MENU
10 Aprile 2025 17:20

Blitz nell’ufficio intercettazioni della Procura di Roma, che vendeva i “segreti” dei pm

I Carabinieri del nucleo Investigativo di Roma, hanno anche perquisito oltre alle abitazioni, proprio i locali dove avvengono gli ascolti e si svolgono le procedure per le intercettazioni, all’interno della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio.

Iscritti nuovi indagati nell’inchiesta su Camilla Marianera, la praticante avvocato che otteneva informazioni riservate dall’Ufficio intercettazioni della procura di Roma e, insieme al fidanzato, Jacopo De Vivo, le rivendeva agli indagati. Oltre a quelli di cinque funzionari, altri nomi sono stati iscritti dai pm Francesco Cascini e Monica Guccione coordinati dall’ aggiunto Paolo Ielo, l’ipotesi su cui si indaga è sempre quella di corruzione.

Camila Marianera

I sospettati sono sia personale di polizia giudiziaria che dipendenti amministrativi, i quali lavorano tutti nell’ufficio dove vengono attribuiti i cosiddetti “Rit”, ossia i numeri identificativi del registro delle intercettazioni autorizzate, che comprende le singole captazioni per utenza telefonica o postazione ambientale o audio/video.

Nell’ufficio, in cui si cerca la “talpa” o probabilmente le “talpe”, viene gestita la documentazione amministrativa di supporto all’esecuzione delle intercettazioni, i pagamenti dell’attività svolta e intrattenuti rapporti con le società che materialmente le eseguono. I Carabinieri del nucleo Investigativo di Roma, hanno anche perquisito oltre alle abitazioni, proprio i locali dove avvengono gli ascolti e si svolgono le procedure per le intercettazioni, all’interno della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio.

Una situazione imbarazzante, ma necessaria, che rende le indagini sulla talpa ancora più complicate. Il dipendente non ha lasciato tracce, si intrecciano gli orari di ingresso nel sistema con le interrogazioni su Luca Giampà, l’indagato per droga al quale la Marianera aveva rivelato informazioni specifiche sulle indagini che lo riguardavano, con quanto è emerso dalle conversazioni della stessa aspirante avvocatessa sul suoi ingressi in Tribunale.

Nel frattempo sono stati scoperti ed accertati altri dettagli sul modo in cui l’indagata, finita in carcere nei giorni scorsi, si muoveva negli uffici e che proprio Giampà, anche mentre era ai domiciliari, ha contattato Jacopo De Vivo, suo amico, per avere altre informazioni. 

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Campania, stop al terzo mandato. Per la Consulta La legge è incostituzionale
Editoria. La rivincita dei Ladisa sulla Gazzetta del Mezzogiorno
Sgominata con 22 arresti una rete criminale responsabile di 103 truffe agli anziani in tutta Italia
Tribunale dei Ministri archivia le accuse a Sangiuliano, L'ex ministro: "Sono stati mesi di tormento"
I magistrati che negano la sovranità popolare
Meteo Italia, le previsioni: oggi e domani temperature sotto la media poi si cambia
Cerca
Archivi
Campania, stop al terzo mandato. Per la Consulta La legge è incostituzionale
Un successo inaspettato: Matteo Berrettini vince contro Zverev
Editoria. La rivincita dei Ladisa sulla Gazzetta del Mezzogiorno
Sgominata con 22 arresti una rete criminale responsabile di 103 truffe agli anziani in tutta Italia
Tribunale dei Ministri archivia le accuse a Sangiuliano, L'ex ministro: "Sono stati mesi di tormento"

Cerca nel sito