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25 Novembre 2024 01:51

19 arresti per scambio di voti fra politica e mafia a Bari: coinvolto l’ex consigliere regionale Canonico e la consigliera comunale Ferri

L’operazione condotta da Carabinieri Guardia di Finanza e Polizia e nelle provincie di Bari, Palermo e Taranto. La Ferri è stata vicesindaca di Valenzano, mentre il costruttore Canonico è attualmente presidente del Foggia calcio. TUTTI I NOMI DEGLI ARRESTATI ED INDAGATI

Alla base dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Bari, condotta dai Carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Bari, che ha fatto finire arrestate dalle prime luci dell’alba 17 persone in carcere e 2 poste agli arresti domiciliari, per l’ ipotesi di scambio di voti fra politica e mafia in occasione delle elezioni amministrative del 2019 a Bari e di Valenzano, comune della provincia barese. L’ordinanza è emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Bari dott.ssa Rossana De Cristofaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.

In particolare, l’esecuzione dell’ordinanza nei confronti di 15 soggetti indagati da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari e di altri 4 soggetti indagati congiuntamente da parte del personale della Polizia di Stato della Questura di Bari e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari) costituisce l’epilogo di una complessa attività di indagine, coordinata da questo Ufficio giudiziario, articolata in 2 filoni investigativi – distinti, ma legati fra loro da profili di connessione soggettiva e oggettiva. Il primo, delegato alla Compagnia Carabinieri di Triggiano , ha riguardato, tra l’altro, un’associazione di tipo mafioso operante sul territorio di Valenzano (BA), propaggine del noto e storico clan Parisi. Il secondo , codelegato alla Polizia di Stato (Squadra Mobile e DIGOS) e al Nucleo P.E.F./G.I.C.O di Bari – ha avuto ad oggetto, tra l’altro, un episodio di scambio elettorale politico-mafioso, nonché l’individuazione di un sodalizio delinquenziale finalizzato al reato di corruzione elettorale.

L’ operazione denominata “Valenza” ha origine dalle indagini svolte per lo scioglimento del Comune di Valenzano, ed è coordinata dai pm Fabio Buquicchio e Michele Ruggiero riguardano anche esponenti di un clan mafioso operante a Valenzano collegato con il clan Parisi di Bari. Con riferimento al primo filone investigativo, oltre 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Bari stanno dando esecuzione – nei comuni di Bari, Cassano delle Murge (BA), Valenzano (BA), Ginosa (TA) e Palermo – a misure cautelari personali nei confronti di 15 soggetti indagati, a vario titolo, per le ipotesi di reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso in minacce, porto e detenzione di armi comuni da sparo, estorsione, usura, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

Le ipotesi di reato contestate dagli inquirenti sono associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e scambio elettorale politico-mafioso.

Tra le persone arrestate il consigliere comunale di maggioranza in carica Francesca Ferri, capogruppo di Italia Popolare che al Consiglio comunale di Bari era stata eletta a sostegno del candidato civico Pasquale Di Rella e successivamente diventata capogruppo di Puglia Popolare (movimento politico che fa capo all’ex senatore Massimo Cassano, direttore generale uscente dell’ Arpal, candidatosi alle ultime elezioni politiche nelle liste di Azione, fortemente “sponsorizzato” dall’ on. Mara Carfagna (estranea alle indagini ). In passato nel 2015 la Ferri si era candidata alle Regionali nelle liste di Forza Italia in cui militava Cassano a cui è sempre stata “legata” politicamente”

Agli arresti domiciliari il costruttore Nicola Canonico, 50anni attuale presidente del Foggia calcio, in passato consigliere comunale Bari, dal 2004 al 2009 eletto nella lista Udeur ed in seguito consigliere alla Regione Puglia, dal 2005 al 2010 nel gruppo misto e poi nel Pd. Nel 2017 Canonico venne nominato nel consiglio d’amministrazione di Acquedotto Pugliese, diventandone successivamente il vice presidente. Entrato in conflitto con il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano al rinnovo dell’organismo non venne riconfermato. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Bari, Palermo e Taranto dai Carabinieri , Guardia di finanza e Polizia di Stato.

Gli indagati Salvatore Buscemi, Filippo Dentamaro e la sua convivente Francesca Ferri compaiono nell’ordinanza cautelare in relazione al delitto p. e p. dall’art. 416 ter c.p. – Scambio elettorale politico-mafioso (tanto nella riformulazione in vigore dall’11/6/2019, quanto nel testo immediatamente precedente) poiché pattuivano uno scambio elettorale politico-mafioso nei termini appresso descritti, nella consapevolezza- da parte della coppia Dentamaro-Ferri (compagni conviventi)- del ruolo criminale rivestito nel Comune di Valenzano dal Buscemi (capo dell’omonimo clan ed “affiliato” a Ottavio Di Cillo, a sua volta capo dell’omonimo clan operante nel limitrofo Comune di Cassano delle Murge ed affiliato al boss mafioso Savino Parisi) e del suo “metodo” mafioso di procurare i c.d “voti della malavita” ( così denominati da Buscemi e Dentamaro nel corso di una conversazione in data 8/11/2019, oggetto di intercettazione)”.

Francesca Ferri e Filippo Dentamaro

La coppia composta da Francesca Ferri e Filippo Dentamaro, finiti entrambi in carcere risponde anche di un altro reato altrettanto grave, di maltrattamenti nei confronti di un bambino bielorusso, avuto in affido temporaneo quando era solo undicenne . Gli investigatori della Squadra Mobile e della Digos della Questura di Bari hanno assistito attraverso le intercettazioni telefoniche, a numerosi episodi di maltrattamenti nei confronti del bambino, prima di intervenire per farli smettere. Il bambino bielorusso, avrebbe subito umiliazioni davanti al figlio della coppia, venendo offeso e picchiato: “Deficiente, cretino, coglione, bastardo, sei una vergogna” arrivando a minacciarlo di rispedirlo “in Russia a calci in culo“, e se si fosse lamentato lo avrebbero “spaccato in due, ammazzato”.

il boss Savino Parisi

Nell’ordinanza si legge che In particolare 1) in previsione ed occasione delle elezioni amministrative del consiglio comunale di Bari fissate per il 26 maggio 2019, Dentamaro Filippo – sostenitore della campagna elettorale della propria compagna e convivente Ferri Francesca, candidata come consigliere comunale a Bari, accettava da Buscemi Salvatore la promessa di procurare voti “mafiosi” in favore della predetta Ferri, in cambio della promessa (fatta dal Dentamaro con la piena adesione di Ferri Francesca) di erogazione di varie e future utilità per gli affari del Buscemi;
2) in previsione ed occasione delle elezioni amministrative del consiglio comunale di Valenzano fissate per il 10 novembre 2019, Dentamaro Filippo – sostenitore della campagna elettorale di alcuni soggetti a lui legati, candidati come consiglieri comunali e da lui infiltrati nella lista civica “Valenzano – Trasparenza – Legalità” costituita a supporto del candidato sindaco Giampaolo Romanazzi (tra essi, Carlizzi Maddalena e Claudio Montefusco, consapevoli del supporto del Dentamaro, ma ignari del patto di quest’ultimo con il Buscemi) – accettava da Buscemi Salvatore la promessa di procurare voti “mafiosi” (“voti della malavita”, così denominati dal Buscemi in data 8/11/2019 nel corso di una conversazione con Dentamaro, oggetto di intercettazione) in favore dei predetti candidati legati e riferibili al duo Ferri-Dentamaro, in cambio della promessa (fatta dal Dentamaro con la piena adesione di Ferri Francesca) di erogazione di varie utilità (tra cui la futura acquisizione di terreni da rendere edificabili in occasione della predisposizione del piano regolatore generale del Comune di Valenzano). comunque. della disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze del gruppo mafioso del Buscemi
“.

Per quanto riguarda la posizione dell’imprenditore Nicola Canonico, attuale Presidente del Foggia Calcio si legge che risponde insieme a Vito Caggianelli, Michele D’ Atri, Filippo Dentamaro, Lorenzo Dentamaro, Francesca Ferri, Luciano Marinelli, Gaetano Muscatelli, Carmine Pastore, Luigi Ressa, Giovanni Zaccaro, Vito Michele Zaccaro, Francesco Zizza per essersi associati fra loro al fine di commettere sistematiche attività delittuose di corruzione elettorale funzionali a conseguire illecitamente l’elezione di Francesca Ferri (candidata nella “LISTA CIVICA – SPORT BARI – DI RELLA SINDACO“) alla carica di consigliere comunale di Bari, in occasione delle elezioni amministrative del 26 maggio 2019 (nonché – limitatamente a Canonico, Ferri e Filippo Dentamaro – la affermazione elettorale della stessa Ferri nelle future competizioni elettorali, ivi comprese le elezioni regionali in Puglia programmate per l’anno 2020), attraverso un’attività organizzata di selezione e reclutamento di elettori con successiva acquisizione dei loro voti in favore della candidata Ferri in cambio prevalentemente di somme di denaro.

Le somme di denaro costituenti il “prezzo” del voto in favore della Ferri (pari ad euro 25 o 50 per ogni singolo voto) venivano, quindi, offerte o promesse ad un imprecisato numero di elettori, in esecuzione degli accordi e dei programmi del sodalizio criminoso direttamente dalla stessa candidata Ferri, ovvero sempre a vantaggio e nell’interesse della candidata dal Dentamaro ( compagno convivente della Ferri), dal Canonico o dai partecipi del sodalizio criminoso (Vito Caggianelli, Michele D’ Atri, Lorenzo Dentamaro, Luciano Marinelli, Gaetano Muscatelli, Carmine Pastore, Luigi Ressa, Giovanni Zaccaro, Vito Michele Zaccaro, Francesco Zizza ) aventi il ruolo di “portatori di voto” decisivo per finalizzare il programma del sodalizio, ossia quello di individuare, contattare e reclutare il maggior numero possibile di elettori da cui, infine, compravano i voti verso il pagamento di corrispettivo in denaro loro anticipato o successivamente rimborsato dai promotori Ferri, Dentamaro e Canonico).

L’ Associazione a delinquere secondo la Procura di Bari era “promossa, costituita ed organizzata dal Canonico (fondatore, promotore e finanziatore della “LISTA CIVICA – SPORT BARI – DI RELLA SINDACO“) e dalla coppia FerriDentamaro, cui aderivano quali partecipi i sopra menzionati “portatori di voto” e strutturata con una precisa distribuzione di compiti e funzioni” in relazione al ruolo di ciascuno, per cui “Nicola Canonico costituiva – per carisma, forza economica ed esperienza politica – la figura di “vertice” del gruppo; “garante” del risultato dell’illecita impresa e degli equilibri economici sottesi agli accordi corruttivi; “risolulore e decìsore finale” delle controversie personali ed economiche insorte tra il duo Ferri-Dentamaro e i vari “portatori di voto” (solitamente, questioni di restituzione delle somme di denaro anticipate per pagare i voti agli elettori compravenduti)” mentre Filippo Dentamaro e Francesca Ferri, compagni e conviventi “erano organizzatori del sodalizio unitamente al Canonico; incaricati di curare le relazioni, soprattutto quelle negoziali (quanto all’illecito mercimonio dei voti) con elettori o con singoli collaboratori/portatori di voto“.

Canonico, è stato definito nella conferenza stampa della procura barese garante e partecipe dell’associazione per le elezioni comunali di Bari”. Secondo l’ipotesi accusatoria sarebbero avvenuti a casa sua gli incontri per pianificare le strategie di ricerca dei voti, avrebbe “risolto le contese tra gli associati e svolto funzioni di garante, dal punto di vista finanziario, per la copertura dei debiti contratti per comprare i voti”.


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