Il furto si è verificato all’alba di oggi in Viale Virgilio , quando il Calia si è avvicinato a un’autovettura parcheggiata nei pressi di un hotel, e scoperto che all’interno vi erano alcune valige. Dato l’orario e la via deserta, il pregiudicato ha deciso di poter entrare in azione, e dopo aver parcheggiato il suo Apecar, a bordo del quale circolava, ha infranto il finestrino dello sportello posteriore della Station Wagon ed ha fatto razzia di tutto ciò che vi era all’interno, portando via rubando borse, valige e apparecchi telematici, che gli ignari turisti avevano lasciato in auto, dopo aver trovato posto in albergo per sostarvi quella notte.
Il Calia ha quindi trasferito la refurtiva sul cassone dell’Apecar ed è fuggito immediatamente dopo. Per sua sfortuna un solerte cittadino, accortosi di quanto stava accadendo, ha telefonato al 112, riferendo quanto aveva assistito. Immediatamente sul posto sono arrivate due autoradio dei Carabinieri iquali, dopo aver constatato l’accaduto e raccolto alcune testimonianze sul luogo, si sono messe alla ricerca del ladro, che nel frattempo si era allontanato dalla zona. In pochi minuti, i militari operanti, in una via limitrofa, procedevano a bloccare e perquisite un Apecar simile a quello descritto. Alla guida del mezzo vi era il Calia, il quale in un primo momento lasciava trasparire sicurezza e serenità, per poi restare di stucco, quando, nonostante le false indicazioni fornite, i militari, grazie alla profonda conoscenza del territorio e dello stesso pregiudicato, individuavano il luogo ove costui abitava.
Arrivati presso l’abitazione del Calia, i Carabinieri procedevano alla perquisizione domiciliare che consentiva loro di rinvenire e recuperare l’intero maltolto. Dichiarato in arresto per furto aggravato, terminate le formalità di rito, il pregiudicato è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione del Sostituto Procuratore di turno, Dott. Enrico Bruschi.
Inutile commentare la soddisfazione della coppia di turisti cuneesi, i quali, hanno esternato i loro ringraziamenti, sorpresi dalla celerità dell’attività investigativa eseguita dai componenti delle due pattuglie, che in poco tempo ha portato alla restituzione ai legittimi proprietari di tutta la refurtiva per la triste vicenda che li ha interessati, .