierna, gli ambasciatori Ue non hanno potuto approvare il pacchetto “avendo avuto poco tempo per esaminarlo”. A bloccare le nuove misure, che prevedono in particolare l’embargo del petrolio, sono Ungheria e Slovacchia che vorrebbero delle deroghe. Anche la Bulgaria sembra orientata una richiesta simile. La Presidenza francese del Consiglio dell’Ue potrebbe convocare un vertice straordinario domani pomeriggio, ma appare probabile che l’approvazione del pacchetto slitti a venerdì quando era già calendarizzato da tempo un altro incontro.

h. 16.01 | Elicottero militare russo viola lo spazio aereo finlandese

Questa mattina un elicottero militare russo ha violato lo spazio aereo della Finlandia, che in questi giorni sta valutando la sua adesione alla Nato. “Il dispositivo era un elicottero Mi-17 e la profondità della presunta violazione era compresa tra quattro e cinque chilometri”, ha detto un portavoce del ministero della Difesa finlandese. E’ la seconda volta in un mese che Helsinki denuncia un’incursione di un aereo russo nel suo spazio aereo. Anche la Svezia, che in seguito all’invasione dell’Ucraina sta discutendo un ingresso nell’Alleanza atlantica, ha assistito a episodi simili. Quattro aerei da guerra russi hanno violato lo spazio aereo svedese all’inizio di marzo sull’isola strategica di Gotland, nel Mar Baltico. E venerdì scorso un aereo da ricognizione russo ha violato lo spazio aereo svedese nei pressi di una base navale nel Sud del Paese.

h. 15.57 | Ucraina, Papa e premier giapponese: “Ristabilire pace”

Papa Francesco e il premier giapponese Kishida Fumiosi sono dimostrati uniti nella determinazione a porre fine alla tragica invasione e a ristabilire la pace” in Ucraina. Originario di Hiroshima, Kishida “ha espresso la sua intenzione di collaborare con la Santa Sede per realizzare un ‘mondo senza armi nucleari’, citando il messaggio di pace e l’appello all’abolizione delle armi nucleari di papa Francesco, rimasti profondamente impressi nel cuore di molti cittadini giapponesi”. È quanto si legge nel comunicato stampa diffuso dall’ambasciata giapponese, dopo che Kishida è stato ricevuto stamattina da Papa Francesco. Iniziata alle 08.20, l’udienza è durata circa 30 minuti e nei 55 minuti seguenti si è svolto l’incontro col Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin.

Papa Francesco con il premier giapponese Kishida Fumio

h. 15.54 | Kiev, Mosca prepara parata Giorno vittoria a Mariupol

L’Ucraina ha accusato la Russia di organizzare una parata militare nella città di Mariupol il 9 maggio, Giorno della Vittoria in cui Mosca celebra la sconfitta dei nazisti nella seconda guerra mondiale. Secondo una nota pubblicata sulle reti sociali dall’intelligence militare ucraina, un funzionario dell’amministrazione presidenziale russa è arrivato nella strategica città portuale meridionale, in gran parte distrutta dai bombardamenti, per supervisionare i piani per la parata. “Le strade centrali della città stanno venendo ripulite in fretta da detriti, corpi e ordigni inesplosi”, si legge nel comunicato, “è in corso una campagna di propaganda su larga scala. Ai russi verranno mostrate notizie sulla ‘gioia’ della gente del posto nell’incontrare gli occupanti”. Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha dichiarato alla televisione ucraina che sono in corso “lavori” in città, come se i russi si stessero preparando a qualcosa. “Stanno rimuovendo i segni dei crimini che hanno commesso“, ha detto Boichenko.

h. 15.40 | Gazprom, gas russo in Polonia dalla Germania

La Polonia ha iniziato a ricevere forniture di gas russo dalla Germania con un’inversione del flusso di metano lungo il gasdotto tra i due Paesi. Lo afferma Gazprom, citata dalla Tass. La scorsa settimana la Russia aveva interrotto le sue forniture di metano a Polonia e Bulgaria, dopo che si erano rifiutate di pagarle in rubli.

h. 12.50 | Scholz, la Germania è pronta per l’embargo al petrolio russo

La Germania è “preparata” per l’embargo del petrolio russo. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Meseberg. L’eccezione di Ungheria e Slovacchia dalla misura è una soluzione “pragmatica” per fare in modo che tutti siano in grado di affrontare le misure, ha aggiunto rispondendo alla domanda se l’esclusione di Budapest e Bratislava costituisca un “precedente pericoloso“. Il cancelliere ha esplicitamente risposto che non lo è. Lo sforzo è sempre quello di evitare che gli effetti delle sanzioni colpiscano i paesi che le approvano più di chi si vuole colpire, ha ribadito.

h. 12.46 | Cremlino, nessun assalto all’acciaieria Azovstal

Il Cremlino non rileva cambiamenti nella situazione allo stabilimento Azovstal a Mariupol, ma registra tentativi periodici da parte dei combattenti ucraini asserragliati nell’impianto di aprire il fuoco. Lo ha detto il portavoce Dmitri Peskov, ricordando che lo stesso presidente Vladimir Putin “ha pubblicamente emesso un ordine di annullare l’assalto”.Non c’è assalto ma rileviamo esacerbazioni associate al fatto che i militanti raggiungono le postazioni di tiro”, ha spiegato Peskov, “questi tentativi vengono repressi molto rapidamente”.

h. 12.45 | Mosca, non vediamo alcun progresso nei colloqui con Kiev 

“Non vediamo alcun progresso nei colloqui con l’Ucraina”: lo ha detto, secondo quanto riporta la Tass, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov

h. 12.44 | Cremlino, nessuna dichiarazione di guerra il 9 maggio

La Russia non ha alcuna intenzione di dichiarare ufficialmente guerra all’Ucraina e quindi la mobilitazione generale in occasione della ricorrenza del 9 maggio, anniversario della vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

h. 12.35 | Cremlino, non c’è alcun accordo su incontro Putin- Papa 

Non ci sono accordi su un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il Papa, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Parlando con la stampa, Peskov ha commentato le parole di Francesco che ha proposto d’incontrare Putin nell’intervista al Corriere della Sera. Alla domanda dei giornalisti se la Santa Sede abbia contattato l’amministrazione presidenziale russa, proponendo un incontro tra i due leader, il portavoce ha risposto: “Tali iniziative vengono inviate attraverso i canali diplomatici. Non ci sono accordi su incontri e non sono stati raggiunti“. Peskov ha poi rifiutato di valutare la necessità e opportunità di un colloqui tra Putin e il Papa in questo momento.

h. 12.13 | Almeno 1 scuola su 6 supportata da Unicef è danneggiata

Almeno 1 scuola su 6 supportata dall’Unicef in Ucraina Orientale è stata danneggiata o distrutta dall’inizio della guerra, compresa la Scuola 36 – l’unica “Scuola Sicura” a Mariupol. Ciò evidenzia il drammatico impatto della guerra sulle vite e il futuro dei bambini. Lo afferma l’Unicef spiegando che solo nell’ultima settimana, 2 scuole sono state colpite da attacchi. Le scuole danneggiate o distrutte – 15 su 89 – fanno parte del programma “Scuole Sicure” realizzato con il Ministero dell’Istruzione e della Scienza, principalmente in risposta agli attacchi su asili e scuole nella regione del Donbass, dove si svolge un conflitto armato dal 2014. Dall’inizio della guerra a febbraio, centinaia di scuole nel paese – ricorda l’organizzazione – sono state segnalate come colpite a causa dell’uso di artiglieria pesante, bombardamenti aerei e altre armi esplosive in aree popolate, mentre altre sono state utilizzate come centri di informazione, rifugi, centri di rifornimento o per scopi militari.

h. 12.03 | Ok Ue ad aiuti Germania da 11 mld per aziende

Via libera della Commissione Ue a un nuovo schema di aiuti di Stato della Germania da circa 11 miliardi di euro per sostenere le aziende in tutti i settori nel contesto della guerra in Ucraina. “Questo regime ombrello consentirà alla Germania di mitigare l’impatto economico della guerra di Putin in Ucraina e di sostenere ulteriormente le aziende in tutti i settori colpiti dall’attuale crisi e dalle relative sanzioni“, ha indicato la vicepresidente dell’esecutivo comunitario, Margrethe Vestager. Lo scorso 19 aprile Bruxelles aveva dato luce verde a un altro regime di aiuti stanziato da Berlino per le sue aziende da 20 miliardi di euro..

h. 11.50 | Kiev, ucciso un prete dai bombardamenti russi a Lugansk

Un sacerdote è stato ucciso dai bombardamenti russi nella regione di Lugansk in Ucraina. Lo scrive l’agenzia Ukrinform, citando il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Serhiy Haidai.
Gli invasori russi hanno bombardato il villaggio di Mykhailivka vicino a Rubizhne – si legge -. Il responsabile del monastero di Sant’Elia e rettore della chiesa di San Teodosio di Chernihiv è morto per le ferite riportate”. Haidai ha ricordato che “almeno 15 luoghi di culto nella regione sono stati danneggiati dai bombardamenti nemici dalla fine di febbraio e che altri ministri della chiesa sono rimasti feriti nella regione”.

h. 11.44 | Mosca: armi e veicoli Nato sul territorio verranno distrutti

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha affermato che i veicoli della Nato con armi e munizioni per le forze armate di Kiev, che arrivano sul territorio ucraino, saranno distrutti. “Gli Stati Uniti e i loro alleati della Nato continuano a inviare armi all’Ucraina. Qualsiasi veicolo dell’Alleanza atlantica che è arrivato sul territorio del Paese con armi o materiale per le forze armate ucraine è considerato da noi come un obiettivo legittimo” da colpire, ha detto Shoigu, citato dalla Tass.

h. 11.41 | Chiesa russa: ‘Kirill non teme le sanzioni Ue‘ 

La Chiesa ortodossa russa si dice scettica sui piani della Commissione europea di imporre sanzioni al patriarca Kirill. “Il patriarca Kirill proviene da una famiglia i cui membri sono stati sottoposti per decenni a repressioni per la loro fede e posizione morale durante i giorni dell’ateismo militante comunista, senza temere reclusione e repressioni”, scrive il portavoce della Chiesa ortodossa, Vladimir Legoyda, sul suo canale Telegram. “Quindi bisogna essere completamente estranei alla storia della nostra Chiesa per intimidire il suo clero e i suoi credenti inserendoli in alcune liste”, ha aggiunto.

Putin ed il patriarca russo Kirill

h. 11.20 |  Mosca: Mariupol è sotto il controllo dell’esercito russo

Il personale militare russo ora controlla la città di Mariupol, secondo quanto ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, citato dall’agenzia Tass. Secondo Shoigu, «nei territori delle Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk e nell’Ucraina liberata dai nazionalisti la vita sta tornando alla normalità. Compresa Mariupol, il più grande snodo industriale e dei trasporti sul Mare d’Azov, che è sotto il controllo dell’esercito russo». 

h. 11.15 | Mosca vieta l’ingresso al premier giapponese

La Russia ha introdotto il divieto d’ingresso «a tempo indeterminato» sul suo territorio a 63 cittadini giapponesi, tra cui il primo ministro Fumio Kishida, il ministro degli Esteri Hayashi Yoshimasa e il ministro della Difesa Kishi Nobua. Nella blacklist anche numerosi parlamentari giapponesi, direttori di media, giornalisti e rappresentanti della comunità scientifica. Nell’annunciare la misura, il ministero degli Esteri russo, ha spiegato che «l’amministrazione di Fumio Kishida ha lanciato una campagna anti-russa senza precedenti, consentendo una retorica inaccettabile contro la Federazione russa, comprese calunnie e minacce dirette». «Tokyo sta compiendo passi concreti volti a smantellare i legami di buon vicinato, danneggiando l’economia russa e il prestigio internazionale del nostro Paese», ha aggiunto Mosca.

h. 11.00 | Dombrovskis: confido che gli Stati Ue approvino subito le sanzioni

«Il pacchetto di sanzioni di oggi è davvero di vasta portata, e comprende il petrolio russo, le principali banche, i canali di propaganda e gli individui. Confido che gli Stati membri accetteranno rapidamente di mettere in atto queste misure. Stiamo anche elaborando un piano per sostenere la ripresa dell’Ucraina». Lo scrive in un tweet il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis.

h. 10.45 | Mosca: con Battaglione Azov anche mercenari Israele

Nuovo attacco della Russia contro Israele con cui è ai ferri corti, a livello diplomatico, dopo le dichiarazioni del ministro degli Esteri Serghei Lavrov sulle origini ebraiche di Hitler. In Ucraina, «fianco a fianco con le unità del Battaglione Azov, stanno combattendo mercenari provenienti da Israele», ha denunciato portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. «Probabilmente i politici israeliani non vogliono saperlo», ha aggiunto Zakharova parlando a Radio Sputnik, «forse non sono interessati».

h. 10.20 | Mosca: colpiti scali usati per transito armi occidentali

I sei scali merci ferroviari bombardati ieri sera dalle forze russe nell’Ucraina centrale e occidentale erano usati per il trasferimento di «armi occidentali alle forze ucraine in Donbass». Lo ha detto oggi il ministero della Difesa di Mosca citato da Interfax. Gli scali, colpiti con missili a lunga gittata lanciati dal mare e da aerei, si trovano vicino alle stazioni ferroviarie di Leopoli, Podbortsy, Volonets, Tymkove e Pyatikhatka. Ieri le autorità russe avevano parlato di sei stazioni ferroviarie bombardate senza che fossero segnalate vittime. 

h. 10.17 |Impatti devastanti su Paesi in crisi alimentare”

«La guerra in Ucraina avrà gli impatti più devastanti sui Paesi in crisi alimentare, oltre quelli già sull’orlo della carestia». È l’allarme contenuto nel Rapporto Globale annuale sulle Crisi Alimentari di Fao-Programma alimentare Onu-Ue. I Paesi che già affrontano alti livelli di fame acuta, «sono particolarmente vulnerabili ai rischi creati dalla situazione nell’Europa orientale, in particolare a causa della loro elevata dipendenza dalle importazioni di prodotti alimentari e agricoli e per la vulnerabilità agli shock dei prezzi alimentari». Di fronte a ciò, «è necessaria un’azione umanitaria urgente su vasta scala».

h. 10.02 | Herzog: da Lavrov bugie antisemite, si scusi

«Nella settimana in cui ricordiamo l’Olocausto, il ministro degli Esteri russo Lavrov sceglie di diffondere bugie, terribili bugie, che sanno di antisemitismo. Mi aspetto che ritratti le sue parole e si scusi». Così il presidente di Israele, Isaac Herzog, in un’intervista al giornale israeliano Haaretz, riferendosi alle polemiche scatenate dall’intervista di Lavrov su Rete 4, in cui ha dichiarato che «anche Hitler aveva origini ebree».

h. 09.45 | I russi attaccano Sumy, colpita una scuola

Le truppe russe nella notte hanno bombardato la regione di Sumy, colpendo anche una scuola e molte infrastrutture. Lo riferisce su Telegram il capo dell’amministrazione militare di Sumy Dmytro Zhyvytskyi Telegram, precisando che «verso le 3 hanno sparato sulla scuola della comunità di Esman, con due colpi partiti da un elicottero e altri due da terra. Tra le 6 e le 7 del mattino, bombardamenti di artiglieria hanno preso di mira Gradiv, lungo il confine vicino a Yunakivka. Ci sono stati anche diversi attacchi da elicottero nella zona vicino a Mogritsa».

h. 09.35 | Kiev: nelle “zone liberate” trovati oltre 1.200 cadaveri

I corpi di altri 20 civili ucraini sono stati trovati nei villaggi della regione di Kiev precedentemente occupati dalle forze russe. Lo ha reso noto il capo della polizia della regione di Kiev, Andriy Nebytov, citato dalla Bbc. «Solo ieri sono stati trovati altri 20 corpi. La maggior parte sono di persone di Borodyanka e dei villaggi vicini così come dei villaggi del distretto di Vyshhorod», ha dichiarato. Sale così a 1.235 il numero dei cadaveri di civili recuperati, che ieri erano 1.202. Lo ha riferito il capo della polizia della zona di Kiev, Andrey Nebitov, citato da Unian.

h. 09.30 | Kuleba, più sanzioni alla Russia, più armi all’Ucraina

“Più sanzioni per la Russia, più armi pesanti per l’Ucraina”. E’ la richiesta fatta dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un tweet, in cui aggiunge che “il terrorismo missilistico russo deve essere punito”. “La Russia – afferma Kulebafatica ad avanzare e soffre perdite terribili. Da qui il disperato terrore missilistico in tutta l’Ucraina. Ma non abbiamo paura, e nemmeno il mondo deve avere paura”.

h. 09.23 | Attaccato deposito carburante filo-russi Est, un morto 

Una persona è morta e due sono rimaste ferite in seguito al bombardamento di un deposito di carburante a Makeyevka nell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, secondo il quartier generale della difesa territoriale della repubblica separatista, in Ucraina dell’Est. «Secondo i dati preliminari, in seguito al bombardamento del deposito di carburante di Makeyevka, una persona e’ rimasta uccisa e due ferite», hanno reso noto su Telegram le autorità filo-russe locali, come riporta Ria Novosti. Il deposito e’ ancora in fiamme.

h. 09.10 | L’Ue propone sanzioni al patriarca Kirill

L’Ue propone di sanzionare il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill. Secondo un documento a cui ha avuto accesso l’agenzia France Press, la Commissione europea ha proposto di sanzionare il capo della Chiesa ortodossa russa nell’ambito di un sesto pacchetto di misure per la guerra in Ucraina. La nuova lista, che dovrà essere approvata dagli Stati membri, comprende 58 personalità, tra cui la moglie, la figlia e figlio del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

h. 09.06 | Sanzioni Ue a Sberbank, la maggiore banca russa

«Escludiamo dal sistema Swift Sberbank, di gran lunga la più grande banca russa, e altre due grandi banche. Con ciò, abbiamo colpito le banche che sono sistemicamente cruciali per il sistema finanziario russo e la capacità di Putin di portare alla distruzione. Ciò consoliderà il completo isolamento del settore finanziario russo dal sistema globale». Lo ha annunciato nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen

h. 08.57 | Von der Leyen: divieto trasmissioni in Ue ad emittenti russe

«Vietiamo il nostro spazio a tre grandi emittenti statali russe. Non saranno più autorizzate a distribuire i loro contenuti nell’Ue, in qualsiasi forma o mezzo, sia via cavo, via satellite, su Internet o tramite app per smartphone. Abbiamo identificato questi canali tv come portavoce, che amplificano in modo aggressivo le bugie e la propaganda di Putin. Non dovremmo più dare loro un palcoscenico per diffondere queste bugie». Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo.

h. 08.52 | Von der Leyen: ora embargo al petrolio russo, entro 6 mesi

«Proponiamo un divieto del petrolio russo, un divieto totale d’importazione di tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto, greggio e raffinato». Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen all’Eurocamera. «Ci assicureremo di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, in modo da permettere a noi e ai nostri partner di assicurare vie di approvvigionamento alternative e di ridurre al minimo l’impatto sui mercati globali. Questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente il greggio russo entro sei mesi e i prodotti raffinati entro la fine dell’anno», ha aggiunto.

h. 08.47 | Mosca, 10mila rifugiati da Mariupol e Donbass in Russia

Più di 10.000 rifugiati sono arrivati nella regione russa di Rostov dal Donbass, compresa Mariupol, attraverso i posti di blocco nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito oggi il dipartimento regionale di confine del Servizio Federale di Sicurezza (Fsb) citato da Interfax. «Più di 10.000 persone hanno attraversato il confine con la Russia attraverso i posti di blocco nella regione di Rostov nell’ultimo giorno», ha detto il dipartimento. Più di 8.500 persone sono arrivate nella regione di Rostov dalle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e dall’Ucraina il giorno prima. Le autorità hanno iniziato ad evacuare donne, bambini e anziani in Russia il 18 febbraio – afferma l’Fsbla regione di Rostov accoglie i rifugiati e li dirotta verso altre regioni della Russia»

h. 08.30 | Michel oggi in Moldavia, visita centro per rifugiati

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel sarà oggi in Moldavia dove incontrerà la presidente Maia Sanduo e visiterà un centro per rifugiati ucraini a Chisinau. Lo riferisce il servizio stampa presidenziale moldavo citato da Interfax.

La Presidente della Moldavia, Maia Sandu accoglie nella capitale Chisinau il Presidente del Consiglio d’ Europa  Charles Michel

h. 08.24 | Colloquio Blinken-Truss: discusso di altri aiuti a Kiev

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha avuto un colloquio con la ministra degli Esteri britannica, Elizabeth Truss, durante il quale ha ribadito il «sostegno» all’Ucraina, dove «il coraggioso popolo ucraino continua a difendersi dagli attacchi della brutale guerra di aggressione di Putin». Lo ha riferito il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, in una nota. Blinken e Truss, ha aggiunto il portavoce, hanno «discusso di ulteriore assistenza umanitaria e in materia di sicurezza all’Ucraina» e delle «conseguenze economiche per coloro che continuano a fornire supporto finanziario o materiale che aiuta la guerra del Cremlino contro l’Ucraina».

h. 08.12 | I russi attaccano con missili le centrali elettriche di Leopoli

Almeno tre missili russi hanno colpito le centrali elettriche intorno alla città occidentale di Leopoli, vicino al confine con la Polonia. Alcuni quartieri della città sono senza elettricità e acqua a causa dell’attacco che in un primo momento si era creduto fosse diretto alla rete ferroviaria ucraina.

h. 08.00 | Decine di attacchi missilistici sul Lugansk in 24 ore

Nella giornata di ieri l’esercito russo ha lanciato 34 attacchi missilistici contro le città della regione di Lugansk provocando almeno due morti e due feriti tra i civili. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina di Lugansk, Sergiy Gaidai, su Telegram citato da Ukrinform. «I russi non stanno solo distruggendo Popasna, ma la stanno rimuovendo dalla mappa. Due persone sono morte – una donna di Lysychansk e un uomo di Popasna», ha scritto. A Lysychansk, il Centro per le malattie infettive pericolose e una scuola sono andati a fuoco. L’unica scuola di Sirotyn è stata distrutta.

h. 07.45 | Zelensky: faremo di tutto per far uscire tutta la nostra gente da Mariupol e Azovstal

«Finalmente abbiamo un risultato, il primo risultato della nostra operazione di evacuazione dall’Azovstal a Mariupol che stiamo organizzando da molto tempo. Ci sono voluti molti sforzi, lunghe trattative e varie mediazioni» e «156 persone, donne e bambini, sono arrivate a Zaporizhzhia». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso notturno. «Sono grato a tutti coloro da cui è dipeso il salvataggio di queste persone. Chi ha acconsentito e chi ha aiutato. Sono grato a tutti coloro che hanno assicurato il trasporto fisico di queste persone attraverso il corridoio umanitario», ha proseguito Zelensky, secondo cui «naturalmente, continueremo a fare di tutto per far uscire tutta la nostra gente da Mariupol e Azovstal» anche se «è difficile».

h. 07.33 | I servizi Gb: la Russia schiera 22 battaglioni a Kharkiv

La Russia ha schierato 22 battaglioni tattici vicino a Izium, nella regione di Kharkiv, nell’Ucraina orientale, nel tentativo di avanzare lungo l’asse settentrionale del Donbass. Lo afferma l’ultimo aggiornamento dell’intelligence britannica, citato dalla Bbc, spiegando che nonostante le difficoltà a sfondare le difese ucraine e a costruire l’avanzata, la Russia «molto probabilmente» intende procedere oltre Izium per catturare le città di Kramatorsk e Severodonetsk. «La cattura di queste località consoliderebbe il controllo militare russo del Donbass nord-orientale e fornirebbe una zona di raccolta per tagliare fuori le forze ucraine nella regione».

h. 07.20 | Il presidente della Duma: è una lotta fra il bene e il male

«Questa è una lotta tra il bene e il male. I nostri soldati e ufficiali hanno prevenuto una immane tragedia»: lo ha dichiarato il presidente del parlamento russo, la Duma, Vacheslav Volodin, commentando il conflitto in Ucraina. «La Nato stava preparando l’Ucraina per un attacco al nostro Paese. Come spiegare altrimenti quelle decisioni di fornire armi all’Ucraina che sono state adottate dal Congresso statunitense a gennaio, ben prima dell’inizio dell’operazione militare speciale. Gli ucraini – ha aggiunto Volodinsono sacrificabili per Washington, il nazionalismo è diventato l’ideologia di stato di Kiev. Se non fosse per le decisioni prese dal presidente Putin, le operazioni militari sarebbero state condotte sul territorio del nostro Paese. Lui è stato in grado di prevenire un attacco alla Russia»

h. 07.02 | Manovre militari in Bielorussa, Minsk: nessuna minaccia

Le forze armate bielorusse stanno svolgendo manovre lampo nel Paese, secondo quanto riporta la Tass. Il Ministero della Difesa bielorusso informa che non si tratta di esercitazioni tese a minacciare i Paesi vicini o più in generale dell’Europa.

h. 06.48 | L’intelligence Gb: sforzo russo verso nord-est del Donbas

La Russia ha dispiegato 22 battaglioni tattici presso Izium nel tentativo di avanzare lungo l’asse nord del Donbass, informa l’intelligence britannica, secondo cui le truppe russe con molta probabilità stanno modificando i propri sforzi per conquistare i centri di Kramatorsk e Severodonetsk, la cui presa consoliderebbe il controllo militare del nord-est del Donbass e offrirebbe un caposaldo per ricacciare le forze ucraine dalla regione. 

06.37 | Ucraina, ricevuti 4,5 mld euro dai partner internazionali

L’Ucraina ha ricevuto dall’inizio della guerra 4,5 miliardi di euro in aiuti finanziari dai partner internazionali. Lo ha detto il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal. Lo riferisce Ukrinform.

h. 06.26 | Il Cremlino in allerta per un complotto anti-Putin

Un gruppo di alti ufficiali dei servizi russi starebbe lavorando al defenestramento del presidente Vladimir Putin e a un piano per mettere fine alle ostilità in Ucraina. Lo riporta il giornale finanziario londinese City A.M., secondo cui le manovre vedrebbero protagonisti ufficiali di alto livello dell’Fsb e degli altri servizi Gru e Fso, il cosiddetto gruppo Silovski.«L’idea che un golpe possa essere imminente è ulteriormente rafforzata dall’attività dei social media in Russia e nell’Europa dell’Est, che ha registrato un sovraccarico nelle ultime 24 ore», scrive il City A.M. Inoltre analisti dentro e fuori la Russia hanno dichiarato che ci sono tutti i segnali secondo cui Putin presto dovrà far fronte a un golpe. 

h. 06.15 | L’Australia sanziona 110 politici russi e separatisti

L’Australia ha imposto ulteriori sanzioni ad altri 76 politici russi e a 34 funzionari del governo ‘fantoccio’ installato nelle regioni ucraine separatiste di Donetsk e Lugansk. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri australiano Marise Payne. «Questi individui hanno violato la sovranità e l’integrità territoriale attraverso la loro affermazione dell’autorità governativa su aree dell’Ucraina senza l’autorizzazione del governo» di Kiev, ha detto la Payne.

h. 06.05 | Kiev: oggi 4 corridoi umanitari per Zaporizhzha

Il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, ha annunciato quattro corridoi umanitari previsti per oggi per la città ucraina di Zaporizhzhia «se la situazione di sicurezza lo consentirà». I corridoi sono stati pianificati da Mariupol, Lunacharske Circle, Tokmak e Vasylivka.

h. 02.45 | Russia boicotta riunione Consiglio sicurezza Onu-Cops

La Russia boicotterà oggi la riunione all’Onu tra il Consiglio di sicurezza e il Cops, il Comitato politico e di sicurezza della Ue. Secondo fonti diplomatiche russe, la decisione è legata alla situazione ucraina. La riunione informale annuale tra il Consiglio di sicurezza Onu e il Cops non si teneva dal 2019 a causa della pandemia di Covid-19. Il suo obiettivo è valutare le interazioni tra l’Unione europea e le Nazioni Unite nei Paesi dove le due organizzazioni svolgono operazioni, come in Bosnia, Centrafrica e Mali. Il Cops è formato da ambasciatori in rappresentanza dei 27 paesi membri Ue. La Russia è uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza Onu con diritto di veto.

h. 02.35 | Borrell: “Faremo tutto per evitare guerra s’allarghi

La Ue farà tutto il possibile per evitare che la guerra in Ucraina si allarghi: lo ha affermato il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, in una intervista all’Afp nella capitale panamense, insistendo sulla necessita’ di maggiori sanzioni contro la Russia. «Faremo tutto il possibile per evitare che la guerra si estenda. Che si estenda orizzontalmente, coinvolgendo altri Paesi, e verticalmente, con l’impiego di armi più distruttive» ha detto Borrell. «Stiamo aiutando l’Ucraina ma senza entrare in belligeranza. Ciò vorrebbe dire estendere la guerra e non è quel che vogliamo. E allo stesso tempo rafforziamo le nostre sanzioni». Borrell ha ricordato che «tutte le atrocità» che ha visto a Kiev «vanno a ricevere un pacchetto addizionale di sanzioni personali verso quegli individui che consideriamo coinvolti in quelle azioni». E ha rimarcato che l’Ue manterrà la pressione sull’economia russa «laddove è più sensibile, e lo è sotto gli aspetti finanziari». Borrell ha partecipato a Panama a un summit tra i ministri degli Esteri degli Stati caraibici e centroamericani dedicato agli effetti su beni energetici e alimentari derivati dalla invasione russa dell’Ucraina.

h. 01.54 | Conversazione telefonica fra Putin e Lukashenko

Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko «hanno discusso telefonicamente della situazione nel contesto dell’operazione militare speciale in corso per proteggere il Donbass». Lo riferisce riferisce il Cremlino. Lo riporta Ria Novosti.

h. 01.17 | Leader separatista Donetsk ha visitato Mariupol

Il leader della regione separatista filorussa di Donetsk, Denis Pushilin, ha fatto visita a Mariupol. Lo ha mostrato lui stesso pubblicando le foto del suo viaggio sul suo canale Telegram. Si tratta del primo funzionario appoggiato da Mosca a viaggiare nella città ucraina assediata. Dalle immagini non è chiaro quando sia effettivamente avvenuta la visita, ma è probabile che sia stata in questa ultima settimana in cui le forze russe hanno consolidato il controllo su Mariupol. Il suo viaggio – secondo gli analisti – sarebbe il primo grande segno dell’imminente russificazione della città, che della regione di Donetsk fa parte.

h. 01.00 | Zelensky: “156 evacuati Mariupol sono a Zaporizhzhia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che sono 156 le persone arrivate ieri a Zaporizhzhia dopo essere state evacuate dall’acciaieria Azovstal a Mariupol. «Finalmente abbiamo il primo risultato della nostra operazione di evacuazione a Mariupol, che stiamo organizzando da molto tempo – ha detto Zelensky – nel suo ultimo consueto video-discorso di fine giornata –. Finalmente queste persone sono completamente al sicuro. Le truppe russe non stanno rispettando gli accordi di cessate il fuoco, continuando con massicci attacchi all’Azovstal, ma credo che ci sia la possibilità di salvare il resto del nostro popolo».

h. 00.59 | Missili russi su Odessa e Kirovograd

Le forze russe hanno lanciato attacchi missilistici nelle regioni di Kirovograd e Odessa, causando perdite non precisate secondo quanto riferisce Ukrinform che cita il comando militare dell’Ucraina meridionale. Due missili lanciati dai russi hanno colpito infrastrutture ferroviarie nella regione di Kirovograd causando vittime. Altri tre missili lanciati sull’area di Odessa sono stati abbattuti dalle forze aeree ucraine.

h. 00.54 | Kiev, lanciati 18 missili da russi otto sono stati intercettati

Sarebbero 18 i missili da crociera lanciati dalle forze russe contro l’Ucraina negli attacchi su varie città messi in atto martedì sera. Lo riportano le forze armate ucraine. Lo riferisce Ukrinform. Di questi otto sarebbero stati intercettati. Le regioni interessate dall’attacco sono state quelle di Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Leopoli, Vinnytsia, Kiev e Zakarpattia.

h. 00.04 | Biden preme su Congresso, approvare nuovi fondi per l’Ucraina: “Sono un investimento nella libertà e nelle democrazia

«Da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina due mesi fa abbiamo inviato 3 miliardi di dollari di assistenza in sicurezza all’Ucraina. Quei fondi sono un investimento diretto nel difendere la libertà e la democrazia». Lo afferma il presidente Joe Biden, invitando il Congresso ad approvare rapidamente gli ulteriori fondi chiesti per «continuare a inviare all’Ucraina armi e a offrire assistenza economica e umanitaria».

h. 00.03 | Zelensky: “Obiettivo integrità territoriale, inclusa Crimea. Ci auguriamo che sarà parte dell’Ucraina

L’obiettivo dell’Ucraina è ripristinare la sua integrità territoriale, inclusa la Crimea. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo virtualmente a un incontro del Wall Street Journal. «Ci auguriamo che la Crimea sarà parte dell’Ucraina», dice Zelensky.

h. 00.02 | Autobus contro autocisterna in regione Rivne, 17 morti

Sono morte 17 persone nello scontro tra un autobus e un’autocisterna nella regione di Rivne, nell’Ucraina occidentale. Lo ha riferito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso quotidiano alla nazione, avvertendo che il bilancio potrebbe aggravarsi. L’incidente non sembrava essere direttamente collegato alle operazioni belliche.

h. 00.01 | Onu: “Possibili stupri anche suo uomini e ragazzi”

Ci potrebbero essere anche uomini e ragazzi tra le vittime di stupri perpetrati da soldati russi in Ucraina, dove decine di casi denunciati sono già oggetto di indagini. Lo affermano l’Onu e autorità di Kiev citate dal Guardian. «Ho ricevuto denunce, non ancora verificate, relative a casi di violenza sessuale su uomini e ragazzi», ha detto Pramila Patten, rappresentante speciale delle Nazioni Unite per la violenza sessuale in guerra, in una conferenza stampa a Kiev. «È duro per le donne e per le ragazze denunciare casi di stupro a causa dello stigma sociale che ciò comporta – ha detto la Pattenma spesso è anche più difficile per gli uomini e i ragazzi. Dobbiamo creare uno spazio di sicurezza per tutte le vittime perché denuncino i casi di violenza sessuale». Le decine di casi attualmente oggetto d’inchiesta potrebbero «rappresentare solo la punta dell’iceberg», ha aggiunto la rappresentante dell’Onu, incoraggiando tutte le vittime a farsi avanti e a denunciare i casi di cui sono stati vittime. La procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, ha detto oggi che il suo ufficio ha raccolto denunce di violenze sessuali compiute da soldati russi contro uomini e donne di tutte le età.

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