di Alessia Di Bella
Il fascicolo di indagine aperto della procura di Milano nasce da un esposto dettagliato presentato dalla società Blue Skye di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, ex socia di minoranza nella gestione del club rossonero, che tira in ballo la vendita del club rossonero dal fondo Elliott alla RedBird di Gerry Cardinale. Sono in corso acquisizioni documentali nell’ambito di un’inchiesta che riguarda la vendita del Milan. Al momento non risultano indagati nell’indagine che ha come ipotesi di reato l’appropriazione indebita.
Lo scorso settembre Blue Skye rappresentato dagli avvocati Maurizio Traverso, Emanuele Breggia e Federico Cerboni aveva rinunciato nell’udienza davanti al tribunale civile di Milano al ricorso cautelare d’urgenza essendosi già perfezionata la vendita del club rossonero, ma sarebbe rimasto pendente un procedimento civile, avviato sempre da Blue Skye, contro Elliott, che riguarda un capitolo della vicenda, in particolare un pegno.
Blue Skye si lamenterebbe di non aver mai avuto notizie sulla vendita e avrebbe quindi contestato una condotta fraudolenta ai loro danni dalla vendita della società rossonera dal gruppo Elliott (Genio Investments Llc e King George Investments Llc) a RedBird. A partire dall’esposto dettagliato sulla vicenda si è mossa la procura di Milano che sulle attività in corso giustamente mantiene il massimo riserbo previsto dalle vigenti leggi. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dai pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi, che hanno disposto le acquisizioni documentali al Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza.0
Nel 2017 Blue Skye e il gruppo Elliott stipularono una partnership che riguarda il club rossonero: Rossoneri Sport acquisisce la quasi totalità del capitale sociale del Milan tramite un finanziamento da oltre un miliardo e duecento milioni di euro ricevuto da Project RedBlack, di cui è socio di minoranza Blue Skye e socio di maggioranza il gruppo Elliot. A ‘saldare’ il patto è anche un pegno che viene disatteso, secondo quanto emergerebbe nell’esposto, con la scelta di Elliott di vendere a Redbird, scelta che garantirebbe al fondo Usa di restare con una partecipazione nella società calcistica, di ottenere una plusvalenza nel caso il club sia messo sul mercato e di continuare ad avere voce in capitolo nella società di serie A.
Secondo l’ex socio di minoranza si è in presenza di “un rilevante atto distrattivo (rinuncia al pegno e a parte del proprio credito verso Rossoneri Sport)“, la vendita è stata decisa “agendo in modo palesemente abusivo e fraudolento” tanto che Blue Skye si è rivolta alla giustizia anche in Lussemburgo e negli Stati Uniti lamentando la frode che avrebbe subito. Il tribunale federale dello Stato di New York, a luglio ha stabilito che “RedBird e Elliott sono tenuti a produrre tutti i documenti, elettronici o meno, in loro possesso”.