Il Gruppo Ferretti, controllato dal colosso statale cinese Weichai, si insedierà nel porto di Taranto , a pochissima distanza dalla più grande base della Marina Militare Italiana e della NATO, caso alquanto singolare che allertato i nostri servizi segreti e lo Stato Maggiore della Difesa. A Taranto infatti è prevista a breve l’attivazione del Comando multinazionale marittimo per il Sud della NATO , che opererà in sinergia con i comandi già esistenti in città, tra cui Comitmarfor e il Comando italiano delle forze marittime.
Il Gruppo cinese prevede un investimento totale a Taranto di 204 milioni di euro, ma con un piccolo particolare non indifferente: 137 milioni di euro sono stanziati dallo Stato italiano, suddivisi tra la Regione Puglia (41 milioni), l’Autorità di sistema portuale del mar Ionio (50 milioni), il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (45,5 milioni) mentre la componente privata cioè il gruppo Ferretti sborserà soltanto 62,5 milioni.
Sempre lo stesso Gruppo Ferretti, nel frattempo ha rilevato a Ravenna il cantiere navale della Rosetti Marino, la cui acquisizione prevede un investimento iniziale di circa 40 milioni di euro ai quali seguiranno ulteriori 40 milioni nel prossimo triennio per la realizzazione di nuovi spazi produttivi ed un centro di ricerca e sviluppo, per un investimento totale di 80milioni di euro. L’acquisizione del nuovo cantiere di Ravenna è stata completamente finanziato con capitali propri provenienti dalla raccolta sui mercati finanziari conseguenti alla recente quotazione alla Borsa di Hong Kong.
Il nuovo complesso produttivo, in provincia di Ravenna si colloca in una posizione strategica, vicino all’headquarter di Forlì e al cantiere di Cattolica. Con questa operazione il Gruppo Ferretti intende consolidare la strategia di investimento che negli ultimi cinque anni ha portato all’ampliamento e miglioramento di tutti gli stabilimenti e, in particolare, del cantiere di La Spezia e della Superyacht Yard di Ancona.
“L’acquisizione dell’area è il mantenimento di una promessa. Abbiamo grandi progetti e immaginiamo un sito produttivo all’avanguardia in tutti i suoi aspetti: benessere delle persone che vi lavorano, impatto sociale positivo, tutela dell’ambiente anche attraverso la scelta accorta dei materiali e aumento della produzione. Abbiamo trovato a Ravenna la giusta casa per i Wally a vela e per l’espansione dei nostri altri marchi, a partire dalla straordinaria gamma Ferretti Yachts INFYNITO. Scegliamo ancora una volta l’Italia, investiamo per rafforzarci, ma anche per tenere alta la bandiera di un’industria simbolo del nostro Paese, quella della nautica di lusso, e dell’ampia rete di imprenditoria e alta artigianalità che tutto il mondo guarda con ammirazione e invidia.”, ha commentato l’Avv. Alberto Galassi, CEO di Ferretti Group.
A questo punto Taranto e la Puglia per gli investitori indiani (ArcelorMittal) e cinesi ( Weichai-Ferretti) rappresentano in realtà un vero e proprio “bancomat” di soldi pubblici da prelevare e spendere in libertà. Tanto pagano i contribuenti italiani e pugliesi.