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25 Novembre 2024 01:01

E’ morto Franco Frattini, presidente del Consiglio di Stato aveva 65 anni

In due governi di centrodestra era stato ministro degli Esteri. Aveva ricoperto anche gli incarichi di deputato del Pdl, commissario Ue e presidente del consiglio di Stato

Franco Frattini, presidente del Consiglio di Stato, è morto all’età di 65 anni. Frattini in passato aveva ricoperto la carica di ministro degli Esteri in due governi guidati da Silvio Berlusconi, nel periodo 2002-2004 e 2008-2011. Frattini era stato commissario europeo per la giustizia dal 2004 al 2004. Nel 1986 diviene consigliere di Stato e viene nominato consigliere giuridico del Ministero del Tesoro. Nel 1990 e 1991 ha lavorato come consigliere giuridico del vicepresidente del Consiglio Claudio Martelli nel sesto governo Andreotti. Tre anni dopo è nominato segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri durante il primo governo Berlusconi. Dal 14 gennaio 2022 ricopriva la carica di presidente del Consiglio di Stato. Frattini è deceduto al Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato da qualche tempo.

Franco Frattini, Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti

E con la fine del primo governo Berlusconi e la nascita del successivo governo Dini nel gennaio 1995, diventa ministro per la funzione pubblica e per gli affari regionali e lo resta fino al marzo 1996. Dal 1996 al 2001 Frattini è presidente del comitato parlamentare di vigilanza sui servizi segreti e dal novembre 1997 all’agosto 2000 è stato consigliere comunale a Roma. Dal 2001 prende parte al governo Berlusconi II come ministro per la funzione pubblica. Nel novembre 2002, dopo un interim di dieci mesi a seguito dei disaccordi tra Berlusconi e Renato Ruggiero, assume il ruolo di ministro degli Affari esteri. 

Nell’autunno 2004 lascia la Farnesina, che passa a Gianfranco Fini a seguito di un rimpasto di governo dovuto alla crisi di maggioranza del 2004 e al varo dell’esecutivo Berlusconi III. Nel novembre 2004 subentra a Rocco Buttiglione come candidato Commissario europeo per l’Italia alla Commissione Barroso I. Durante il suo termine come commissario europeo, Frattini è anche delegato dal Presidente del Consiglio al coordinamento degli interventi del governo per lo svolgimento delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006.

Nel 2008 prende l’aspettativa dall’incarico di commissario europeo per candidarsi alle elezioni italiane, restando poi in aspettativa fino alla formazione del nuovo governo Berlusconi IV in modo da evitare che la nomina del suo successore a Bruxelles potesse essere definita dal dimissionario governo Prodi. Formato il nuovo governo ha dato formalmente le dimissioni da commissario, risultando così il secondo commissario europeo di nazionalità italiana a fare questa scelta di “priorita’ nazionale” sugli incarichi europei dopo Franco Maria Malfatti, presidente della Commissione dimissionario nel 1972.

Dal 2008 al 2011 Frattini è tornato ministro degli affari esteri nel Governo Berlusconi IV, come già tra 2002 e 2004. Dal settembre 2009 è presidente di sezione del Consiglio di Stato, e nel 2012 è assegnato come presidente alla Sezione consultiva per gli Atti normativi. Nel dicembre 2012 lascia Il Popolo della Libertà, definendo poi “estremista” la leadership della nuova Forza Italia, accusandola di aver tradito le origini liberali del partito.

Dal 2011 al 2013 è stato anche presidente della Fondazione Alcide De Gasperi. Alle successive elezioni politiche del 2013, Frattini sostiene l'”Agenda Monti” del premier uscente Mario Monti e il suo movimento Scelta Civica. L’anno successivo torna presidente di sezione del Consiglio di Stato e sempre nel 2014 è componente dell’Alta corte di giustizia sportiva del CONI, organo giurisdizionale di ultima istanza dell’ordinamento sportivo italiano. Nel settembre 2014 viene nominato presidente del Collegio di Garanzia del CONI, carica mantenuta fino a gennaio 2022.

Il Procuratore Generale della Procura dello Sport, Enrico Cataldi, il Presidente del CONI Giovanni Malagò e Franco Frattini

Nel 2018, in occasione della presidenza italiana dell’OSCE, il ministro degli esteri Angelino Alfano lo nomina come “Rappresentante speciale della presidenza OSCE per il processo di risoluzione del conflitto in Transnistria”. Il 21 aprile 2021 viene nominato dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, Presidente Aggiunto del Consiglio di Stato. Il 14 gennaio 2022 il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa lo elegge all’unanimità Presidente del Consiglio di Stato al posto di Filippo Patroni Griffi, precedentemente eletto giudice della Corte costituzionale; entra in carica il 29 gennaio successivo. 

La morte di Frattini mi addolora profondamente. La sua scomparsa priva la Repubblica di un protagonista di alto profilo che in questi anni ha recato un importante contributo alla vita delle nostre istituzioni – è il ricordo del capo dello Stato, Sergio Mattarella –. In Parlamento, alla guida di importanti ministeri, come componente della Commissione della Unione Europea, nella autorevole presidenza del Consiglio di Stato e nell’impegno politico, culturale, amministrativo, la sua presenza è sempre stata da tutti apprezzata in grande misura. Esprimo ai familiari il più partecipe cordoglio della Repubblica e mio personale, ricordandone le tante occasioni di incontro e di collaborazione».

“Franco Frattini è stato un vero servitore dello Stato: in Italia e all’estero dove si è fatto apprezzare da tutti per la competenza con la quale ha svolto il ruolo di Commissario europeo e poi di ministro degli Esteri”, scrive il leader di Forza Italia su Facebook. “Di lui ricorderò sempre la grande capacità di affrontare col sorriso problemi complessi, di trovarsi a suo agio in ogni ruolo e la stima che ha seminato. Mancherà a me come a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di poter collaborare con lui. Un abbraccio ai famigliari”, aggiunge Berlusconi.

“Apprendo con enorme dispiacere la notizia della scomparsa di Franco Frattini – ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa -. Per molti anni ho avuto modo di lavorare con lui apprezzando le sue doti umane e politiche. Con Franco se na va una persona perbene, una di quelle che lasciano tanti buoni ricordi. Alla famiglia giungano le mie sentite condoglianze“.

“Addio Franco. Ci lasci nella notte più speciale e straordinaria dell’anno, forse perché sei sempre stato una persona speciale e straordinaria”, il tweet di Guido Crosetto, ministro della Difesa.

“Cordoglio per la scomparsa di Franco Frattini, uomo per bene, politico acuto e leale servitore dello Stato. Sincera vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari tutti in questo momento di dolore”, le parole di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

“Grande mestizia. La scomparsa prematura di Franco Frattini lascia un senso di profonda tristezza. Esprimo alla sua famiglia, ai suoi cari e all’istituzione del Consiglio di Stato vicinanza e cordoglio da parte di tutta la nostra comunità”, il messaggio di Enrico Letta, segretario del Pd.

“Sono profondamente addolorato. Con la scomparsa di Franco Frattini il Consiglio di Stato perde una guida sicura e autorevole e il Paese un servitore delle Istituzioni. In quarant’anni non ci siamo mai persi e conserverò sempre il ricordo di un amico schivo, leale e affettuoso. La sua famiglia, che abbraccio con affetto, può andarne orgogliosa”. Così il giudice costituzionale Filippo Patroni Griffi, Presidente del Consiglio di Stato fino allo scorso dicembre, ricorda con profonda commozione l’amico e collega Franco Frattini.

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