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22 Novembre 2024 13:52

L’ex eurodeputato Antonio Panzeri indagato a Bruxelles per corruzione. Fermate anche sua moglie e la figlia

L’uomo politico sospettato di aver agito per conto di autorità del Qatar al fine di «influenzare le politiche del Parlamento Europeo» dice una nota della procura federale belga. Con lui sotto indagine altri tre italiani

L’ex eurodeputato della sinistra italiana Pier Antonio Panzeri e altri tre cittadini italiani sono stati indagati ed arrestati dalla magistratura di Bruxelles in una inchiesta internazionale per corruzione che vede coinvolte anche le autorità del Qatar. Panzeri, terminato il mandato di europarlamentare ha continuato a lavorare a Bruxelles come lobbista. Fermato ed interrogato anche Francesco Giorgi, ex assistente parlamentare di Panzeri. L’indagine riguarderebbe anche Luca Visentini , eletto a novembre segretario generale dell’Ituc l’organizzazione internazionale dei sindacati e in passato dirigente della Uil. L’ Ituc è una confederazione di sindacati di tutto il mondo, comprese le organizzazioni belghe, che rappresentano in totale più di 200 milioni di lavoratori.

Pier Antonio Panzeri e Luca Visentini

Lo rivelano le testate belghe Le Soir e Knack secondo i quali Panzeri e gli altri tre sono stati “trattenuti per un interrogatorio” e sono stati sottoposti a perquisizioni domiciliari. Nel corso di questi controlli sono stati sequestrati 600.000 euro in contanti scoperti nella residenza di Bruxelles dell’ex eurodeputato. Il fascicolo è stato aperto nel luglio scorso dal pubblico ministero Michel Claise, specializzato in reati finanziari. Il giudice belga deciderà entro 48 ore se emettere un mandato di arresto.

Tra le persone interessate dalle perquisizioni, i media belgi Le Soir Knack individuano quattro assistenti parlamentari, persone “nate nel 1955, 1969, 1971 e 1987” vicini al gruppo S&D. Uno di questi assistenti è legato anche al gruppo PPE (a destra). Gli inquirenti hanno nuovamente “perquisito” le abitazioni di due consiglieri e di un funzionario del Parlamento europeo. Per non parlare dei direttori dei gruppi di lobbisti attivi nell’Ue.

Panzeri, è stato componente anche della direzione dei Ds nel 2004 era stato eletto a Bruxelles nelle liste degli allora «Uniti per l’Ulivo» ; in passato aveva rivestito a lungo il ruolo di sindacalista ed era stato segretario della Camera del Lavoro di Milano. Nel 2014 Pier Antonio Panzeri  è stato rieletto all’assemblea Ue in quota Pd, partito che ha lasciato nel 2017 aderendo ad Articolo Uno. Nel 2019 ha fondato nella capitale belga una Ong denominata “Fight Impunity” di cui è attualmente presidente, che promuove “la lotta all’impunità per gravi violazioni dei diritti umani” e la giustizia internazionale. Stamattina , secondo le nostre informazioni, è stata perquisita la sede di Fight Impunity situata in Rue Ducale nel cuore di Bruxelles . Fino al 2019, Panzeri ha guidato la sottocommissione del Parlamento europeo sui diritti umani, che si è occupata anche delle condizioni dei lavoratori e più in generale dei diritti umani nel Qatar

La procura federale, che nella sua nota non cita nomi, avrebbe fatto luce su un flusso di denaro che avrebbe raggiunto alcuni assistenti parlamentari al lavoro nei palazzi della Ue: “La polizia giudiziaria federale ha effettuato 16 perquisizioni (a 14 diversi indirizzi ) in diversi comuni di Bruxelles. In particolare a Ixelles, Schaerbeek, Crainhem, Forest e Brussels-City. Queste perquisizioni sono state effettuate nell’ambito di un’ampia indagine per presunti atti di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro“. Dell’indagine sono state informate anche le autorità italiane. Nel pomeriggio, a Bergamo sono state fermate anche la moglie e la figlia di Panzeri. sono state fermate Maria Colleoni, di 67 anni moglie di Panzeri, e la figlia Silvia Panzeri, 38anni.

Panzeri è originario di Calusco d’Adda, in provincia di Bergamo dove ha ancora la casa. È lì, secondo le poche informazioni che è stato possibile raccogliere, che si trovava la donna quando i Carabinieri hanno consegnato il Mae, che dispone il carcere. La figlia, invece, è stata rintracciata. Le due donne sono state associate al carcere di Bergamo.

la vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili

Fermata ed interrogata anche la vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili socialdemocratica greca , una dei 14 vicepresidenti dell’emiciclo europeo, che è stata perquisita. L’unico modo per arrestare un parlamentare protetto dalla sua immunità è coglierlo in flagrante, la vicepresidente Kaili è stata sospesa dal gruppo dei Socialisti e Democratici ed espulsa dal partito greco Pasok. Il suo compagno Francesco Giorgi, 44 ​​anni, ex assistente parlamentare di Panzeri, ed attuale collaboratore legato al gruppo S&D era stato intercettato in mattinata. Entrambi sono indagati per corruzione. Indagato anche Niccolò Figà-Talamanca, segretario generale della ong “No Peace Without Justice“.

Il gruppo dei Socialisti al Parlamento europeo si è detto “sconcertato dalle accuse di corruzione nelle istituzioni europee”. “Data la gravità delle accuse, fino a quando le autorità competenti non forniranno informazioni e chiarimenti pertinenti, chiediamo la sospensione dei lavori su tutti i dossier e delle votazioni in plenaria riguardanti gli Stati del Golfo, in particolare la liberalizzazione dei visti e le visite previste”.

L’accusa, precisano i giornali belgi, non menziona il Qatar, ma fonti ben informate hanno riferito che a pagare le mazzette sia stata proprio Doha. Il loro obiettivo, mentre sono ancora in corso le partite dei Mondiali di calcio, sarebbe stato proprio quello di difendere la legittimità della competizione dalle accuse di violazione di diritti umani e dei diritti dei lavoratori, sottolineando i presunti progressi della monarchia qatariota. Maggiori informazioni sull’architettura dell’organizzazione potrebbero emergere dalle operazioni di “criminal forensics” sulle apparecchiature informatiche e telefoniche sequestrate dagli inquirenti nel corso dei blitz che hanno riguardato soprattutto gli assistenti parlamentari.

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