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22 Novembre 2024 04:03

Fratelli d’Italia e Crosetto ridicolizzano il TG1 e l’ Usigrai sul Pnrr

Federico Mollicone commissario di vigilanza RAI in una nota ha affermato: “L’Usigrai ha perso l’ennesima occasione per dimostrare di essere un sindacato e non la dependance di un partito politico. Durante il Tg1 mattina Guido Crosetto ha invitato il conduttore Senio Bonini a non essere di parte perché ha affermato il falso sul voto di Fdi sul Pnrr”.

La commistione tra giornalismo e politica intesa non come orientamento, ma militanza in Italia ha una notevole storia: se molti giornalisti hanno seguito la carriera politica, giusto per fare qualche nome si pensi a Gruber, Marrazzo, Paragone, Toti, per arrivare a David Sassoli, eletto presidente della Commissione Europea e scomparso da pochi mesi , molti altri si muovono in una zona grigia che mescola professione e campagna elettorale.

Le polemiche legate alla campagna elettorale non cessano di arroventare l’estate della Rai con il botta e risposta tra l’Usigrai e Fratelli d’Italia. La querelle è sorta l’altro giorno dopo la partecipazione di Guido Crosetto cofondatore del partito di Giorgia Meloni, alla rubrica del Tg1 Mattina, legata all’andamento dell’ospitata, alle domande e ai temi al centro della trasmissione. Una polemica che non è piaciuta moltissimo all’Usigrai, il sindacato “rosso” dei giornalisti di viale Mazzini, è stato il fatto che Crosetto abbia lasciato intendere di non aver gradito le domande. In particolare alcune questioni legate alla posizione del suo partito sul Pnrr.

Parlando del PNNR, Crosetto chiede il tempo di una battuta: “Vede, il PNNR ha un nome e un cognome, Angela Merkel (e in sottofondo si sente un “AH!”, pronunciato a quanto sembra dall’altro ospite in studio, Riccardo Ricciardi del M5S che con perfetto “stile”…grillino interrompe, ndr) … che la leader in quel periodo in Europa fosse Angela Merkel e non Conte… guardi, lo dice il mondo, quindi io lo considero un passo avanti importante dell’Europa quello… e penso che Conte abbia avuto…” e qui interviene il giornalista RAI Senio Bonini, che vuole puntualizzare sul PNNR a favore di telespettatori: “Però Fratelli d’Italia ha votato 5 volte no sul PNNR all’inizio, questo lo dobbiamo ricordare…”.

Crosetto, infastidito dall’interruzione e dalla falsa puntualizzazione , reagisce: “Lei faccia il conduttore, non faccia la parte”. Il giornalista Bonini non ci sta e replica: “No, io faccio il conduttore e richiamo alla memoria, poi le chiedo un commento, questo è ovvio, per carità…”. Ma Crosetto non cede: “No, no, no, non si schieri troppo…FdI ha votato 5 volte in Europa contro indicando come problematica quelle cose che poi sono state cambiate…”.

Il sindacato con una nota ha attaccato l’esponente di Fratelli d’ Italia : “Se va in TV Guido Crosetto deve accettare l’ovvio; che un giornalista faccia domande, ricordi fatti, chieda spiegazioni. Oggi a Tg1 mattina Crosetto, tra i fondatori di Fratelli d’Italia, non ha capito che era ospite di un programma di informazione di servizio pubblico e non ad un comizio”. L’Usigrai rivolgendosi all’indirizzo del cofondatore di Fratelli d’Italia ha sostenuto che: “fare domande non è di parte, se ne facciano una ragione quanti vorrebbero un’informazione schierata e plaudente; le giornaliste e i giornalisti della Rai continueranno a fare il loro lavoro anche in questa campagna elettorale, con lo stesso rigore e professionalità con cui stanno raccontando la guerra, la pandemia o la cronaca quotidiana”.

Federico Mollicone commissario di vigilanza RAI

La nota polemica dell’Usigrai ha sollevato più di una legittima reazione in casa Fratelli d’Italia. Al sindacato ha replicato Federico Mollicone commissario di vigilanza in quota Fdi che in una nota ha affermato: “L’Usigrai ha perso l’ennesima occasione per dimostrare di essere un sindacato e non la dependance di un partito politico. Durante il Tg1 mattina Guido Crosetto ha invitato il conduttore Senio Bonini a non essere di parte perché ha affermato il falso sul voto di Fdi sul Pnrr. Continuando: “Se il giornalista invece di abbeverarsi alle fonti sacre di Repubblica si fosse documentato in prima persona (come dovrebbe fare un giornalista pagato dai cittadini e non da Repubblica) avrebbe scoperto che Fdi non votò contro ma si astenne in prima battuta per poi votare a favore una volta ottenute alcune garanzie richieste”.

Infine Mollicone ha concluso:L’Usigrai  ne approfitti per spiegare a quei loro associati che non lo sanno, cos’è il fact-cheking (per cui la Rai ha una struttura preposta che mi chiedo a cosa serva) e il dovere di rettifica previsto dalla legge”.

Chiaramente nè il TG1 nè l’ Usigrai hanno più aperto bocca. La figuraccia è meglio dimenticarla, alla faccia della Carta dei Doveri del Giornalista che prevede che il giornalista rettifichi una propria notizia inesatta, senza bisogno di averne richiesta.

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