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22 Novembre 2024 04:39

M5S o il partito di Conte ? Buona la seconda. Addio Movimento ed addio multe sul cambio di casacca

Nuove regole che hanno stravolto i principi ed impegni elettorali molto diversi da quando 10anni fa (era il 2013) nacque il Movimento costituito da Casaleggio e Grillo, era predeterminato in 2.500 euro l'importo totale che i parlamentari potevano trattenere, chiamati a devolvere tutto il resto a iniziative benefiche

Il M5s fondato da Casaleggio e Grillo ogni giorno che passa è sempre meno movimento e  sempre più un partito monocratico, quasi dittatoriale, gestito da Giuseppe Conte a seguito della sua trasformazione, già avviata da tempo, a seguito dal nuovo “codice etico” grillino che ieri è stato approvato dagli iscritti tramite voto online (i “” sono stati 24mila). Eliminata la penale da 100mila euro sui “cambi di casacca”, ridotta ad una minima parte la beneficenza, è stata data la luce alla costituzione di un vero e proprio un partito che si finanzierà prevalentemente attraverso le “restituzioni” dei parlamentari, il cui ammontare non è stato ancora definito .

Tra i punti cardinali del nuovo “codice etico” modificati rispetto alla versione precedente, scompare la penale da 100mila euro a carico di chi viene espulso, abbandona il gruppo o si iscrive ad altro gruppo parlamentare, e per dimissioni anticipate dalla carica in assenza di gravi motivi. Una modifica che aveva fatto esplodere il numero dei contenziosi, con richieste di risarcimenti ed esposti nei confronti degli ex onorevoli pentastellati ancora tutte da determinare. Ma non solo: per gli eletti è prevista adesso la possibilità di incassare parte degli importi di indennità di funzione e assegno di fine mandato, che in precedenza andavano restituiti.

Il nuovo codice impone agli eletti a  fronte di questa “concessione”, l’obbligo di restituire una parte dell’assegno al partito “nella misura da determinarsi”, in quanto finanziamenti sono in forte calo a causa del pesante crollo del numero dei parlamentari eletti. 

Lo “strapotere” del presidente Conte

L’importo di quanto restituire ogni mese al Movimento non è stata ancora decisa: l’ipotesi circolante è che il bonifico di ogni parlamentare al Movimento debba essere di 2mila euro, più 500 euro da destinare a un fondo per la beneficenza. Delle nuove regole che hanno stravolto i principi ed impegni elettorali molto diversi da quando 10anni fa (era il 2013) nacque il Movimento costituito da Casaleggio e Grillo, era predeterminato in 2.500 euro l’importo totale che i parlamentari potevano trattenere, chiamati a devolvere tutto il resto a iniziative benefiche. 

Giuseppe Conte e Vladimir Putin

Aumentano anche i poteri del presidente, cioè di Giuseppe Conte che si è ritagliato il nuovo statuto ed il Movimento a sua immagine e somiglianza. Il quale però smentisce: “Non ne vengono introdotti di nuovi”. Secondo il “finto” avvocato del popolo, “con l’ultima modifica statutaria dell’organo del Comitato direttivo viene  identificato con la figura del Presidente”, motivo per cui la parola è più spesso citata. “Senza intervenire a variare le facoltà e i poteri spettanti a quest’organo apicale“. 

Il dissenso “interno” al Movimento 5 Stelle

Diverse le critiche da parte degli attivisti, che sui social network sulle pagine del Movimento, si chiedono: “Sta diventando un movimento presidenzialista?” E ancora: “Perché togliete la penale di 100mila per chi cambia casacca?” alle quali risponde Vito Crimi, ex-capo politico del Movimento e oggi responsabile delle piattaforme informatiche, che ha contribuito ad aggiornare il codice, iniziando dalla penale cancellata: “Nessuna novità, è un aspetto su cui aveva già obiettato la commissione per la trasparenza dei partiti che non la riteneva una previsione compatibile con le norme“.

Ma i malumori in crescita nel popolo grillino, si concentrano anche su altre scelte dei vertici. A cominciare dalla nuova sede del Movimento, un elegante ufficio nella centralissima via di Campo Marzio, a due passi da Montecitorio e dall’abitazione dove risiede Conte (cioè la casa della sua compagna Olivia Paladino) . Il canone mensile di affitto, secondo quanto scrive La Repubblica, si aggira intorno ai 12 mila euro mensili, e nei gruppi parlamentari grillini cresce il dissenso ed i l malcontento: “Chiedono i soldi a noi e poi spendiamo così tanto per la sede. Ma non dovevamo fare tutto online“. In molti ricordano che il partito “liquido” sembra finito nel libro dei ricordi: ormai anche i grillini sono diventati un partito, come tutti gli altri. Il tempo in cui i grillini si sentivano diversi e migliori è ormai finito. Da tempo. E gli elettori se ne sono accorti e li hanno abbandonati.

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