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22 Novembre 2024 01:16

Processi ai magistrati per il caso Palamara: la Corte di Appello di Perugia conferma il proscioglimento di Palamara per rivelazione segreto con Fuzio

Secondo la sentenza del tribunale perugino, la rivelazione delle notizie non erano coperte da segreto d’ufficio, in quanto ancora non secretate dal Csm, per cui si è ritenuto che il fatto non sussiste.

La Corte d’Appello di Perugia ha confermato il proscioglimento dell’ex pm Luca Palamara dalle accuse di rivelazione di segreto d’ufficio in concorso con l’ex procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio. La decisione e’ arrivata dopo che la Procura Generale del capoluogo umbro aveva impugnato la sentenza del Gup del Tribunale di Perugia che il 15 ottobre 2021 aveva dichiarato il non luogo a procedere.

Secondo la sentenza del tribunale perugino, la rivelazione delle notizie, comunicate il 3 aprile 2019 al collega Palamara da parte di Fuzio, quale componente del Comitato di Presidenza del Csm, non erano coperte da segreto d’ufficio, in quanto ancora non secretate dal Csm, per cui si è ritenuto che il fatto non sussiste.

Palamara presente in aula con i suoi difensori gli avvocati Roberto Rampioni e Benedetto Mariano Buratti hanno espresso soddisfazione per la conferma “di una assoluzione – sottolineano – del tutto ineccepibile in fatto e in diritto”.

Archiviata indagine Palamara su presunto caso di corruzione: “Manca la prova del patto corruttivo con Eduardo Montefusco”

Il giudice per le indagini preliminari di Perugia ha accolto la richiesta di archiviazione della Procura del capoluogo umbro per Luca Palamara ed Eduardo Montefusco, nei confronti dei quali era stato aperto un fascicolo per corruzione in atti giudiziari, corruzione in esercizio delle funzioni e traffico di influenze illecite. Una indagine avviata in seguito alla denuncia della ex moglie di Montefusco la quale sospettava che i procedimenti di separazione e di divorzio tra lei e l’ex marito potessero avere avuto un condizionamento esterno grazie all’interessamento di Palamara con i giudici.

Secondo quanto scrive il Gip di Perugia nel suo provvedimento di archiviazione, nei messaggi whatsapp scambiati tra Montefusco e Palamaramanca qualsivoglia richiesta del Montefusco al Palamara di interessarsi ai propri procedimenti di separazione e divorzio” e l’interessamento dell’ex magistrato alle tempistiche dei procedimenti di Montefusco si è estrinsecato “in richieste sì inopportune ma del tutto neutre circa lo stato dei procedimenti in assenza di qualsiasi sollecitazione acceleratoria e men che meno di condizionamenti od anche solo di riferimenti rispetto al merito degli stessi”. Per il giudice quindi nella vicenda in esame “manca pacificamente la prova del patto corruttivo tra Luca Palamara ed Eduardo Montefusco e “non se ne rinviene alcuna traccia nelle chat“.

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