Un’accoppiata della vecchia gestione dell’ ASL Brindisi sta per ricomporsi nella ASL di Lecce dove, secondo indiscrezioni, sarebbe candidato ad assumere la guida dell’Area tecnica. Un incarico che, a seguito di procedura di mobilità, potrebbe essergli affidato dall’ASL diretta da Stefano Rossi, il quale, peraltro, dovrebbe conoscere la vicenda di Gianluca Pisani (che nel processo si è salvato grazie all’intervenuta prescrizione delle contestazioni di reato a suo carico), in quanto all’epoca dei fatti era direttore sanitario della ASL Brindisi.
L’ ingegnere Pisani dopo essere rimasto convolto nell’inchiesta “Virus2” del 2013 per un presunto giro di mazzette e appalti truccati, finì agli arresti domiciliari durante il blitz del 12 dicembre 2013, insieme ad altri 10 indagati e successivamente venne licenziato per giusta causa dalla ASL di Brindisi. Nonostante una sentenza di non luogo a procedere per 34 imputati, tra cui lo stesso Pisani, per intervenuta prescrizione, l’ ASL brindisina, dopo avere acquisito dalla Procura la copia del corposo fascicolo d’indagine ed averlo setacciato pagina per pagina, procedette al suo licenziamento per giusta causa, al quale Pisani si guardò bene dal fare opposizione.
Nell’ambito dell’operazione Virus, e condotta dai Carabinieri del Nas di Taranto e della Guardia di Finanza di Brindisi, furono eseguiti 22 arresti il 12 novembre 2013, fra cui proprio Gianluca Pisani, all’epoca dei fatti semplice funzionario dell’ ASL Brindisi chiamato a rispondere del reato di associazione per delinquere.
La carriera di Pisani nella sanità pubblica, nonostante il processo a suo carico, non si è fermata, tra incarichi in una ASL campana e al Policlinico di Bari che ora lo cederebbe alla ASL di Lecce “a seguito di una procedura di mobilità cui abbiamo dato l’assenso ” fanno sapere i vertici del più grande ospedale pugliese. “Si tratta di una procedura che porterà certamente l’ingegnere Pisani nella Asl di Lecce, a disposizione della direzione generale” precisano dal Policlinico barese.
La vicenda al momento è tra le più discusse negli ambienti della sanità pugliese, dove ci si chiede se non fosse stato più opportuno che il Policlinico acquisisse gli atti che hanno fatto scattare la destituzione dell’ingegnere, per meglio valutarli e decidere di conseguenza. Decidere, nella linea di legalità adottata a Brindisi, tenendo presente che le ASL fanno parte di un unico sistema sanitario regionale che dovrebbe funzionare secondo logiche coerenti.
L’altra domanda che in molti si pongono a questo punto è questa: come mai l’ingegnere Pisani non potrà tornare nella ASL di Brindisi che lo ha licenziato per giusta causa, ma diventerà un dipendente della vicina ASL Lecce, dove il direttore generale Rossi, già finito recentemente nel ciclone delle polemiche per una nomina a sua moglie, starebbe preparando per lui una poltrona assai ambita? “Ogni ASL è purtroppo una repubblica indipendente” commenta Il consigliere regionale Fabiano Amati, intervenendo sui problemi della sanità pugliese. Ed un consigliere della maggioranza si chiede: “Ma chi protegge Stefano Rossi, che non contento dell’incarico alla moglie (che a seguito delle polemiche ha rinunciato all’incarico n.d.r.) , ora vuole agevolare il suo vecchio amico e collega Gianluca Pisani ?“