Arrestato nell’ambito di un’inchiesta del pm Luca Turco della procura di Firenze su una bancarotta fraudolenta Niccolò Donzelli fratello del deputato di Fdi Giovanni Donzelli . A Niccolò Donzelli condotto nel carcere di Sollicciano, è stato disposto un sequestro pari a 171 mila euro. Gli viene contestata, secondo le prime indiscrezioni di cui è venuta a conoscenza l’Adnkronos, una distrazione patrimoniale a proprio favore. Al contrario del fratello parlamentare, Niccolò Donzelli non ha mai ricoperto incarichi nel partito di Giorgia Meloni, ed anzi viene considerato vicino ad ambienti fiorentini di centrosinistra.
Una ‘squadra di intervento’, composta da prestanome e professionisti, per ‘l’ultimo miglio’ prima della dichiarazione di fallimento, non per individuare soluzioni meno dannose per la società avviata alla procedura concorsuale e per l’imprenditore, bensì per nascondere le distrazioni, occultare il dissesto, compiere ulteriori atti distrattivi. E’ l’ipotesi accusatoria che emerge da un’inchiesta su più bancarotte, condotta dagli investigatori della Guardia di Finanza di Firenze e coordinata dalla Procura del capoluogo toscano.
L’indagine ha portato all’arresto di cinque persone, di cui due in carcere e tre ai domiciliari, e a misure interdittive – tra cui il divieto di esercizio della professione di commercialista, di avvocato, di ricoprire uffici direttivi e di controllo di persone giuridiche – per altri sette indagati. Oltre alle tre ordinanze agli arresti domiciliari disposte anche sette misure interdittive nei riguardi di professionisti e imprenditori. I reati contestati a vario titolo sono bancarotta fraudolenta – 31 capi -, favoreggiamento, falso, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Niccolò Donzelli è stato coinvolto in qualità di presidente del CdA di Antiche tipografie e di Aria adversiting, due delle menzionate società finite al centro degli accertamenti condotti dalle Fiamme gialle.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, i soggetti coinvolti, ovvero amministratori di società, prestanome, professionisti, con la presunta attività illecita avrebbero ottenuto guadagni, mentre sarebbero derivati danni per i creditori e l’Erario. Gli accertamenti, spiega una nota, hanno riguardato le procedure fallimentari relative a Antiche tipografie srl già Artigraf Toccafondi, Aria Advertising, Paint srl già Grifoni Vittorio, Gardner & co srl, I pioppi srl già Pescale sp. Il Gip ha anche disposto il sequestro di 2 milioni 400 mila euro in beni mobili e immobili, ovvero il valore dei beni distratti dalle società fallite e al mancato pagamento delle imposte all’erario.
“Voglio bene a mio fratello. L’amore fraterno è l’unica cosa che unisce me a questa vicenda. Confido nella sua innocenza e ho piena fiducia nella Giustizia italiana. Se qualcuno vuole strumentalmente legare il procedimento giudiziario a me perde tempo”. dichiara il parlamentare di Fdi, Giovanni Donzelli, sull’arresto del fratello Niccolò a Firenze.
“È noto -prosegue il responsabile organizzazione di Fdi- che non c’è mai stato alcun legame tra l’attività imprenditoriale di mio fratello e la mia attività politica. Niccolò non ha nemmeno mai partecipato ad alcun evento di Fratelli d’Italia, avendo anche come tutta la mia famiglia un orientamento politico diverso dal mio“.