“Non possiamo che condividere la decisione dei lavoratori dell’ex Ilva di Taranto e delle istituzioni locali di manifestare davanti al Parlamento per farsi ascoltare dalle istituzioni romane che da anni ci trascinano in situazioni penose per i lavoratori e penose per chi in famiglia ha avuto lutti a causa dell’inquinamento e degli incidenti sul lavoro” ha affermato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano presente a Roma, durante la manifestazione organizzata dai sindacati davanti al Parlamento “Non è bastato un processo importante, con una sentenza di grande rilievo dal punto di vista dell’accertamento dei reati commessi contro la salute; non sono bastati tanti governi diversi e tanti presidenti del Consiglio, senza mai trovare una soluzione definitiva per una fabbrica, che per ammissione di tutte le istituzioni nazionali, viene considerata strategica. Nonostante ciò, si continua a sopportare sia la perdita di salute da parte dei cittadini, sia la perdita di occupazione da parte dei lavoratori e delle imprese dell’indotto, che vengono sottoposti, tutti, sistematicamente, a pressioni inaccettabili”.
“C’è una rivolta nei confronti del management di Acciaierie d’Italia – ha proseguito Emiliano – considerato dall’intero panorama istituzionale e sindacale come inadatto alla gestione della fabbrica: non si riesce a far tornare al lavoro tutti coloro che sono in cassa integrazione, non si riesce a far quadrare i bilanci dell’azienda, c’è continuamente bisogno che lo Stato metta dentro soldi e sono soldi pesantissimi in questo momento. L’insoddisfazione generale nei confronti della legge finanziaria aumenta pensando che quasi un miliardo di euro a disposizione dei cittadini italiani verrà consegnato nuovamente a questa gestione. Ci auguriamo che tale intervento da parte dello Stato nell’azienda determini l’individuazione di un management più condiviso, che ci consenta finalmente di avere un rapporto leale e di totale correttezza“
Oltre al presidente della Regione e alle organizzazioni sindacali, alla manifestazione hanno partecipato i sindaci di Taranto, Carosino, Massafra, Martina Franca, San Giorgio Ionico, Crispiano e Ginosa, il vice presidente della Provincia di Taranto e molti parlamentari italiani, tra i quali i pugliesi Pagano, Lacarra, L’abbate, Stefanazzi, Donno.
Facendosi portavoce della politica pugliese, Emiliano ha affermato che “Questa è la posizione di tutte le istituzioni locali, credo senza distinzione di partito. E soprattutto è la posizione unitaria di Regione Puglia, Comune di Taranto, Comuni dell’area della fabbrica e sindacati. Questa è la nostra idea su Acciaierie d’Italia ed è la piattaforma sulla quale oggi si sta svolgendo questa manifestazione”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Emiliano ha dichiarato: “Personalmente ho un buon rapporto con il ministro Urso e ha tutta la mia comprensione e collaborazione. Su questa vicenda ho cominciato con Renzi, sono passato da Gentiloni, poi Conte 1 e Conte 2, Draghi e adesso Meloni. Sembra incredibile che con gli sforzi che l’Italia produce per questa fabbrica, e con la pena e i lutti che vengono inflitti ai tarantini, non si riesca a trovare la soluzione definitiva per un impianto considerato strategico”.
“Mi auguro che questa manifestazione culmini con un’audizione alla Commissione Ambiente e che sia consentito a tutti coloro che ordinatamente e pacificamente stanno manifestando qui a Roma di esporre il proprio punto di vista. Con la speranza che si avvii una dialettica tra Parlamento, Governo e istituzioni locali per giungere ad una soluzione” ha concluso Emiliano.
La delegazione istituzionale e dei lavoratori è stata ricevuta nel pomeriggio nel Palazzo Montecitorio dal presidente della Commissione Ambiente on. Mauro Rotelli, alla presenza, tra gli altri, anche dei parlamentari pugliesi De Palma, Iaia e Maiorano.