E’ stato trovato dalla madre morto in casa questa mattina alle 7 Roberto Zaccaria di 64 anni di Forlimpopoli (Forlì-Cesena) finito al centro della vicenda legata al suicidio di Daniele, un giovane di 24 anni, che aveva studiato all’Istituto Geometri e che dalla fine della scuola lavorava nell’impresa edile del padre, e che si era tolto la vita un anno fa dopo aver scoperto di essere stato vittima di uno scherzo durato un anno: quella che credeva essere la sua fidanzata, Irene, conosciuta online, in realtà era Roberto Zaccaria che, secondo gli inquirenti, oggi si è suicidato. I Carabinieri hanno ricevuto la chiamata di soccorso intorno alle 8,30 di questa mattina, sono arrivati sul posto con magistrato di turno, trovando Zaccaria nella sua camera da letto privo di vita. I primi atti di indagine non lasciano dubbi sulla natura della morte, che pertanto esclude l’ opera di terze persone.
La vicenda era stata denunciata, martedì scorso, da un servizio televisivo della trasmissione Le Iene che aveva raccontato il fatto, raccogliendo la denuncia dei legali dei familiari di Daniele. Con una rete di rapporti sociali molto ristretta, come si è evinto nel corso del servizio delle Iene, il giovane aveva intrecciato una relazione virtuale con una ragazza (poi risultata inventata) spacciatasi con il nome inventata di ‘Irene Martini’ con delle bellissime foto postate del profilo “fake” , che in seguito si è scoperto essere state rubate dai profili social di una modella romana.
La relazione online utilizzando il profilo falso, gestito in realtà da Roberto Zaccaria, si era sviluppata in 8mila messaggi e a volte diverse ore di chattate al giorno, era durata per più di un anno costellata da messaggi amorosi sinceri da parte di Daniele, che venivano contraccambiati dal profilo falso, ma ad un certo punto sono emerse però chiaramente le fragilità emotive e sentimentali del ragazzo, che più volte nei messaggi annunciava i suoi propositi di suicidio nel momento in cui il rapporto, sempre e solo virtuale, si era incrinato a seguito del sospetto maturato dal giovane di essere stato raggirato, disperato della non esistenza di una figura femminile che aveva idealizzato. Propositi che purtroppo si sono realizzati il 23 settembre 2021, quando i genitori lo trovarono impiccato nella casa di Forlì.
Roberto Zaccaria dopo il suicidio del giovane, era stato indagato dalla Procura, aveva ricevuto un decreto di condanna per sostituzione di persona, ma l’accusa di morte come conseguenza di altro reato era stata archiviata. I genitori di Daniele, nei giorni scorsi, avevano scritto anche una lettera alla premier Giorgia Meloni, dopo aver già proposto opposizione all’archiviazione e nei prossimi mesi sarebbe stata fissata un’udienza. L’uomo 64enne era stato condannato per la “sostituzione di persona“, per una pena pecuniaria di appena 825 euro. Ma vi sembra il prezzo da pagare per avere indotto un ragazzo di 24 anni a mettere fine alla propria vita. E’ giustizia questa ?
Nel servizio televisivo del programma Le Iene andato in onda su Italia Uno nei giorni scorsi, Roberto Zaccaria era stato raggiunto nel centro di Forlimpopoli dalla troupe televisiva che gli aveva chiesto i motivi del suo gesto. Andato in onda con il volto oscurato, ma in molti lo avrebbero comunque riconosciuto, il 64 enne forlimpopolese si era giustificando sostenendo che “se aveva problemi di testa non è colpa mia” ed aveva definito la finta relazione come uno “scherzo durato un bel po’”. Ma la tragica morte di Daniele, a soli 24 anni, deve essere diventato un fardello pesante da sopportare, inducendo Zaccaria a compiere lo stesso gesto suicida.
La procura di Forlì ha aperto un’inchiesta per il reato di istigazione al suicidio, in relazione alla morte di Roberto Zaccaria, il 64enne suicidatosi dopo il clamore mediatico esploso in seguito al servizio de Le Iene che lo aveva additato come responsabile della morte di Daniele, il 24enne che il 23 settembre 2021 si era a sua volta tolto la vita. A confermarlo al Corriere della Sera è il capo della Procura di Forlì, Maria Teresa Cameli. L’inchiesa è al momento a carico di ignoti.