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25 Agosto 2024 06:16
25 Agosto 2024 06:16

Guerra Russia-Ucraina.  In arrivo i lanciarazzi Usa Le milizie russe lasciano Severdonetsk. La Ue pensa una missione navale per esportare il grano

Gli Stati Uniti pronti a inviare nuove armi: il Pentagono assegna un contratto da 624 milioni di dollari per la produzione di Stinger. Mosca annuncia un nuovo test del missile ipersonico Tsirkon. Salvini in Russia, è polemica. Gelo di Palazzo Chigi

94° giorno di guerra. Le forze russe avanzano nel Donbass, sul fronte Est dell’Ucraina: Severodonetsk e Lyschansk sono accerchiate. Zelensky denuncia: «Vogliono ridurlo in cenere» e accusa Mosca di genocidio. Un rapporto di 30 esperti internazionali di diritto documenta «uccisioni di massa di civili, deportazioni forzate e retorica disumanizzante»Biden si prepara ad inviare a Kiev armi pesanti, in particolare di sistemi di missili a lungo raggio. Il presidente ucraino parla al telefono con Draghi, con il quale discute dei «modi per prevenire la crisi alimentare che minaccia i Paesi più poveri del mondo». Il presidente ucraino scrive su Twitter: «Dobbiamo sbloccare i porti insieme».

Putin invita gli ucraini a sminare i loro porti. Il Cremlino accusa Kiev di aver sospeso i negoziati di pace, ma il presidente ucraino rispedisce l’accusa al mittente e insiste su un incontro con l’omologo russo.
La Banca Centrale di Mosca limita l’operatività dei conti dei clienti italiani di Intesa e Unicredit.
Il leader della Lega Matteo Salvini alla disperata ricerca di visibilità vorrebbe recarsi a Mosca nei prossimi giorni. Un’idea che, malgrado non sia stata ancora attuata, sarebbe stata accolta con una certa freddezza negli ambienti di Palazzo Chigi. Non a caso fonti della Lega hanno fatto sapere che «qualora l’eventualità diventasse più concreta, Salvini informerà il presidente Draghi».

notizie in aggiornamento

La cronaca della giornata |

h. 10.51 | Kiev: “Produzione grano ok ma export bloccato 

L’80% della terra arabile dell’Ucraina e’ stata seminata regolarmente, e la produzione di grano nel 2022 sarà «paragonabile a quella del 2021, anche se mancano il concime e il combustibile per i trattori». Ma, spiega il ministro ucraino del commercio estero Taras Kachka, «siamo in grado di esportare in tutto il mondo un volume di grano comparabile a quello dell’anno scorso ma il problema è che non può uscire dal Paese». Il ministro ha anche detto che, dal punto di vista industriale, circa il 70% delle imprese lavorano normalmente. Per esempio, il settore bancario funziona all’80% e quello delle ferrovie, ma anche la posta e l’elettricità.

h. 10.35 | El País: “La Ue valuta una missione navale per esportare grano dall’Ucraina

L’Unione Europea sta valutando una missione navale per aiutare ad esportare grano dall’Ucraina. Lo sostiene il quotidiano spagnolo El País, citando fonti di Bruxelles, secondo le quali il vertice Ue che inizierà lunedì solleverà il problema dell’aumento del rischio di fame nei paesi dipendenti dalle esportazioni agricole dall’Ucraina. L’Unione europea starebbe anche discutendo la possibilità di avviare una missione navale per scortare navi mercantili dall’Ucraina attraverso il Mar Nero, in particolare dal porto di Odessa.

h. 10.25 | Denisova: “Dopo il grano i russi portano via il metallo dall’Ucraina”

Dopo il grano, ora i russi portano via il metallo dai territori ucraini”. Lo denuncia Lyudmilla Denisova, commissaria parlamentare ucraina per i diritti umani, dalla sua pagina Telegram. Secondo la commissaria, i prodotti in metallo vengono esportati da Mariupol dalle forze russe, e questo sarebbe il motivo per cui “hanno sminato parte del porto marittimo della città. Gli occupanti hanno inviato 3.000 tonnellate di prodotti in metallo con la prima nave da Mariupol a Rostov sul Don. Inoltre, per movimentare più velocemente il bottino, i russi hanno iniziato a ripristinare i collegamenti ferroviari a Mariupol e Volnovakha“. Prima dell’occupazione, denuncia Denisova, il porto ospitava circa 200.000 tonnellate di metallo e ghisa per un valore di 170 milioni di dollari. “Con le sue azioni, l’occupante viola la IV Convenzione di Ginevra del 1949 sulla protezione delle persone civili in tempo di guerra e l’articolo 8 dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale. Faccio appello alla Commissione investigativa delle Nazioni Unite sulle violazioni dei diritti umani durante l’invasione russa dell’Ucraina affinché tenga conto di questi fatti di crimini di guerra e violazioni dei diritti umani in Ucraina”.

h. 10.20 | Manager russo arrestato a Bari

La Corte di Appello di Bari ha respinto la domanda di estradizione proposta nei confronti del 71enne Gennadii Lisovichenko, dirigente russo arrestato nel porto di Bari su mandato di arresto internazionale emesso dall’autorità giudiziaria della Federazione russa. L’uomo, in carcere dal 20 gennaio al 25 febbraio e poi agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in provincia di Bari, è tornato libero dal 18 marzo. I giudici hanno depositato per il momento solo il dispositivo della sentenza, le cui motivazioni si conosceranno nelle prossime settimane. L’ex dirigente del settore petrolchimico è accusato di «abuso di potere della persona che svolge funzioni di direzione in organizzazioni commerciali» e tentata frode, per vicende relative a presunti raggiri societari risalenti al 2018. 

h. 10.12 | Bombe senza sosta per 4 ore nella regione di Sumy

Le truppe russe hanno bombardato la regione ucraina di Sumy (nordest) la notte scorsa senza sosta per almeno quattro ore: lo ha reso noto su Telegram il presidente dell’amministrazione militare regionale, Dmitry Zhivitsky, secondo quanto riporta l’agenzia Unian. “Da mezzanotte alle quattro del mattino, la Russia ha bombardato i nostri territori“, ha scritto Zhivitsky, sottolineando che in seguito a un attacco missilistico un’azienda agricola è stata distrutta nella comunità di Putivl. Non si registrano vittime o feriti.

h. 09.35 | Nuovo test russo del missile ipersonico Tsirkon

Il ministero della Difesa russo ha annunciato di avere effettuato un nuovo lancio di prova del missile ipersonico Tsirkon. Il lancio è partito da una nave che si trova nel mare di Barents. Il missile lanciato dalla Flotta del Nord della Federazione russa ha puntato un obiettivo situato nel Mar Bianco, secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa di Mosca. “Secondo i sistemi di monitoraggio e registrazione dal vivo, un missile da crociera ipersonico Tsirkon ha colpito con successo un obiettivo marittimo situato a circa 1.000 chilometri di distanza. Il volo del missile ipersonico ha rispettato i parametri stabiliti”, secondo Mosca.

h. 09.05 | Kiev: “Esercito russo in ritirata da Severodonetsk”

L’esercito russo ha subito perdite significative ed è stato costretto a ritirarsi nell’area di Severdonetsk, Toshkivka e Oskolonivka, nella regione ucraina del Lugansk (est): lo afferma su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina, Serhii Gaidai, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform. Gaidai ha sottolineato che i russi sono stati costretti a indietreggiare nelle loro posizioni precedenti e un altro ponte tra Severdonetsk e Lysychansk è stato danneggiato. “Tuttavia, (i russi) non abbandonano i tentativi di andare nelle retrovie delle nostre truppe e interrompere i rifornimenti logistici nella regione di Lugansk”, ha proseguito Gaidai. “Il nemico ha bombardato più volte Severdonetsk, ci sono stati almeno tre pesanti bombardamenti e in alcuni luoghi sono scoppiati combattimenti di strada. Di conseguenza, 14 condomini sono stati danneggiati. Anche il vicino villaggio di Synetskyi… è stato gravemente bombardato“.

h. 09.00 | Salvini: “2 giugno data per Mosca? Non dipende da me”

«Potrei più comodamente come altri miei colleghi parlamentari o altri parlamentari passarmi il ponte del 2 giugno con i figli. Magari sarà così». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a Rai Radio 1, e alla domanda se il 2 giugno possa essere una data risponde aggiunge: «Non dipende da me. Ognuno deve mettere il suo mattoncino, non ho certezze che andrò. Ci è stato prospettato, ci stiamo lavorando, non è un weekend a Forte dei Marmi, è qualcosa di più complicato da tutti i punti di vista e soprattutto si fa se serve. Certezze non ce ne sono. Ci sono buone relazioni. Le richieste che andiamo a fare le andiamo a fare a tutti, rappresentiamo milioni di italiani, rappresentiamo la voglia di pace, abbiamo votato come Lega l’invio di tutti gli aiuti possibili e immaginabili all’Ucraina, economici, umanitari, l’Italia sta accogliendo, sta abbracciando, sono terrorizzato dall’idea di un espandersi del conflitto».

h. 08.58 | Gazprom: “Le forniture di gas all’Europa continuano attraverso l’Ucraina” 

La compagnia Gazprom ha ribadito che “le forniture di gas all’Europa continuano via Ucraina e che il volume di oggi è di 43,96 mcm“.

h. 08.53 | Putin: “Ora il ruolo delle guardie di frontiera russe è fondamentale nel conflitto”

Il ruolo delle guardie di frontiera russe è particolarmente importante ora “data la pressione politica, economica e informativa senza precedenti sul nostro Paese e l’aumento della capacità militare della NATO in diretta prossimità dei confini della Russia“. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rivolgendosi al Servizio di Guardia di Frontiera del Servizio di Sicurezza Federale russo, impegnato, ha detto, “a prevenire i tentativi di sabotaggio nelle sezioni del confine di Stato nelle aree dell’operazione militare speciale“. “Vorrei sottolineare il lavoro costante del vostro servizio per identificare i militanti dei gruppi neonazisti“, ha detto Putin congratulandosi con il Servizio dell’FSB in occasione della loro festa professionale.

h. 08.32 | Mosca chiude i confini di Kherson con la regione di Kiev

La Russia ha chiuso i confini della regione di Kherson con le aree dell’Ucraina controllate dal regime di Kiev “per motivi di sicurezza“. Lo ha detto a Ria Novosti , Kirill Stremousov, vice capo dell’amministrazione militare-civile della regione. “Attraversare il confine dalle regioni di Mykolaiv e Dnipropetrovsk è molto pericoloso, visti i bombardamenti sistematici dei militanti ucraini. Dopo l’ultimo bombardamento, i civili finiti nella zona cuscinetto sono morti. Pertanto, non consigliamo di recarsi in Ucraina, ci sono molte testimonianze secondo cui uomini scompaiono e vengono immediatamente portati nell’esercito lì come carne da cannone”, ha affermato. Durante l’operazione speciale, l’esercito russo ha preso il controllo di Kherson Oblast e la parte di Azov di Zaporozhye Oblast. 

una panoramica della città di Kherson

h. 08.17 | Diecimila soldati russi nella regione di Lugansk”

Diecimila militari russi” sono presenti nella regione di Lugansk, nell’Ucraina orientale. Lo ha detto il governatore di Lugansk Serhiy Haidai alla televisione ucraina. “Ci sono unità stanziate permanentemente nella regione di Luhansk, stanno cercando di assaltare e stanno cercando di conquistare terreno in qualsiasi direzione“, ha spiegato.

h. 08.03 | Kiev: 242 bambini uccisi

Sono 242 i bambini uccisi in Ucraina dal giorno dell’invasione russa del Paese, 440 i feriti. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero delle vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv e Chernihiv.

h. 07.47 | Intelligence Gb, conquista Lyman strategica

La conquista della città di Lyman da parte dei russi è “strategicamente importante” secondo l’ultima valutazione dell’intelligence britannica. “Il 27 maggio, le forze russe hanno probabilmente catturato la maggior parte della città di Lyman, nel nord dell’Oblast di Donetsk, in quella che probabilmente è un’operazione preliminare per la prossima fase dell’offensiva russa nel Donbas“. Lyman, prosegue l’aggiornamento dell’analisi di Londra, “è strategicamente importante perchè è sede di un importante nodo ferroviario e dà accesso a importanti ponti ferroviari e stradali sul fiume Siverskyy Donets“.

“Nei prossimi giorni – secondo l’intelligence della Difesa Gb –  è probabile che le unità russe nell’area diano priorità alla forzatura dell’attraversamento del fiume. Per ora, lo sforzo principale della Russia rimane probabilmente a 40 km a est, intorno alla sacca di Severodonetsk, ma una testa di ponte vicino a Lyman darebbe alla Russia un vantaggio nella potenziale prossima fase dell’offensiva nel Donbass, quando probabilmente cercherà di avanzare verso le città chiave controllate dagli ucraini più in profondità nell’Oblast di Donetsk, Sloviansk e Kramatorsk“.

Due giorni fa, si ricorda nell’aggiornamento da Londra, “il capo della Repubblica Popolare di Donetsk, autodichiarata e sostenuta dalla Russia, Denis Pushilin, ha dichiarato ai media russi controllati dallo Stato che si sarebbe tenuto un referendum se la Russia avesse conquistato la totalità degli oblast di Donetsk e Luhansk in Ucraina“. “Se la Russia riuscisse a conquistare queste aree – conclude la nota – molto probabilmente il Cremlino lo vedrebbe come un risultato politico sostanziale e lo ritrarrebbe al popolo russo come una giustificazione dell’invasione“.

h. 07.41 | Lukashenko: “Ai confini situazione non facile ma Bielorussia si difenderà

La situazione politico-militare ai confini della Bielorussia non è facile, ma i bielorussi sono in grado di proteggere la loro indipendenza e integrità territoriale. Lo ha affermato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko in occasione della Giornata della guardia di frontiera. “Stiamo vivendo un momento difficile, proprio come ottanta anni fa, si sta sviluppando una situazione politico-militare tesa vicino ai confini della Patria.Senza dubbio, ognuno di voi è ben consapevole delle sfide e delle minacce che dobbiamo affrontare oggi e che tipo di confronto si sta verificando nel nostro stato. In prima linea voi siete la linea di difesa“, ha detto Lukashenko rivolgendosi alle guardie “con i berretti verdi”. Il presidente bielorusso ha sottolineato che “le guardie di frontiera faranno tutto il possibile per mantenere intatti i sacri confini della Patria”. E si è detto “convinto che difenderemo la nostra indipendenza e integrità territoriale“.

il presidente bielorusso Alexander Lukashenko e Vladimir Putin

h. 07.35 | Governatore Dnipro: “Colpi di artiglieria contro Zelenodolsk

Le forze armate russe hanno sparato colpi di artiglieria contro Zelenodolsk, nella regione di Dnipropetrovsk, distruggendo infrastrutture. Lo ha dichiarato il capo dell’amministrazione regionale militare di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznychenko, parlando di “distruzione“, ma segnalando che non si registrano feriti. “Hanno sparato di nuovo nell’area di Kryvyi Rih. Il nemico ha sparato con l’artiglieria contro la comunità di Zelenodolsk

h. 07.25 | Addestramenti dei riservisti russi a Voronezh

Continua, secondo lo stato maggiore dell’esercito ucraino, la mobilitazione dei riservisti russi. Secondo quanto riferiscono le forze armate di Kiev nell’ultimo aggiornamento sulla situazione 3 mesi e 4 giorni dopo l’inizio della guerra, “i riservisti vengono addestrati nella regione di Voronezh”, che si trova a 300 km dal confine orientale dell’Ucraina. Inoltre, i russi stanno portando via dai “centri di mobilitazione” le armi e le altre attrezzature militari “obsolete”.

h. 07.19 | Zelensky: Russia sta aggirando maggior parte delle sanzioni

La Russia sta aggirando la maggior parte delle sanzioni imposte dalla comunità internazionale in seguito all’invasione dell’Ucraina in quando manca una posizione globale condivisa. Lo ha detto in un discorso video il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affermando che “sfortunatamente non stiamo vedendo che le sanzioni hanno esercitato molta pressione sulla Russia“.

h. 03.40 | Zelensky: il Donbass sarà ucraino

Se gli occupanti pensano che Lyman o Severodonetsk saranno loro, si sbagliano. Il Donbass sarà ucraino. Perché siamo noi, è la nostra essenza“. L’ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo video, diffuso sul suo canale Telegram e ripreso dall’agenzia Unian. “E anche se la Russia porta distruzione e sofferenza ovunque, ricostruiremo comunque ogni città. Non c’è e non ci sarà una vera alternativa alle nostre bandiere ucraine“.

Zelensky ha riconosciuto che la situazione nel Donbas è “molto difficile“. “Gli occupanti stanno cercando di raggiungere in almeno 100 giorni di guerra gli obiettivi che speravano di raggiungere nei primi giorni dopo il 24 febbraio“, ha detto il presidente ucriano. “Quindi, hanno concentrato il massimo dell’artiglieria e delle riserve nel Donbass. Ci sono attacchi missilistici e aerei. Stiamo proteggendo il nostro paese nel modo in cui le nostre attuali risorse difensive ci permettono. Stiamo facendo di tutto per accrescerle. E le incrementeremo”.

h. 02.15 | L’Unhcr espande operazioni in Polonia per assistere i rifugiati

L’Agenzia Onu per i rifugiati continua ad ampliare le operazioni in Polonia per fornire aiuti ai rifugiati dall’Ucraina insediatisi nel Paese. È quanto si legge in una nota, dove si sottolinea che la Polonia rimane il principale Paese di arrivo per i rifugiati dall’Ucraina, con oltre 3,5 milioni di persone che hanno fatto ingresso dallo scoppio della guerra il 24 febbraio. I nuovi arrivati spesso provengono da aree gravemente colpite dai combattimenti, alcuni dopo aver trascorso settimane nascosti in rifugi antiaerei e piani interrati. Spesso giungono sofferenti e in preda all’ansia, essendosi lasciati alle spalle i propri familiari, senza sapere dove andare e con meno risorse economiche e connessioni rispetto a chi è fuggito nelle prime fasi del conflitto. Le principali richieste rivolte al personale dell’Unhcr dai rifugiati riguardano servizi sanitari e problemi di salute.

h.02.09 | Pentagono assegna contratto da 624 milioni per la produzione di Stinger

Il Pentagono ha assegnato un mega contratto da 624 milioni dollari alla Raytheon per la produzione di missili antiaerei Stinger, uno dei sistemi militari chiave che gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina nella guerra con la Russia. Lo riporta la Cnn. Dall’inizio dell’invasione, gli Usa hanno inviato più di 1.400 sistemi Stinger, missili antiaerei a corto raggio con una portata di circa 5 chilometri in grado di abbattere droni, aerei ed elicotteri a bassa quota.

h. 02.02 | Ceceni, preso il controllo della linea di contatto a Severodonetsk

Il leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha affermato ieri sera che un gruppo di combattenti ceceni ha preso il pieno controllo della linea di contatto con “i nazionalisti ucraini” a Severodonetsk, bloccando le uscite dalla città. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. Una ‘linea di contatto’ è la demarcazione tra due o più eserciti, siano essi alleati o belligeranti. “Un gruppo di volontari russi della Repubblica di Cecena ha preso il controllo completo dell’intera linea di contatto con i banditi: i primi quartieri della città ben fortificata sono già stati sgomberati dalle unità nemiche“, ha detto Kadyrov su Telegram.

L’edificio dell’hotel, che era stato preparato per una lunga difesa dai banditi, è passato sotto il controllo dei nostri combattenti: la marmaglia dei Banderites è stata completamente bloccata in città, dal momento che tutte le vie di ritirata sono passate sotto il controllo delle truppe russe”, ha affermato il leader ceceno citando il termine con cui si definivano i membri dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini (Oun) fondata nel 1929.

h. 00.22 | Zelensky: in Donbass situazione molto difficile ma sarà nostro

Come previsto, la situazione nel Donbass è molto difficile. Gli occupanti hanno concentrato tutta l’artiglieria, il massimo delle riserve nel Donbass. Ci sono attacchi missilistici e attacchi aerei – tutto. Stiamo proteggendo la nostra terra nel modo consentito dalle nostre attuali risorse di difesa. Stiamo facendo tutto per aumentarle. E le aumenteremo” perché il “Donbass sarà Ucraina e, anche se la Russia porterà distruzione e sofferenze, noi ricostruiremo tutto” e “non ci saranno alternative alle nostre bandiere ucraine“. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video messaggio postato sui social.

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