di Alessandra Monti
Mentre proseguono le ricerche degli 11 dispersi è stato identificato il corpo della donna morta travolta dalla frana che ha devastato Casamicciola: Eleonora Sirabella, 31 anni. Tredici i feriti. 200 persone sono state evacuate . Stamattina alle 11 il Consiglio dei Ministri delibererà la dichiarazione dello stato d’emergenza. Allerta arancione per il maltempo oggi in Campania, Calabria e Sicilia; gialla in Basilicata.
Eleonora Sirabella, commessa in un negozio di Ischia, è stata tradita dal suo sogno più grande, aveva trovato finalmente da un anno una casa dove era andata a convivere con l’amore della sua vita, Salvatore un marinaio con cui erano fidanzati da dieci anni, che presto si sarebbe imbarcato di nuovo. L’identificazione è avvenuta in tarda serata, dopo che per ore altri nomi erano rimbalzati, in particolare quello di una cinquantenne di origini bulgare che tuttora risulta dispersa.
Travolto dal fango, completamente sommerso, un uomo, Giovan Giuseppe Di Massa, di professione idraulico, è riuscito a tirare fuori almeno la testa dal mare di detriti aggrappandosi alla struttura di una persiana all’esterno della abitazione dove si trovava quando è venuto giù il costone di Casamicciola. Lo hanno trovato così i soccorritori questa mattina, all’alba. Quando le prime squadre hanno raggiunto il luogo della frana a Ischia. Con la luce delle torce hanno fatto fatica a individuare l’uomo, l’unico, vero miracolato di questa nuova tragedia che si è abbattuta sull’isola, che chiedeva aiuto, e cercava di tenere la testa fuori dal fango. “Cerca di tenere i piedi a terra, reggiti a qualcosa“, gli dicevano i soccorritori mentre cercavano di entrare nell’abitazione. Completamente coperto di melma era quasi invisibile, ma è stato raggiunto e messo in salvo dai Vigili del Fuoco, e trasportato in elicottero all’ospedale Cardarelli di Napoli dove è stato ricoverato in codice rosso avendo subito un trauma da schiacciamento.
Questa mattina è stato convocato a Palazzo Chigi alle 11 il Consiglio dei Ministri straordinario con il seguente ordine del giorno: “Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel territorio dell’isola di Ischia a partire dal 26 novembre 2022“.
Secondo le stime del Dipartimento per la Protezione civile, il primo stanziamento che dovrebbe essere deciso dal Consiglio dei ministri per dichiarare lo stato di emergenza a Ischia e’ di due milioni di euro. “Come noto a partire dalle prime ore del 26 novembre 2022, – si legge nello schema di delibera – in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi dalla predetta data, il territorio dell’isola di Ischia è stato interessato da eventi alluvionali e franosi di eccezionale intensità che hanno determinato una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone, causando vittime, dispersi, l’allagamento e l’isolamento di diverse località e l’evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni, con ricerche e soccorsi attivati sin dal verificarsi dell’evento, che risultano tuttora in corso. In particolare, i suddetti eventi meteorologici hanno provocato movimenti franosi, esondazioni, allagamenti, danneggiamenti alle infrastrutture viarie ai manufatti stradali e ad edifici pubblici e privati, nonché danni alla rete dei servizi essenziali di rilevante entità e diffusione e la cui compiuta ricognizione e’ in corso“.
“Sulla base dei dati allo stato disponibili, d’intesa con la Regione Campania, si ritiene che – si legge ancora – gli eventi citati siano stati tali da trascendere le capacità operative e finanziarie degli Enti competenti in via ordinaria rendendosi, quindi, necessario il concorso del Servizio nazionale della protezione civile“. “Ciò posto, questo Dipartimento ritiene che la suddetta Regione Campania possa fare fronte alle esigenze più immediate con la somma di euro 2.000.000. Agli esiti degli ulteriori approfondimenti circa l’effettivo impatto degli eventi” potrà essere proposta al Consiglio dei ministri “l’eventualità di una o più deliberazioni. Relativamente alla copertura finanziaria dell’onere sopra indicato di euro 2.000.000,00 la delibera allegata dispone che la somma anzidetta sia posta a carico del Fondo per le emergenze nazionali. Si evidenzia, inoltre, che, in considerazione delle deliberazioni già adottate dal Consiglio dei ministri, alla data odierna, sullo stanziamento previsto per il Fondo per le emergenze nazionali sono disponibili per l’esercizio 2022, euro 81.126.465,07“.
Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci ha riunito, nei locali della Prefettura di Napoli il Centro di coordinamento dei soccorsi, per fare il punto su quanto accaduto a Ischia, parlando ieri con i giornalisti ha dichiarato : “Come governo siamo pronti ad adottare le prime necessarie misure di intervento in termini finanziar, Il capo della Protezione civile Curcio ha già predisposto il documento, si tratta di interventi per le prime operazioni“.
Ischia è stata uno dei paradisi d’Europa per decenni, se non per secoli, e ha continuato a esserlo perfino dopo il terremoto del 1883 e l’alluvione del 1910. Ma oggi periodicamente assomiglia a uno degli inferni, e le ripetute alluvioni con frane (l’ultima del 2010) e il terremoto del 2017 lo testimoniano drammaticamente. Certo, l’estremizzazione del clima ci mette del suo, soprattutto in termini di quantità di acqua caduta per unità di tempo: i flash-flood sono ormai la regola nelle nostre isole e anche piccoli impluvi possono rivelarsi micidiali.
C’entra moltissimo anche la costituzione geologica del territorio: le regioni vulcaniche attive sono, appunto, sempre in movimento geologico e offrono la gola agli eventi atmosferici. Ma proprio per questo ci vorrebbero maggiori precauzioni e prevenzione, invece della colpevole indifferenza e della speranza nella buona sorte, considerando disastri quelli che non dipendono affatto dalla stelle avverse (come nell’etimo della parola), ma solo ed esclusivamente da noi, dalle nostre azioni e dalle nostre omissioni.
Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi parlando della situazione a Casamicciola ha spiegato che “C’è stata una difficoltà legata al fatto che, non avendo potuto mandare nessuno sull’isola, la parte di comunicazione dei centri comunali non è stata ben coordinata e ci sono state molte voci che circolavano, indiscriminate. Si è parlato di 8 morti, di una vittima a mare, in realtà erano voci che circolavano in un momento di grande difficoltà e confusione”. I soccorritori hanno recuperato in piazza Maio il corpo di una donna proveniente da un Paese dell’Est, poi risultata di origine bulgara, e sposata con un cittadino dell’isola. In precedenza il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, nel corso dell’inaugurazione della M4 a Milano, aveva parlato di 8 morti, venendo poi rettificato dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba. “Il nucleo familiare con il neonato che era dato per deceduto, che era proprio nella zona delle frane – ha spiegato il prefetto – al momento si sta recando in ospedale“.