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21 Novembre 2024 17:29

Chiarelli e Giovanni Gugliotti: i due “trombati” pugliesi dalla politica nazionale

Mentre Chiarelli ormai può essere considerato un “rottamato” dalla politica, a Gugliotti toccherà tornare a lavorare dietro una scrivania dell' INPS di Taranto, giocando con la sua penna microfono con cui si sentiva uno 007

Gianfranco Chiarelli è un avvocato di Martina Franca, che alle elezioni regionali in Puglia del 2005 venne eletto consigliere in provincia di Taranto nelle liste de La Puglia Prima di Tutto movimento politico di Raffaele Fitto, a quei tempi affiliato a Forza Italia. Quattro anni dopo, nel 2009, aderisce al Popolo della Libertà. Alle successive regionali del 2010 venne rieletto consigliere nelle liste del Popolo della Libertà conquistando 13.300 preferenze in provincia di Taranto.

Successivamente nelle elezioni politiche del 2013 si candidò alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Puglia, sempre nelle liste del Popolo della Libertà (in ottava posizione), venendo eletto deputato della XVII Legislatura. Nel novembre 2013, con la fine delle attività politiche del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia. A maggio 2015, in disaccordo con le scelte politiche di Silvio Berlusconi, abbandona Forza Italia per aderire a Conservatori e Riformisti movimento fondato da Raffaele Fitto. A novembre del 2015, assieme agli altri deputati passa al Gruppo misto, aderendo alla componente “Conservatori e Riformisti“.

Alle elezioni politiche del 2018 Chiarelli si è ricandidato alla Camera dei Deputati, nel collegio uninominale di Martina Franca sostenuto dalla coalizione di centro-destra (in quota “Noi con l’Italia“) non venendo rieletto. Due anni dopo, in occasione delle Europee, fa il “doppio gioco” dichiarando pubblicamente di sostenere la candidatura alle Europee di Raffaele Fitto ( Fratelli d’ Italia), mentre nel frattempo aveva fatto entrare i due suoi più diretti collaboratori, Giacomo Conserva e Pino Pulito, nella Lega a Martina Franca, per farne ingresso lui stesso successivamente ufficialmente all’indomani del successo leghista alle elezioni europee 2019, nella speranza di poter ottenere un posto nel listino “bloccato” del Carroccio alle attuali elezioni Politiche.

Speranza vana in quanto nonostante una “letterina” alla segreteria nazionale della Lega firmata dalla sua nota “compagnia di giro” che lo segue nei vari passaggi di partito, e Chiarelli è rimasto appiedato vedendo incredibilmente candidato al suo posto, un suo ex-pupillo, e cioè quel Giacomo Conserva, che lui aveva imposto e sostenuto elettoralmente alle ultime elezioni regionali 2020, il quale subito dopo la sua elezione nel Consiglio Regionale della Puglia, subentrando come primo dei non eletti al posto di Raffaele Fitto (Fratelli d’ Italia) ha “tradito” Chiarelli passando sotto l’ala protettiva del segretario regionale della Lega pugliese Roberto Marti. Tradimento per il quale è stato “premiato” con la candidatura alla Camera, mentre Chiarelli ormai può essere considerato un “rottamato” dalla politica, e può tranquillamente rimuovere quella ridicola placca“Camera dei Deputati” che espone senza alcun titolo sul parabrezza della sua nuova AUDI.

L’ altro “trombato” pugliese dalla politica nazionale è Giovanni Gugliotti, ormai “ex-tutto”. Ex sindaco di Castellaneta (in provincia di Taranto), ex presidente della Provincia di Taranto (da cui è decaduto), ed ormai ex-aspirante candidato al Parlamento, che era il suo punto di arrivo, come lui stesso dichiarava ai suoi compaesani nelle registrazioni che ha depositato nella sua farneticante denuncia sul presunto video-ricatto sessuale. A nulla è servito il suo recente tentativo di avvicinamento alla Lega, sostenuto dalla solita “sponsorizzazione” del suo amico-mentore Antonio Albanese, titolare della CISA spa di Massafra, e del sostegno mediatico del quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” che a questo punto potrebbe trasformare la sua testata in “La Mazzetta del Mezzogiorno” (come titolò anni fa il quotidiano La Repubblica) o “la Gazzetta di Massafra“. Indovinate chi era il giornalista… che nei suoi articoli indicava Gugliotti come autorevole candidato della Lega ? Non è difficile !

Gugliotti peraltro sarebbe attualmente indagato dalle Procure di Taranto e di Lecce a seguito delle azioni legali avviate nei suoi confronti da una sua ex-amante. Altro piccolo particolare imbarazzante è l’imminente figuraccia che farà, quando a breve la Procura di Taranto gli notificherà la più che prevedibile richiesta di archiviazione della sua denuncia, in quanto il “fantomatico” video sessuale non è stato mai rinvenuto dagli investigatori della Questura di Taranto, nonostante ultrarapide (tanto “miracolose” quanto inutili !) perquisizioni disposte dal procuratore aggiunto di Taranto Maurizio Carbone.

Adesso a Gugliotti toccherà tornare a lavorare dietro qualche scrivania dell’ INPS di Taranto di cui è dipendente, giocando con la sua penna microfono con cui si sentiva uno 007. E per uno che ha iniziato come vigile urbano, sembrava di sognare facendo il politico !

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