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21 Novembre 2024 17:37

E’ nato il nuovo governo guidato dalla premier Giorgia Meloni, prima donna in Italia alla guida di Palazzo Chigi

Dopo il giuramento al Quirinale la premier Giorgia Meloni e tutti i ministri si sono messi in posa per la foto di rito con il Capo dello Stato. Successivamente un breve scambio di saluti con il presidente della Repubblica nella Sala degli Specchi

Al Quirinale sono arrivati il compagno di Giorgia Meloni, Andrea Giambruno, con la loro figlia Ginevra vestita di rosa che è entrata tenendosi mano nella mano con il papà e si sono seduti entrambi in prima fila. Giambruno elegante in abito scuro, indossava la cravatta che la presidente incaricata aveva donato la scorsa settimana agli eletti di Fdi, con una piccola bandiera italiana sullo sfondo blu. La piccola Ginevra, biondissima come la sua mamma Giorgia, si è seduta educatissima quanto emozionata al fianco del papà. I commessi le hanno servito un bicchiere d’acqua, che lei ha accolto con un grande sorriso e ringraziandoli.

“La cerimonia è stata emozionante – ha raccontato all’AdnKronos – davvero molto bello vederla giurare al Quirinale in un giorno che segna comunque un cambiamento epocale“. Ginevra, 6 anni, “è stata bravissima – riconosce il papà – all’inizio era imbarazzata: è un contesto al quale non è abituata, poi c’era una gran curiosità dei giornalisti, dei fotografi, ed era anche emozionata per la sua mamma”. Il suo arrivo a Palazzo Chigi “lo abbiamo festeggiato ieri, a casa, con le persone più intime e a cui vogliamo più bene. Gli amici di sempre. Del resto il brindisi ci stava, non è che capiti tutti i giorni di diventare presidente del Consiglio”. Una premier che viaggerà, cercando di conciliare gli impegni del lavoro con quelli di famiglia. “Si, credo che inizierà a viaggiare parecchio, ma io non credo di seguirla in missione – risponde a chi gli domanda se viaggerà con lei – magari lo farò nelle occasioni in cui è più indicato, previsto dal protocollo. Io spero di poter continuare a fare il mio lavoro“, dice Andrea Giambruno, giornalista di ItaliaUno (Mediaset).

Giorgia Meloni non “traslocherà” negli appartamenti presidenziali di Palazzo Chigi, di cui si appresta a prendere la guida. “No no, assolutamente no – esclude categoricamente GiambrunoFortunatamente abbiamo una casa, non abbiamo intenzione di trasferirci a Palazzo Chigi e far crescere lì nostra figlia Ginevra: sarebbe controproducente, sarebbe fuorviante“.

La priorità per noi è tutelare lei – spiega ancora Gianbrunofarla crescere nella maniera più naturale possibile. Vogliamo che nostra figlia cresca in serenità, distante da realtà che marcherebbero la distanza con i suoi coetanei. Poi più andrà avanti con gli anni e più si renderà conto di avere una super mamma, ma anche una storia non consona a una bimba della sua età. Ora Ginevra è serena e quel che più conta, per me e Giorgia, è preservare questa sua serenità“.

Giorgia Meloni davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme ai suoi ministri ha giurato recitando la formula di rito a memoria da primo ministro. La premier che nelle comunicazioni ufficiali usa ‘il‘ presidente del Consiglio e non ‘la‘ – ha poi postato la foto di rito garantendo: “Serviremo l’Italia con orgoglio e responsabilità“.

Dopo il giuramento al Quirinale la premier Giorgia Meloni e tutti i ministri si sono messi in posa per la foto di rito con il Capo dello Stato. Successivamente un breve scambio di saluti con il presidente della Repubblica nella Sala degli Specchi. Al termine della cerimonia Giorgia Meloni ha passato in rassegna il picchetto d’onore nel cortile del Quirinale e quindi è salita a bordo dell’auto blindata assegnatale per servizio in veste di Presidente del Consiglio per lasciare la Presidenza della Repubblica.

“Ecco la squadra di Governo che, con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l’Italia. Adesso subito al lavoro”. ha twittato il premier Giorgia Meloni appena uscita dal Quirinale dopo il giuramento del suo governo. Domani il passaggio di consegne a Palazzo Chigi con il premier uscente Mario Draghi.

La Meloni presiede il primo Governo di destra-centro, che non ha Berlusconi premier. Il Governo Meloni ha al suo interno 11 componenti del Berlusconi IV, che governò dal 2008 al 2011. La stessa Meloni allora era ministra della Gioventù, Fitto ministro per gli Affari regionali, Bernini ministra per gli Affari europei, Calderoli ministro per la Semplificazione normativa, Mantovano sottosegretario all’Interno, Casellati sottosegretaria alla Giustizia, Santanche‘ sottosegretaria al Programma di Governo, Crosetto sottosegretario alla Difesa, Urso viceministro allo Sviluppo economico, Musumeci sottosegretario al Lavoro, Roccella sottosegretaria prima al Lavoro e poi alla Salute. Crosetto ed Urso sono gli unici che, con il Governo Meloni, siedono da ministri nello stesso dicastero in cui lavorarono nel 2008-2011.

Il giuramento di Meloni sulla stampa internazionale: letture diverse sulla politica della premier italiana

Il giuramento di Giorgia Meloni e del nuovo governo ha avuto grande risalto sulle principali testate internazionali, con chiavi di letture diverse . La Cnn sottolinea che “si teme la svolta a destra che Meloni ha promesso“, Le Monde crede nella versione moderata e atlantista della premier e titola: “La leader di estrema destra Giorgia Meloni presenta un governo volto a rassicurare i partner di Roma e la nomina di personalità esperte e filoeuropee in ruoli chiave segna una forma di continuità“. Per Le Figaro “è un governo di buon livello, composto da persone con reale competenza per le responsabilità loro affidate“. I. Dalla Russia Interfax riflette sulle sanzioni ed evidenzia come “le trattative per un governo di coalizione” non siano state facili e per questo è “improbabile che il centrodestra sosterrà una revisione del regime delle sanzioni contro la Russia nel prossimo futuro, nonostante il fatto che Berlusconi e Salvini non siano ritenuti ostili a Mosca”. Il tedesco Spiegel sposta l’attenzione su Matteo Salvini che “deve accontentarsi del ministero delle Infrastrutture“.

Lo scambio di messaggi con la Casa Bianca

Il primo a congratularsi con il nuovo premier italiano è stato il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. “Mi congratulo con Giorgia Meloni nuova Premier italiana. L’Italia è un alleato cruciale della Nato e un partner stretto nel momento in cui le nostre nazioni insieme affrontano sfide globali condivise. Come i leader del G7, attendo con impazienza di continuare a far avanzare il nostro sostegno per l’Ucraina, per portare la Russia alle sue responsabilità per la sua aggressione, assicurare il rispetto dei diritti umani e dei valori democratici e costruire una crescita economica sostenibile“. Il premier Meloni ha subito risposto: “Ringrazio il presidente degli Stati Uniti Joe Biden per le sue congratulazioni. Stati Uniti e Italia sono uniti da una profonda amicizia e dalla partnership transatlantica, fondata su valori comuni. Non vedo l’ora di rafforzarli ulteriormente, battendoci insieme per la libertà e la sicurezza internazionale“.

Meloni a Blinken: “Usa e Nato possono contare su di noi”

“Molte grazie Antony Blinken. Sai che gli Stati Uniti e tutti i nostri partner della Nato possono contare su di noi per sostenere al meglio il coraggioso popolo ucraino e rafforzare la nostra partnership strategica”. scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rispondendo a un messaggio di congratulazioni del segretario di Stato Usa.

Meloni risponde a Von der Leyen: “Pronti a collaborare con Ue

Arrivano intanto i primi messaggi dalle istituzioni dell’Unione Europea Ursula Von der leyen  che ha invitato la nuova premier italiana a “lavorare insieme e restare uniti”. Con un tweet la premier Giorgia Meloni, a seguito della telefonata con la presidente della Commissione Europea. ha scritto: “Molte grazie presidente Von der Leyen. Desiderosi e pronti a collaborare con voi per rafforzare la resilienza dell’Ue di fronte alle nostre sfide comuni“.

Sempre via tweet in italiano la premier italiana, rispondendo agli auguri ricevuti nella nostra lingua da Roberta Metsola presidente dell’Europarlamento: “Grazie Roberta Metsola, non vedo l’ora di continuare il proficuo dialogo iniziato a Bruxelles qualche mese fa. L’Italia farà la sua parte per un’Europa forte ed efficace nel rispondere alle sfide del nostro tempo. A presto!” scrive Giorgia Meloni che è anche la presidente del gruppo dei Conservatori europei.

Telefonata Michel-Meloni: presto incontro a Bruxelles.

“L’Italia è un forte partner dell’Ue. Ho appena parlato con la premier Giorgia Meloni. Abbiamo discusso alcune delle nostre sfide comuni: la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, la crisi energetica e la situazione economica. Abbiamo deciso di incontrarci molto presto a Bruxelles“. Lo scrive in tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Meloni a Zelensky: “L’Italia sarà sempre dalla vostra parte

“L’Italia è e sarà sempre dalla parte del coraggioso popolo ucraino che lotta per la sua libertà e per una giusta pace. Non sei solo!”. Lo scrive su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ringraziandolo.

Nel Cdm di domani nomine vicepremier Salvini e Tajani e Mantovano sottosegretario

Nel Consiglio dei ministri di domani, il primo del nuovo governo a guida Giorgia Meloni in programma alle 12, è attesa la formalizzazione delle nomine a vicepremier di Matteo Salvini Antonio Tajani. Inoltre il cdm darà il via libera ad Alfredo Mantovano come sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il Cdm potrebbe inoltre dare disco verde al decreto per il cambio nomi dei ministeri, con le diciture annunciate dalla stessa Meloni nel tardo pomeriggio di ieri.

Per cambio vecchi nomi dei ministeri serve decreto, che potrebbe arrivare domani nel primo Consiglio dei Ministri

Per rinominare i 4 ministeri che cambiano nome (il ministero dello Sviluppo economico in Imprese e del Made in Italy, la Transizione ecologica in ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, quello delle Politiche agricole diventerà dell’Agricoltura e della sovranità alimentare mentre dell’Istruzione dell’Istruzione e del merito) sarà necessaria una “norma primaria“, cioè un decreto legge. Lo speaker del Quirinale ha infatti annunciato i ministri durante il giuramento ricordando i dicasteri con i vecchi nomi e non con quelli  annunciati dalla premier Meloni. Non è detto, comunque, che il provvedimento sia portato già domani nel Consiglio dei ministri.

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