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27 Novembre 2024 14:41

Matteo Renzi è il nuovo direttore del quotidiano “il Riformista”

L'ex presidente del Consiglio ricoprirà l'insolita veste di direttore di una testata giornalistica per un anno. L'attuale direttore, Piero Sansonetti, va a dirigere L'Unità. Entrambi i giornali hanno come editore, l'avvocato ed imprenditore napoletano Alfredo Romeo

A darne notizia è non solo l’ormai ex direttore Piero Sansonetti, “Matteo Renzi è il nuovo direttore del Riformista” e lo stesso leader di Italia Viva ha confermato la notizia. “Ho accettato una sfida affascinante: per un anno sarò il direttore de ‘Il Riformista’”, ha twittato Renzi, dando appuntato a una diretta su Facebook “per – scrive l’ex premier – raccontarvi questo progetto”.

Renzi: “Non lascio l’impegno in politica ma raddoppio”

 “Non lascio ma raddoppio, continuerò a fare il parlamentare di opposizione, a intervenire in Aula, a fare esattamente quello che stavo facendo, ma ci metto sopra un carico da novanta, tentando di fare un’operazione che serve al Paese. Sarò direttore per un anno, poi vedremo cosa fare da grandi”, ha detto Renzi, nella conferenza stampa in cui ha reso noto il suo nuovo incarico.

“Meloni prima a sapere che dirigerò il Riformista”

 “Stamani ho chiamato la presidente del consiglio, di cui sono un fiero oppositore e a cui non lasceremo passare mezza virgola, per informarla. È stata la prima a sapere questa notizia”, ha rivelato l’ex premier. “Ringrazio Sansonetti per il lavoro di questi anni” al Riformista, ora che dirige l’Unità “sarà affascinante capire su quali temi l’Unità si caratterizzerà, sarà bello dialogare e discutere a distanza. Credo che la vera notizia sia il ritorno dell’Unità in edicola. Una grande scommessa”, ha aggiunto il leader di Italia Viva.

Subito dopo Carlo Calenda, leader di Azione, si è complimentato con Renzi per “il nuovo prestigioso incarico“. Ed ha aggiunto: “Il Riformista è un giornale che ha fatto tante battaglie di civiltà, con Matteo avrà una voce ancora più forte”, conclude Calenda. Solo poche ore prima il leader del Terzo Polo, su Tgcom24, aveva detto: “Renzi già da tempo non è negli organismi direttivi del Terzo polo, ha fatto un passo indietro. L’aveva promesso e l’ha fatto, fine. È nei fatti, ha rispettato una promessa fatta agli italiani”.

L’avvocato Alfredo Romeo editore de il Riformista e de l’Unità ha pubblicato una sua nota sul sito del quotidiano affidato a Matteo Renzi:Sono entrato nell’editoria per una ragione semplice: oggi più che mai editoria e informazione sono capisaldi delle libertà e della democrazia. Nel panorama della stampa italiana ci sono spazi molto ampi da riempire. Ho deciso di investire risorse per aiutare a colmare questi spazi. L’editoria difficilmente è un affare vantaggioso, ma non penso che il profitto possa essere l’unico scopo e l’unico interesse di un imprenditore. Sono un imprenditore meridionale, che ha lavorato molto nella sua vita e che da sempre è legato, sia affettivamente sia intellettualmente alle idee di libertà e di giustizia sociale. Perciò mi sono lanciato in questa sfida“.

Il Riformista nato per raccordare la sinistra al centro

 “Questa è la ragione per la quale, quattro anni fa, ho acquistato la testata Il Riformista. Che è nato come quotidiano di raccordo tra le posizioni della sinistra e quelle del centro. In una cornice radicale, liberale e garantista. Poi si è attestato su posizioni più nettamente di sinistra, ma ha sempre mantenuto alta la bandiera del garantismo. Quando lanciai il Riformista dissi: ‘Sarà il giornale dei rom e dei re. I rom e i re sono uguali’ – continua Romeo -. In questo spirito ho deciso di allargare il nostro intervento. Investendo nuove risorse. Voglio dare a tutte le correnti ideali della sinistra e del centrosinistra la possibilità di esprimersi. Perciò ho rilevato la testata dell’Unità, giornale storico, fondato da un gigante politico come Antonio Gramsci. Nelle prossime settimane l’attuale direttore del Riformista Piero Sansonetti assumerà la direzione de l’Unità, della quale è stato giornalista e condirettore per diversi decenni, e finalmente la sinistra storica e tradizionale tornerà ad avere un suo giornale. Spero sia un contributo perché la sinistra torni a pensare e a correre. Il Riformista invece tornerà alla sua vocazione originale liberal-democratica, garantista e pluralista, rappresentando tutte le idee costruttive che vanno dalla sinistra più moderata di aspirazione socialista e democratica, alle tradizioni popolari e quelle liberali, con uno sguardo fortemente rivolto al futuro del mondo“.

“Per questo ho chiesto a una personalità italiana di grande spessore, come Matteo Renzi, di assumerne la direzione. E lui, generosamente, ha accettato”, prosegue l’editore, concludendo: “L’Unità e il Riformista saranno giornali diversi, in alcune cose anche contrapposti. Dialogheranno e combatteranno, per il pluralismo e per la crescita del paese. Penso che dal mese di maggio, quando tutti e due i giornali andranno a regime, la sinistra italiana potrà avere nuovo ossigeno, nuovo cuore, nuova anima. Lo stesso mi auguro per tutte le forze riformiste del paese ovunque collocate. Io sosterrò questo sforzo naturalmente nel pieno e assoluto rispetto dell’ indipendenza di due direzioni così autorevoli“.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi presso la sala della stampa estera a Roma è stato anche confermato che Piero Sansonetti sarà il nuovo direttore de L’Unità. “Mi ha fatto fuori…”, ha ironizzato l’ormai ex direttore del Riformista, ed il suo successore, Matteo Renzi, seduto accanto a lui, ha risposto con una sua abituale battuta ormai arcinota nell’ambiente politico, un vero e proprio evergreen: “Stai sereno…”.

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