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22 Luglio 2024 13:33
22 Luglio 2024 13:33

Qatar 2022. Partiti i Mondiali di calcio tra polemiche e spese record

La cerimonia inagurale nello stadio Al-Bayt con la mascotte La'eeb e l'emiro Tamm bin amad l Thn invita a superare le divisioni. "È bello che i popoli mettano da parte ciò che divide e celebrino le diversità e ciò che li unisce"
di Alessia Di Bella

Si è svolta allo stadio Al-Bayt International di Al Kahwr la cerimonia di inaugurazione del mondiale Qatar 2022, in campo l’attore americano Morgan Freeman a rappresentare il mondo occidentale, oltre al corpo di ballo e musicisti qatarioti, la musica delle edizioni passate (Waka Waka, storica sigla del mondiale sudafricano del 2010), le mascotte di tutte le edizioni, tra cui ‘Ciao’, mascotte di Italia ’90 . In campo anche un po’ d’Italia con la partecipazione degli sbandieratori del Palio di Niballo, la rievocazione storica caratteristica della città di Faenza. 

Fa la sua entrata in campo, volando sul capo Kjalifa International, sulle note di ‘Dreamers‘ suonata dalla band sudcoerana Bts guidata dalla star del k-pop Jung Kook la mascotte della 22esima edizione della Coppa del Mondo, “La’eeb” (parola araba che significa “giocatore super esperto“) che è una sorta di fantasmino Casper o, volendo, una kefiah volante. 

Lo spettacolo ha avuto inizio con un filmato che ha illustrato la terra che ospita la Coppa del Mondo. Poi, a centro campo, è comparso l’attore statunitense Morgan Freeman, e con lui, un giovane qatariota, Ghanim Al-Muftah, affetto da una malattia che ha impedito la crescita degli arti inferiori. Il dialogo tra i due è sull’inclusione e comprende la recitazione di un versetto del Corano: “Oh uomo, in verità ti abbiamo creato da maschio e femmina e ti abbiamo creato popoli e tribù affinché tu possa conoscerti l’un l’altro “.

E’ stata poi la volta delle sagome con le maglie delle 32 nazionali che si contenderanno il trofeo. A seguire, le mascotte delle passate edizioni, sulle note di inni del passato. Con loro, anche gli sbandieratori del Palio di Faenza. Per ultima, calata dal soffitto dello stadio, la mascotte di questo Mondiale. Sul maxischermo, un filmato sgranato, una partita nel deserto di oltre 50 anni fa, tra i protagonisti quello che sarebbe poi diventato l’Emiro del Qatar, allora solo un bambino in pantaloni corti che rincorreva un pallone sulla sabbia. L’attuale Emiro, Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani, ha preso poi il microfono dando il benvenuto.

Per 28 giorni ci sarà una festa del calcio: persone di paesi e razze diverse arriveranno in Qatar ed è bello che i popoli mettano da parte ciò che divide e celebrino le diversità e ciò che li unisce. Auguro di vivere un momento di sport e emozioni. Siano giorni che ispirano bontà e speranza” ha detto l’emiro del Qatar Tamm bin amad l Thn inaugurando la 22esima edizione della Coppa del mondo di calcio. Morgan Freeman, ha aperto la kermesse con le seguenti parole: “Quello che ci unisce, in questo momento, è più importante di quello che ci divide“. Si è così chiusa la cerimonia, in attesa del calcio d’inizio tra Qatar ed Ecuador. 

Mentre gli occhi dei tifosi e dei media di tutto il mondo erano puntati sull’Al Bayt Stadium di Al Khor per la cerimonia di inaugurazione dei Mondiali in Qatar, la rete inglese BBC ha scelto di non coprire l’evento preferendo trasmettere un servizio in cui si criticava la scelta della Fifa per il trattamento riservato ai lavoratori migranti nell’emirato, evidenziando anche come non vengano rispettati i diritti degli omosessuali.

“È la Coppa del Mondo più controversa della storia e un pallone non è stato nemmeno calciato – ha esordito l’ex calciatore inglese Gary Lineker, oggi conduttore del programma ‘Match of the Day’. Da quando la Fifa ha scelto il Qatar nel 2010, la nazione più piccola ad aver ospitato la più grande competizione calcistica, ha affrontato alcune grandi questioni, dalle accuse di corruzione nel processo di gara al trattamento dei lavoratori migranti che hanno costruito gli stadi perdendo la vita in molti. L’omosessualità è illegale qui. I diritti delle donne e la libertà di espressione sono sotto i riflettori. Inoltre, la decisione presa sei anni fa di spostare la Coppa del Mondo dall’estate all’inverno. In questo contesto, c’è un torneo da giocare, uno che sarà visto e goduto in tutto il mondo. Attaccatevi al calcio, dice la Fifa. Beh, lo faremo, almeno per qualche minuto”.

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