L’affluenza alle ore 12 per le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia oscilla tra l’11 e il 12%. Nel dettaglio a Trieste si attesta all’11%, a Gorizia 11%, a Udine 12%, a Tolmezzo 11% e a Pordenone 11%. I seggi si sono aperti alle 9 di oggi e resteranno aperti fino alle 23 mentre domani, lunedì 3 aprile si potrà votare dalle 7 alle 15 per l’elezione del presidente della Regione e del Consiglio regionale.
Nell’arco della stessa tornata elettorale si svolgono anche le consultazioni per il rinnovo di 24 amministrazioni comunali: Udine, Sacile, Brugnera, Cavasso Nuovo, Faedis, Fiume Veneto, Fiumicello Villa Vicentina, Fogliano Redipuglia, Forgaria nel Friuli, Gemona del Friuli, Lauco, Martignacco, Polcenigo, San Daniele del Friuli, San Giorgio della Richinvelda, Sauris, Sequals, Spilimbergo, Talmassons, Tavagnacco, Treppo Ligosullo, Valvasone Arzene, Vito d’Asio e Zoppola.
Per quanto concerne il Comune di Udine e quello di Sacile (entrambi oltre i 15.000 abitanti) il rinnovo degli organi potrebbe comportare lo svolgimento del turno di ballottaggio nel caso in cui, al primo turno, nessuno dei candidati alla carica di sindaco raggiungesse la maggioranza assoluta dei voti validi. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 16 e lunedì 17 maggio.
Alle 12 per questi due Comuni l’affluenza è stata del 14% a Udine (11351 votanti su 80650 iscritti) e del 12% a Sacile (2078 votanti su 17684 iscritti).
La competizione elettorale non teme sorprese in quanto salvo clamorosi rovesci dei pronostici, è dato per vincente Massimiliano Fedriga, governatore leghista a caccia del bis in Friuli Venezia Giulia. Gli occhi dunque vanno puntati sul bilancino dei partiti. Sugli equilibri nel centrodestra sempre più a trazione meloniana – la Lega spera di pareggiare i conti, sommando i propri voti a quelli della lista civica del presidente uscente – e vi attesa sulla percentuale che raggiungerò il nuovo Pd targato Elly Schlein. Obiettivo minimo: 20 per cento.
La vittoria viene data per scontata nel centrodestra anche se Fedriga sarebbe il primo presidente a conquistare la rielezione, e i calcoli della vigilia riguardano semmai i rapporti di forza fra alleati. Nel 2018 era finita così: Lega al 34,9%, Forza Italia al 12%, Fratelli d’ Italia al 5,5%. Ma parliamo di un’ era politica ormai “datata”. FdI dovrebbe confermarsi primo partito: ha già incassato il 32% alle Politiche, con la Lega precipitata sotto all’11. Questa volta però il Carroccio spera di risalire nei consensi grazie alla lista civica di Fedriga, dove sono stati dirottati diversi big leghisti. La somma – sempre che i “meloniani” accettino questa compensazione – servirà a trattare per i posti in giunta.
Per il Movimento 5 Stelle è previsto un risultato magro: alle Politiche il partito guidato da Giuseppe Conte non ha superato il 7,3%, mentre le elezioni locali di norma sono un bagno di sangue per i grillini. “Se prendiamo il 4%, ci metto la firma”, confessava un big locale del M5S sotto la promessa di anonimato.
Nel Pd si iniziano a costruire alibi: “Siamo partiti fra mille difficoltà, ma abbiamo costruito una coalizione che può avere prospettive, in futuro”, dichiara Debora Serracchiani, ex presidente della Regione (2013-2018), che ha messo in piedi l’alleanza facendo asse con l’ex ministro “contiano” Stefano Patuanelli. Il Pd negli ultimi anni in questo territorio non si è mai distaccato dal 18%. Sia alle Regionali di cinque anni fa che alle ultime Politiche. Quindi il traguardo va fatto crescere un po’ più avanti, per cercare di ammorbidire una sconfitta già messa in preventivo . “Mi auguro che prenderemo il 20%. Sono ottimista, anche se del Pd”, dice con una battuta Gianni Cuperlo, anch’egli “triestino” trapiantato a Roma, al termine di giornate intense di campagna elettorale spese fra Udine, Monfalcone e Sacile,
Il Terzo polo corre con un ex Pd: Alessandro Maran, 62 anni, ex segretario regionale dei Ds, deputato e senatore per quattro legislature (una con Monti). “Ma queste competizioni locali non sono il nostro campo da gioco – ammette il triestino Ettore Rosato renziano “Doc” – è un buon risultato per noi se prendiamo qualche consigliere”.