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22 Novembre 2024 06:11

Maltrattamenti e violenza sessuale in Rsa nel Foggiano: arrestati 4 operatori socio-sanitari

L'indagine è cominciata a giugno quando è giunta alla Polizia una lettera anonima. All'interno l'ordinanza dell' Autorità Giudiziaria con tutti i nomi degli arrestati ed il video della POLIZIA DI STATO

Quattro operatori socio-sanitari sono stati arrestati e posti ai domiciliari dalla Squadra Mobile di Foggia della Polizia di Stato, accusati di maltrattamenti e violenza sessuale ai danni di alcuni pazienti ricoverati nella Rsa Stella Maris”  di Manfredonia (Foggia) gestita dalla Cooperativa SantaChiara della quale è presidente la dott.ssa Annamaria D’Ippolito mentre l’area amministrativa è diretta dall’Amministratore Delegato avv. Michele La Torre. Uno degli indagati in particolare Antonio Vero, 42 anni, è “gravemente indiziato anche di aver compiuto delle violenze sessuali nei confronti di due degenti” come reso noto da un comunicato diffuso dalla Questura di Foggia . Ai domiciliari sono finiti anche  Domenico Nuzziello di 31 anni, Mariano Paganini di 25 anni e Michele Salcuni di 37 anni.

Gli operatori socio-sanitari Antonio Vero sono stati arrestati e posti ai domiciliari su ordinanza del Gip dr.ssa Roberta di Maria in quanto “avrebbero maltrattato e in casi anche abusato sessualmente di alcuni pazienti della Rsa “Stella Maris . Uno degli indagati è gravemente indiziato anche di aver compiuto delle violenze sessuali ai danni di un uomo e di una donna ultra 80enni.

La Rsa “Stella Maris” di Manfredonia (Foggia)

Incredibilmente nelle pagine pubblicitaria sul web, la RSA Stella Maris si presenta con queste affermazioni ingannevoli: “La nostra struttura accoglie anziani che, per ragioni di salute o per motivi famigliari, non possono più risiedere presso il proprio domicilio. La nostra residenza si prende cura dei suoi ospiti non solo erogando loro servizi di tipo sanitario e socio-assistenziale , ma anche rendendo piacevole il loro soggiorno in RSA da un punto di vista umano, conferendo centrale importanza alla relazione che può instaurarsi tanto nel gruppo dei pazienti, quanto tra i pazienti e il personale che opera all’interno della casa di riposo

.

Il video sopra pubblicato ci è stato gentilmente fornito dalla Questura di Foggia

L’indagine è cominciata a giugno quando è giunta alla Polizia una lettera anonima nella quale sono stati narrati presunti episodi di maltrattamenti fatti da alcuni operatori socio-sanitari ai danni di alcuni pazienti ricoverati nella Rsa. All’interno della busta vi era anche una chiavetta Usb contenente un file audio video sul quale erano state registrate le urla di un’anziana.

ordinanza-Foggia-

Al fine di riscontrare quanto informalmente appreso, i poliziotti della Mobile, diretta dal dr. Mario Grassia hanno provveduto ad installare diverse cimici e telecamere all’interno della struttura. Già dopo pochi giorni dall’attivazione hanno permesso di registrare numerosi e reiterati abusi, fisici e psicologici, da parte degli operatori a danno di pazienti in età avanzata con patologie altamente invalidanti. 

La Gip di Maria nella sua ordinanza che gli odierni indagati evidenzia che gli indagati hanno posto in essere condotte “prevaricatrici ed inutilmente punitive” ispirate “a mera volontà denigratoria ovvero da un irrazionale intento di ricondurre a contegni di autocontrollo e disciplina soggetti del tutto incapaci, a causa del loro stato fisico e mentale”.

Abbiamo contattato telefonicamente la struttura “Stella Maris” , dove siamo stati dirottati alla Cooperativa S. Chiara (sede operativa in via Feudo della Paglia 4/6 in Manfredonia, tel, 0884-275663, dove non forniscono informazioni e chi risponde chiude il telefono in faccia ! Mentre la sede legale indicata nel loro sito, ha un numero telefonico inesistente !

AGGIORNAMENTO. In serata Michele Vaira, legale rappresentante della Rsa “Stella Maris” di Manfredonia (Foggia), ha dichiarato all’ANSA: “La proprietà e la direzione della Stella Maris non hanno alcuna responsabilità e risultano danneggiate dalle condotte dei dipendenti, che saranno immediatamente sottoposti a sospensione cautelare“. Qualcuno gli spieghi che esiste la responsabilità oggettiva del datore di lavoro sulle responsabilità penali dei loro dipendenti, nell’esercizio delle proprie funzioni lavorative.

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