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22 Novembre 2024 11:10

Superbonus: ecco quali sono le banche che hanno riaperto alla cessione dei crediti

Le Entrate hanno chiarito anche in quali casi specifici verranno riconosciuti il "dolo" e la "colpa grave" riportati nella nuova norma di legge, riscontrando la piena approvazione dei diretti interessati. La risposta delle banche non è tardata: l’ABI ha diffuso immediatamente una circolare alle banche, segnalando i "puntuali chiarimenti" dell’amministrazione.

Nonostante le difficoltà e le tante modifiche in corsa, il Superbonus edilizio non si ferma ed ha messo a segno un altro balzo in avanti di 10 miliardi: a settembre, le detrazioni «prenotate» a carico dello Stato sono salite a 56,3 miliardi di euro dai circa 47 registrati dall’Enea a fine agosto. Nel frattempo le banche stanno evadendo gli impegni pregressi e cercano di coinvolgere nuove imprese per le cessioni e far così ripartire a pieno il meccanismo. Su questo fronte sono in arrivo segnali positivi con nuovi accordi che aiutano a creare un sistema per dare nuova forza al super-incentivo.

Una svolta è arrivata senza dubbio giovedì scorso con la circolare dell’Agenzia delle Entrate. La novità permetterà di liberare i cassetti fiscali e di far ripartire somme rimaste incagliate per miliardi di euro. L’Agenzia delle Entrate ha infatti chiarito ogni dettaglio sulle modifiche apportate dal decreto Aiuti-bis, con una circolare attesa ormai da settimane dal mondo delle imprese e, soprattutto, da quello bancario, per capire come e quando chi accetta il credito sarà ritenuto d’ora in avanti, responsabile “in solido”. Le Entrate hanno chiarito anche in quali casi specifici verranno riconosciuti il “dolo” e la “colpa grave” riportati nella nuova norma di legge, riscontrando la piena approvazione dei diretti interessati. La risposta delle banche non è tardata: l’ABI ha diffuso immediatamente una circolare alle banche, segnalando i “puntuali chiarimenti” dell’amministrazione.

Proprio ieri Banca Intesa Sanpaolo ed una società che opera nel mercato automotive, hanno annunciato il primo accordo in Italia per la ri-cessione dei crediti fiscali legati al Superbonus per un valore fiscale di 200 milioni di euro. La nuova cessione riguarderà i crediti acquistati dal 1° maggio 2022, identificati dal codice univoco introdotto dall’Agenzia delle Entrate. Il Gruppo guidato da Carlo Messina è stata oggi la prima banca italiana a dare piena attuazione al Decreto Aiuti, che ha previsto la ri-cessione al mondo delle imprese. Dal 2020 ha già acquisito crediti fiscali per oltre 10 miliardi di euro.

L’attenzione sul Superbonus è elevata anche da parte di Unicredit. Il colosso bancario, che in questi mesi ha continuato a gestire caso per caso le pratiche esistenti, ha detto che “sta valutando i possibili risvolti della nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate nell’ottica di trovare le soluzioni più idonee per arrivare quanto prima alla riapertura della possibilità di acquisto di nuovi crediti fiscali“.

L’operazione di ieri risponde alla logica di riavviare progressivamente il mercato della cessione dei crediti: l’obiettivo del Gruppo Intesa Sanpaolo è coinvolgere nelle prossime settimane un cospicuo numero di imprese per ampliare la propria capacità fiscale, oggi satura. Sono, infatti, le imprese la controparte essenziale e decisiva per dare impulso al mercato delle ri-cessioni in una prospettiva di rilancio e ampliamento dell’attività, oltre che per fornire supporto a numerose imprese del settore delle costruzioni e alle famiglie in difficoltà a causa dei blocchi dei passati mesi.

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