Dopo l’episodio degli agenti della Polizia Locale violenti a Taranto, torma alla ribalta una vicenda risalente all’autunno del 2021 quando quattro vigili vennero accusati del reato di tortura accusati del reato di tortura, per aver immobilizzato e picchiato con la forza un uomo marocchino che giaceva sulla barella del pronto soccorso di Sassuolo, che venne scambiato per un pusher. I fatti risalgono alla notte tra il 15 e il 16 ottobre 2021, e l’inchiesta dei Carabinieri del nucleo operativo e Radiomobile di Sassuolo con la collaborazione della Comandante della polizia locale coordinati dalla Procura di Modena, aveva mosso accuse pesantissime nei confronti dei quattro agenti: reato di tortura, al quale si aggiungeva per due di loro quello di falsità ideologica per aver redatto e firmato una relazione di servizio falsa.
Tutti e quattro gli agenti erano stati immediatamente interdetti dal lavoro. Secondo quanto denunciato nell’esposto e ricostruito dalla Procura, il paziente era stato trasportato in ambulanza in ospedale dopo essere stato trovato in strada in stato confusionale per una pesante crisi ipoglicemica. Proprio al pronto soccorso i quattro agenti, che non erano stati chiamati dal personale sanitario, lo avrebbero picchiato.
“Uno di loro è salito con i piedi sul bacino del paziente, chiedendogli con insistenza se avesse assunto sostanze stupefacenti” spiegava la Procura di Bologna in una nota. La vittima, che lavora come operaio in Italia da anni e con regolare permesso di soggiorno, non era invece mai stata denunciata o anche solo segnalata per reati di droga. Peraltro non ha mai presentato denuncia per quei fatti, riferendo di non ricordare nulla dell’accaduto.
Per quei fatti erano stati immediatamente sospesi dal servizio., ma oggi Il Tribunale del riesame di Bologna ha annullato la misura cautelare disposta nei confronti di due dei quattro agenti della Polizia locale di Sassuolo che potranno tornare al lavoro. Si tratta comunque di indagati nella vicenda che il mese scorso erano finiti nell’occhio del ciclone dopo la segnalazione arrivata alla Procura di Modena dal primario del pronto soccorso. Le prossime mosse spettano al Comando della Polizia Locale di Sassuolo che dovrà decidere se e quando ammettere di nuovo gli agenti in servizio.