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29 Novembre 2024 19:51

Giochi del Mediterraneo 2026. Il Governo svela tutte le “falle” della Regione Puglia e del Comune di Taranto. La manifestazione è a serio rischio

LA LETTERA INTEGRALE DEI MINISTRI FITTO ED ABODI Per i Giochi del Mediterraneo è stato fatto poco o quasi nulla. In effetti l'accoppiata Sannicandro-Melucci non ha fatto altro che organizzare conferenze, presentare rendering (cioè presentazioni grafiche) approfittando della complicità di una stampa locale un pò troppo compromessa e "sodale".

Con una lettera, che come sempre il CORRIERE DEL GIORNO è in grado di pubblicare integralmente, i ministri del Governo Meloni, Raffaele Fitto (Affari Europei, il Sud e le politiche di coesione, e il Pnrr) ed Andrea Abodi (Sport ed i giovani) hanno recapitato venerdì scorso al comitato organizzatore della 20° edizione dei Giochi del Mediterraneo, mettendo in evidenza l’incapacità e la mancata trasparenza del comitato organizzatore (e del suo direttore Elio Sannicandro, messo alla porta dal CONI alcuni anni fa).

I due ministri evidenziano nella loro lettera chel’assegnazione alla città di Taranto dell’organizzazione dei Giochi è avvenuta il 24 agosto 2019 e che il 9 giugno 2020 si è formalmente costituito il Comitato Organizzatore“, e che è già passato molto tempo ma di fatto è stato fatto poco o quasi nulla. In effetti l’accoppiata Sannicandro-Melucci non ha fatto altro che organizzare conferenze, presentare rendering (cioè presentazioni grafiche) approfittando della complicità di una stampa locale un pò troppo compromessa e “sodale”. Non a caso è dal 25 agosto 2019 che il nostro giornale ( leggi QUI) unica voce nel panorama desolante dell’informazione pugliese, evidenziava tutte le anomalie del progetto sui Giochi del Mediterraneo messo in piedi dall’ Asset guidata da Sannicandro per il Comune di Taranto ed il suo sindaco Melucci.

I ministri Raffaele Fitto ed Andrea Abodi

Il ministro Fitto ed il suo collega Abodi sin dallo scorso 16 dicembre avevano richiesto chiarimenti al comitato organizzatore, in relazione “al criterio prevalente su cui si è basata l’individuazione delle opere essenziali oggetto di finanziamento; al cronoprogramma degli interventi; alla mancata coerenza finanziaria tra il quadro delle opere essenziali e il Masterplan degli impianti da realizzare per i XX Giochi del Mediterraneo; alla mancata quantificazione dell’incremento dei costi delle materie prime; alla mancanza di dettagli circa la complementarietà tecnica e finanziaria tra la progettazione di cui in oggetto e le opere infrastrutturali ad essa funzionali“. Risposta dell’ Asset ? Silenzio. Di cui onestamente non ci meravigliamo.

Giochi-del-mediterraneo

Inoltre i due ministri del governo Meloni evidenziano che non è specificato se “le ingenti risorse ancora da finanziare possano trovare parziale copertura nei fondi regionali, come riferito con nota del 28 maggio 2021, ove veniva indicata una quota a carico della Regione Puglia di importo pari a 50 milioni, pari a circa un terzo del finanziamento ancora necessario“.

Il sindaco Melucci che rischia di vedere annullare la manifestazione ,con una nota afferma che: “Nell’ultima missiva del governo ci sono alcune verità. Un evento così complesso è normale che sconti delle criticità, basti guardare a cosa sta succedendo al board di Milano-Cortina proprio in queste settimane. Molte altre questioni sollevate, specie dopo tutti gli approfondimenti forniti dal Comitato organizzatore, onestamente mi sembrano forzature”.

da sinistra Elio Sannicandro e Rinaldo Melucci

Purtroppo Melucci non riesce a equiparare la grandiosità e difficoltà di un’ Olimpiade Invernale (paragonabile calcisticamente alla Champions League) organizzata da una Fondazione a cui partecipano gli enti locali coinvolti nella manifestazione, con il Comitato organizzatore dei Giochi del mediterraneo costituito a Taranto dal solito notaio di “fiducia” (sposato con una pm della procura di Taranto) , composto da quattro dilettanti allo sbaraglio, un organizzazione che in ambiente sportivo e mediatico sarebbe paragonabile a un campionato dilettanti !

Probabilmente il primo cittadino di Taranto, è troppo distratto dalle sue nuove attività “imprenditoriali” nel settore nautico-cantieristico, e cioè la nuova ditta individuale Sirokos Yachting di Rinaldo Melucci, ha dimenticato che tutelare i soldi dei contribuenti non è una “forzatura” bensì un obbligo di Legge per chi rappresenta il Governo, cioè lo Stato. Evidentemente Melucci crede di poter usare i soldi del Governo, così come fa con i soldi del Comune di Taranto, finanziando l’attività della Jonian Dolphin Conservation, il cui nome compare nel sito della ditta di Melucci. Un’attività di cui nessun organo di stampa locale ( figuriamoci i giornalisti…) si è sinora accorto, in presenza di un conflitto d’ interesse macroscopico, tutti in attesa di passare dalla “cassa” comunale ed incassare qualche “mancetta” pubblicitaria comunale in arrivo a breve.

Ed aggiunge incredibilmente: “Serve limare le posizioni  e tornare a lavorare rapidamente, dal mio punto di vista, su di un masterplan più asciutto. Per questo chiederò un nuovo franco confronto al Governo nei prossimi giorni”. In realtà Melucci in buona “compagnia” di Sannicandro continua a non fare chiarezza, mentre da Bari la Regione Puglia, tace sapendo di non poter parlare.

L’ on. Dario IAIA, coordinatore provinciale di FdI Taranto e componente della commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati, è intervenuto anche lui sulla questione: “Ben venga il faro del governo sui Giochi del Mediterraneo perché le cerimonie o l’inutile demagogia che, da tempo, li accompagnano rappresentano non solo una perdita di tempo ma soprattutto di una opportunità unica.  I ritardi accumulati e le carenze documentali sono gravissime, così come evidenziato nella loro missiva dai ministri Fitto e Abodi. È indispensabile perciò, continuare a vigilare sui Giochi perché Taranto non deve pagare, ancora una volta sulla propria pelle, l’incapacità di qualcuno.

Anche il consigliere regionale Renato Perrini (Fratelli d’ Italia) con una sua nota, la scorsa settimana ricordava che “i 50 milioni della Regione Puglia non sono ancora stati stanziati e non se ne conoscono i motivi visto che erano previsti in bilancio e che non si comprende bene qual’è la quota di cofinanziamento dei Comuni, specie di quelli sui quali sorgono impianti sportivi che devono essere rimessi a nuovo

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