Su disposizione del gip i Carabinieri hanno arrestato nell’ambito di un’inchiesta della procura su un episodio di corruzione, Camila Marianera, 27enne praticante avvocata, una laurea magistrale in Giurisprudenza (Giustizia penale e penitenziaria) conseguita nel 2019 all’Università telematica “Niccolò Cusano”, ed un tirocinio triennale in uno studio legale dei Parioli.Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’indagata, che è stata posta agli arresti domiciliari, aveva una “talpa” non ancora identificata nel palazzo di giustizia di piazzale Clodio a Roma, che le passava documenti riservati.
La giovane praticante legale da due mesi era collaboratrice di Monica Lucarelli, assessore alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità con delega alla Sicurezza, per un breve periodo di tempo. Nella giornata di ieri, i militari hanno eseguito un accesso all’interno di un ufficio comunale per controllare gli effetti personali della donna. La perquisizione, secondo quanto si apprende, avrebbe dato esito negativo. In questa indagine l’assessore, l’intero assessorato ed il Campidoglio sono al momento totalmente estranei all’indagine.
Nel Comune di Roma Capitale Camila Marianera aveva conquistato un’immagine e considerazione più che positiva: assunta per il curriculum impeccabile, viene definita come “una grande lavoratrice, sempre puntale e precisa, la prima a arrivare la mattina e l’ultima a andarsene“, raccontano i colleghi dell’ assessorato. La stessa valutazione di lei emerge dagli studi legali dove ha lavorato: “affidabile, brava, efficiente”.
Sul suo profilo del social business network Linkedin figurano varie esperienze professionali, dalla lontana attività come addetta alle vendite da Zara negli Usa, dal febbraio 2014 al 2015, alcuni mesi in un negozio Adidas a Roma, ai quasi tre anni trascorsi come “segretario generale2 presso la Dietnatural, un franchising italiano di dietetica e nutrizione, in un centro gestito a Ciampino dalla sorella. Da quello che è stato accertato, ha sempre svolto la vita normale di una ragazza in gamba, con una gran voglia di fare e di lavorare competente e disponibile a sacrifici lavorativi.
Il motivo per cui è stata posta in arresto cautelare ai domiciliari potrebbe esserci una delle collaborazioni con gli studi legali con cui collaborava in attesa di realizzare il suo sogno di diventare avvocata. Le indagini dei Carabinieri sono ancora in corso.
“Sono profondamente colpita da questa vicenda. Il contratto della collaboratrice, che ricopriva un ruolo di segreteria da fine dicembre, è stato immediatamente rescisso. A quel che risulta, e in base a quanto mi è stato notificato, i reati contestati non attengono in alcun modo alle attività del mio ufficio. Ringrazio la procura e l’Arma dei carabinieri per il lavoro investigativo svolto“, dice l’assessora Lucarelli