A seguito dell’ aggressione dei tre agenti della Polizia Locale di Taranto ad un giovane corriere postale, la nota parlamentare eletta in Puglia, di Sinistra italiana, Ilaria Cucchi, attraverso una lettera “aperta” inviata a Il Fatto Quotidiano si è rivolta al primo cittadino del capoluogo jonico Rinaldo Melucci.
Questa la lettera integrale:
“Caro sindaco di Taranto,
Sul fatto relativo al corriere bloccato dai suoi Vigili le chiedo se questo è il modello di Stato di diritto cui si ispira Lei e la sua amministrazione. Tutti abbiamo visto quel video dove vengono documentate le modalità esageratamente violente poste in atto per ‘immobilizzare’ un gracile ragazzo reo di aver parcheggiato in modo non corretto il furgone sul quale stava lavorando.
Sono pratica, le assicuro, di immagini di violenza. Ho dovuto prendere atto delle ridicole giustificazioni giuridiche e di fatto proposte dal suo assessore a difesa dei vigili intervenuti. Tentativi di fuga, un precedente a carico dell’uomo ecc ecc. Tutto questo giustificherebbe l’immobilizzazione a terra nel modo più cruento (e più volte sanzionato in modo perentorio dalla CEDU) di quel ragazzo che stava solo lavorando.
Mi dispiace molto per il suo assessore ma io vedo in quelle immagini solo un furgone parcheggiato davanti ad un’auto e non bloccato dalle pattuglie. Vedo un ragazzo che viene trascinato a forza fuori dalla cabina di guida, da tre uomini molto più prestanti di lui. Vedo e sento il suo terrore e vedo, soprattutto, l’indignazione della gente che assiste alla scena. Non si tratta di autonomi. Non si tratta di anarchici. Non si tratta di terroristi ma di persone normali di giovane e mezza età. Qualcuno anche più anziano.
Gente normale come noi che ha il solo torto di non rimanere indifferente a tale simile spettacolo. Che non si volta dall’altra parte ma protesta in modo civile invitando i suoi agenti alla calma. A tornare in sè.
Ora leggo, secondo schemi oramai a me arcinoti, che volete denunciare quel giovane ma questo non vi basta. Volete denunciare anche quelle persone normali, giovani, di mezza età ed anziani, per aver intralciato “l’operato dei vigili”.
Mi pare logico: quella gente comune sono testimoni che possono essere scomodi visto che hanno espresso tutta la loro indignazione. Se saranno indagati non potranno testimoniare. Quelli che sono stati identificati non si capisce a quale fine. Gli altri si guarderanno bene dal farsi avanti per evitare guai analoghi. Quel ragazzo dovrà essere condannato per aver avuto paura così tutto sarà andato bene. Secondo copione.
E l’operato dei suoi vigili potrà rimanere immune da censure.
Mi sbaglio? Lo spero con tutto il cuore.
Ma le chiedo: è questo il suo modello di legalità, sicurezza e rispetto dei diritti umani?
È questo davvero? Questa per Lei si chiama Democrazia?
Le auguro il meglio Sindaco.
Ilaria Cucchi
L ’assessore alla polizia locale di Taranto Cosimo Ciraci aveva dichiarato il giorno prima: “Gli agenti temevano che l’uomo, peraltro già con il furgone in moto, avrebbe fatto retromarcia per fuggire prendendo la strada contromano coi pericoli per i passanti che ne potevano derivare. Così i vigili sono stati costretti a farlo uscire dal furgone. (…) Hanno deciso di metterlo in stato di fermo, e hanno fatto bene”. Manifestando una palese ignoranza tecnica in materia di Codice della Strada del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, e del Codice penale. Ma cosa aspettarsi da un avvocato di provincia che passava il suo tempo nelle aule del giudice di pace a fare cause di risarcimento sinistri assicurativi ?
L’assessore Ciraci ha anche aggiunto che non ci sarà alcuna punizione per gli agenti. Può stare tranquillo, perchè adesso le “vere” indagini, quelle serie la faranno i Carabinieri, e le decisioni le prenderà un magistrato e non certamente qualche aspirante sceriffo della strada sotto mentite spoglie di agente di Polizia Locale, e tantomeno un assessore incompetente !