Nelle ultime settimane, i Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità ed il coinvolgimento dell’ ASL Taranto e dell’ARPA di Taranto hanno effettuato estesi e mirati controlli finalizzati a contrastare i fenomeni criminali connessi all’inquinamento ambientale.
I controlli disposti dal Comando Interregionale Carabinieri Ogaden di Napoli, si sono svolti contemporaneamente in tutte le province pugliesi. All’esito dell’attività, i risultati sono stati soddisfacenti. La “Task Force” tarantina, composta da 198 militari, ha operato mediante un orientato controllo volto a contrastare ogni forma di inquinamento da quello ambientale, quale l’abusivismo edilizio, l’abbandono dei rifiuti, lo scarico dei reflui nel suolo e nelle acque interne e costiere, a quello connesso al ciclo dei rifiuti con l’interessamento delle ditte che si occupano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in genere, gli autodemolitori ma anche i centri di raccolta di materiale ferroso, intensificando anche i controlli su strada dei veicoli adibiti al loro trasporto.
In tale quadro, sono state identificate 1058 persone controllando 788 veicoli; 49 le attività controllate, (2 centri di smaltimento di rifiuti, 1 autodemolitore, 1 centro di raccolta di materiale ferroso, 7 aziende agricole, 38 tra officine meccaniche, autolavaggi, stabilimenti balneari, alberghi, B&B ed attività per la ristorazione in genere) 23 delle quali trovate irregolari un’officina meccanica di Carosino, un ristorante di Martina Franca un autolavaggio di Grottaglie dove è stata contestata la violazione di cui all’art. 258 co. 5 D.Lgs. 152/2006, perché sprovvisti del previsto registro di carico e scarico dei rifiuti.
Irregolari anche due societa’ per lo smaltimento dei rifiuti, una con sede in Montemesola ed una a San Giorgio Jonico, dove è stata accertata la violazione art.258 co. 4 lett. b del Dec. Legislativo 152/2006 per aver effettuato il trasporto di rifiuti la cui documentazione riportava dati incompleti e inesatti. Per tutti è scattata la segnalazione alla Provincia di Taranto per irrogazione della prevista sanzione amministrativa per un importo che potrà variare tra i 260 ed i 1.550 euro.