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29 Novembre 2024 17:48

Operazione antimafia “Maestrale – Carthago”: i Carabinieri eseguono 61 fermi nel vibonese.

Nell'inchiesta della DDA di Catanzaro sono indagate complessivamente 167 persone tra le quali - in stato di libertà - l'ex presidente della provincia di Vibo e ex sindaco di Briatico Andrea Niglia il medico Cesare Pasqua. Presenti i nominativi di boss già cautelati per il maxi procedimento "Rinascita Scott", come Luigi Mancuso e Giuseppe Antonio Accorinti. per una presunta truffa aggravata dal metodo mafioso

Dalle prime ore della mattina nella provincia di Vibo Valentia e su tutto territorio nazionale, il Comando Provinciale dei Carabinieri, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, è impegnato in una vasta operazione antimafia contro la ‘ndrangheta, con l’impiego di oltre 500 militari che stanno eseguendo 61 fermi di indiziato di delitto.

il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri

Nell’inchiesta della DDA di Catanzaro sono indagate complessivamente 167 persone tra le quali – in stato di libertà – l’ex presidente della provincia di Vibo e ex sindaco di Briatico Andrea Niglia  il medico Cesare Pasqua. Presenti i nominativi di boss già cautelati per il maxi procedimento “Rinascita Scott”, come Luigi Mancuso e Giuseppe Antonio Accorinti. per una presunta truffa aggravata dal metodo mafioso. Sono state sequestrate nel corso dell’attività numerose armi, tra cui fucili, pistole – molte delle quali con matricola abrasa – e un fucile mitragliatore AK-47 Kalashnikov, nonché un ingente quantitativo di munizioni di vario calibro. I fermati sono stati associati in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Tutte le persone indagate, le cui posizioni saranno valutate dal GIP, sono ritenute presunte responsabili, in concorso e a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, scambio elettorale politico mafioso, violazione della normativa sulle armi, traffico di stupefacenti, corruzione, estorsione, ricettazione, turbata libertà di incanti, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, favoreggiamento personale, procurata inosservanza della pena e falso ideologico, il tutto aggravato dal “metodo mafioso”.

La “mappa” della criminalità organizzata

L’attività d’indagine, denominata “Maestrale – Carthago”, ha consentito di “mappare”, attraverso un poderoso impianto accusatorio, la “geografia” della criminalità organizzata nei comuni di Mileto, Filandari, Zungri, Briatico e Cessaniti, ricostruendo ruoli, compiti e dinamiche dei capi, promotori, organizzatori e partecipi delle associazioni mafiose, evidenziando la loro forte vocazione economico-imprenditoriale e la capacità di intessere fluidi rapporti con “colletti bianchi”, esponenti politici e rappresentanti delle pubbliche amministrazioni. In particolare, è stata accertata la piena operatività sul territorio provinciale delle strutture di ‘ndrangheta della “Locale di Zungri” con le ‘ndrine di “Cessaniti” e “Briatico” e della “Locale di Mileto” con le ‘ndrine di “Paravati”, “Comparni”, “Calabrò” e “San Giovanni”, entrambe riconosciute dal “Crimine di Polsi” e soggette alle regole formali e sostanziali della ‘ndrangheta unitaria con accertati collegamenti con le famiglie della Piana di Gioia Tauro.

Un “summit” durante un matrimonio

Durante le investigazioni i Carabinieri hanno scoperto e documentato un importante summit di ‘ndrangheta tenuto all’interno di una struttura turistica della “Costa degli Dei”, in occasione di un ricevimento nuziale, dove dal “Crimine” della “Provincia” venivano impartite disposizioni operative e “comportamentali” ai presenti, ossia venivano date indicazioni su come le diverse famiglie malavitose del vibonese dovevano comportarsi per la spartizione dei proventi illeciti e per dirimere eventuali controversie.

Le mani della criminalità sulle scelte dei dirigenti dell’Asp di Vibo

Nel corso delle attività investigative è stato documentato come elementi della criminalità organizzata avrebbero condizionato e indirizzato le scelte di alcuni dirigenti medici dell’Asp di Vibo Valentia, anche mediante accordi corruttivi, facendo valere il peso “contrattuale” ed elettorale dell’articolazione ‘ndranghetistica di appartenenza. In particolare, è emerso l’interesse della Locale di Mileto e della famiglia Fiaré di San Gregorio d’Ippona nella gestione del servizio di vettovagliamento per gli ospedali di Vibo Valentia, Serra San Bruno e Tropea. È stato inoltre contestato ad un altro dirigente medico della citata Azienda Ospedaliera il presunto rilascio di perizie compiacenti in favore di affiliati detenuti. Ad un terzo sanitario del Dipartimento di Veterinaria è stata contestata l’ipotesi di violenza privata aggravata dal metodo mafioso, per essersi rivolto ad un capo locale con la finalità di far desistere un collega dal presentare una denuncia nei suoi confronti.

Sono state accertate poi presunte infiltrazioni all’interno dell’amministrazione comunale di Cessaniti, dove un funzionario comunale “aggiustava” una graduatoria di un concorso pubblico, per assumere un dirigente amministrativo ritenuto vicino alla locale di Zungri. È stata contestata un’ipotesi di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, aggravata dal metodo mafioso. Infine, è stato accertato che esponenti della criminalità organizzata, colletti bianchi e pezzi della società civile avrebbero ideato un sistema collaudato, volto, attraverso la costituzione di società cooperative di comodo, all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, lucrando sul sistema dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, nei comuni di Joppolo, Mileto e Filadelfia, inducendo in errore il Comune di Vibo Valentia (quale ente “capofila” per tutta la provincia), il quale autorizzava la liquidazione delle spese, procurando un danno per l’erario stimato in oltre 400mila euro, con denaro proveniente dal fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (costituito anche da fondi europei), gestito dal Ministero dell’Interno e previsto nella legge finanziaria dello Stato.

Il “sistema” delle estorsioni

Sono state inoltre ricostruite le dinamiche di presunte attività estorsive a carico di una società aggiudicataria dell’appalto per la raccolta dei rifiuti nei comuni di Mileto e Briatico, i cui proventi (circa il 10% dell’importo a base d’asta) venivano ripartiti tra esponenti della criminalità organizzata riconducibili alle “Locali” di Mileto e di Zungri, a cui le vittime versavano circa 48.000 euro ogni anno per ciascuna consorteria. È stato altresì accertato un pervicace sistema di estorsioni ai danni di coltivatori della Cipolla Rossa IGP di Tropea e di attività commerciali attive nel settore turistico-alberghiero della Costa degli Dei. Attraverso la creazione di più società per la navigazione da diporto, con intestatari fittizi riconducibili ad un unico centro di interessi, le consorterie criminali avrebbero di fatto creato un regime monopolistico a tariffe imposte. È stata anche riscontrata nell’area di Cessaniti, Filandari e Briatico una presunta attività di illecita intermediazione nella compravendita di fondi agricoli fra privati, mediante l’invasione di terreni, la minaccia e il pascolo abusivo.

I nomi degli indagati

  • Accorinti Ambrogio alias “Scimusca“, classe 1956 di Zungri; 
  • Accorinti Antonino, alias Nino, classe 1956 di Briatico;  *arrestato
  • Accorinti Antonio, alias “Fraguleja”, classe 1980 di Briatico; *arrestato
  • Accorinti Giuseppe Antonio, alias “Peppone”, di Zungri; 
  • Accorinti Vincenzo Francesco, alias “Franco”, classe 1960 di Briatico; *arrestato
  • Anello Rocco, di Filadelfia; 
  • Anello Tommaso, di Filadelfia; 
  • Arena Domenico Antonio, alias “U Zoppu”, di Mileto; *arrestato
  • Arena Giuseppe, di Soriano; Felicia Arcella, di Briatico; 
  • Ariv Imad, di Mileto; 
  • Artusa Marino Luciano, alias “U Pacciu”, di Filandari; 
  • Ascone Concetta, di Limbadi; 
  • Ascone Rocco, classe 2000  di Limbadi; *arrestato
  • Ascone Salvatore, classe 1966 di Limbadi; *arrestato
  • Barbieri Antonino alias “Nino“, classe 1959 di Cessaniti; *arrestato
  • Barbieri Francesco alias “Ciccione” o “Carnera“, classe 1988 di Cessaniti; *arrestato
  • Barbieri Francesco, 35 anni, classe 2001 di San Calogero; 
  • Barbieri Francesco, 22 anni, di Pannaconi; 
  • Barbieri Giuseppe, alias “Peppareju“, di Briatico; 
  • Barbieri Michelangelo alias “Barbiere“, di Cessaniti;
  • Barbieri Onofrio, di Vena; 
  • Barillari Luigi alias “Pongio“, classe 1979 di Briatico; *arrestato
  • Barone Francesco alias “Architetto“, di San Calogero; 
  • Bartone Angelo alias “Bombolo“, di Mileto; *arrestato
  • Bartone Domenico, alias “Mimmo”, classe 1968 di Mileto; *arrestato
  • Bartone Fortunato, alias “Pangozzo”, di Mileto; 
  • Bellocco Pietro Giuseppe , di Rosarno; 
  • Bonaccuso Antonio, alias “U Nanu”, classe 1984 di Briatico; *arrestato
  • Bonavita Armando Giuseppe, alias “Armando”, classe 1979 di Briatico; *arrestato
  • Bonavita Roberta, classe 1970 di Briatico;  *arrestato
  • Bonavota Domenico, di Sant’Onofrio; 
  • Borello Marco, classe 1974 di Briatico; *arrestato
  • Carà Filippina di Zungri; 
  • Carà Giuseppe, di Filandari; 
  • Careglio Paolo classe 1985 di Briatico;  *arrestato
  • Castagna Piero di Vena Superiore; 
  • Cichello Domenico, di Filandari, 
  • Cichello Nazareno di Zungri; 
  • Cichello Rocco classe 1989 di Filandari; *arrestato
  • Ciconte Mariacarmela di Vibo Valentia; 
  • Colloca Domenico alias “Muba”, classe 1971 di Mileto; *arrestato
  • Cordì Domenico alias “Zio Mimmo”, di Candidoni; 
  • Corigliano Raffaele, 56 anni, di Pizzo; 
  • Corigliano Raffaele, 23 anni, di Catanzaro; 
  • Corso Pietro classe 1968 di Mileto; *arrestato
  • Corso Vincenzo, classe 1973 di Mileto; *arrestato
  • Coscarella Gregorio classe 1983 di San Gregorio d’Ippona; *arrestato
  • Crudo Vincenzo di Vibo Valentia; 
  • d’Andrea Giuseppe di Briatico; 
  • de Lorenzo  Lorenzo di Cessaniti; 
  • Errigo Maria Vittoria di Vibo Valentia;
  • Familiari Angelo di Reggio Calabria; 
  • Fiarè Francesco alias “Il Dentista”, classe 1980 di San Gregorio d’Ippona; *arrestato
  • Fiorillo Antonino di Vibo Valentia; 
  • Fogliaro Antonino di Mileto; 
  • Fortuna Massimo, di San Gregorio d’Ippona; 
  • Fiumara Claudio, di Francavilla Angitola; 
  • Fusca Nicola, alias “Cola”, di Mileto; 
  • Gagliardi Rocco, di Paravati; *arrestato
  • Galati Antonio, di Mileto; *arrestato
  • Galati Armando, di Mileto; *arrestato
  • Galati Domenico, 73 anni, di Mileto; *arrestato
  • Galati Domenico, 39 anni, di Mileto; *arrestato
  • Galati Fortunato, classe 1978 di Mileto; *arrestato
  • Galati Michele, classe 1980 di Mileto; *arrestato
  • Galati Ottavio, di Mileto; 
  • Galati Rocco, classe 1960 di Mileto; *arrestato
  • Galati Salvatore, di Mileto; 
  • Gaudioso Costantino , classe 1992 di Zungri; *arrestato
  • Gioffrè Carlo, di Rosarno; 
  • Grasso Filippo Biagio , alias “Antonello”, di Briatico; 
  • Grasso Biagio Salvatore, di Briatico; 
  • Greco Marco, classe 1975 di Briatico; *arrestato
  • Grillo Antonio di Mileto; 
  • Grillo Francesco alias “U Massaru” di San Calogero; 
  • Iannello Domenico alias “Mimmo da Canaglia“, classe 1977 di Mileto; *arrestato
  • Iannello Rocco alias “Rocco da Canaglia”, classe 1975 di Mileto; *arrestato
  • Ievoli Domenico di Napoli; 
  • Labella Antonino di Vibo Valentia; 
  • Larocca Rosario di Vibo Valentia, 
  • La Rosa Pasquale  di Tropea, 
  • Loiacono Francesco di Vibo Valentia; 
  • Luciano Alfonso di Filogaso;
  • Macchiavelli Gisella di Vibo Valentia; 
  • Mancuso Luigi, di Limbadi; 
  • Mangone Fortunato, di Vibo Valentia, 
  • Mangone Francesco, alias “Ciccio” detto “Mammola“, classe 1980 di Vibo Valentia, *arrestato
  • Mangone Giuseppe, alias “Pinu u Barberi”, di Mileto; 
  • Marasco Nicola, di Limbadi; 
  • Marcello Fabio classe 1986 di Vibo Valentia; *arrestato
  • Marrella Damiano, di Pizzo; 
  • Massara Francesco Dipurzio, di Mileto; 
  • Mazzella Aldo, di Fiumicino, 
  • Mazzeo Clemente di Mileto; 
  • Mazzeo Filippo di Pannaconi; 
  • Mazzeo Michele, alias “Stallone”, di Mileto; 
  • Melluso Emanuele , alias “Gemello-Gemellino”, di Briatico; 
  • Melluso Fausto, di Briatico; 
  • Melluso Sandro, di Briatico; 
  • Melluso Simone di Briatico; 
  • Mesiano Antonio Salvatore alias “Antonello“, classe 1988 di Mileto; *arrestato
  • Mesiano Fortunato classe 1974 di Biassono; *arrestato
  • Mesiano Francesco, alias “Franco“, classe 1973 di Mileto; *arrestato
  • Mesiano Paolo, classe 1976 di Monza Brianza; *arrestato
  • Mesiano Pasquale alias “Pidiridi” classe 1977 di Mileto; *arrestato
  • Mesiano Saverio, classe 1981 di Mileto; *arrestato
  • Morelli Salvatore, alias “L’americano”, di Vibo Valentia; 
  • Nicolaci Vincenzo alias “Assessore“, classe 1971 di Vibo Valentia; *arrestato
  • Nicolae Laurentiu Gheorghe, di Limbadi; 
  • Niglia Andrea di Briatico; 
  • Niglia Filippo classe 1960 di Briatico; *arrestato
  • Niglia Gregorio alias “Lollo“, di Briatico; 
  • Orecchio Francesco alias “Mastrofranco“, classe 1965 di San Calogero; *arrestato
  • Orfanò Pasquale, di Ioppolo; 
  • Palmieri Salvatore di Mileto; 
  • Pasqua Cesare di Vibo Valentia; 
  • Pelagi Joan Azzurra di Vibo Valentia; 
  • Pesce Maria Rosa di Tropea; 
  • Pititto Pasquale di Mileto;
  • Pititto Rocco di San Calogero; 
  • Pititto Salvatore di Mileto; 
  • Pochiero Gaetano di Vibo Valentia;
  • Politaro Salvatore alias “Turi” classe 1968 di Vibo Valentia; *arrestato
  • Polito Domenico alias “Ciota“, classe 1974 di Mileto; *arrestato
  • Polito Pietro di Briatico; 
  • Pontoliero Fortunato di San Calogero; 
  • Traiti Giuseppe alias “Pino“, di San Calogero; 
  • Preiti Nicola alias “Cola” di San Calogero; 
  • Prenesti Antonio alias “Totò“, di Nicotera; 
  • Prestia Antonio Domenico di Briatico; 
  • Prestia Antonio Gaetano alias “Tonino” di Mileto; 
  • Prostamo Antonio di Mileto; 
  • Prostamo Francesco alias “U Zorru”, classe 1977 di Mileto; 
  • Prostamo Francesco, classe 1977 anni, di Mileto; *arrestato
  • Prostamo Giuseppe alias “U Russuni”, 53 anni, di Briatico; 
  • Prostamo Giuseppe alias “Ciopane“, 38 anni, di Mileto; 
  • Prostamo Giuseppe alias “Giubba“, 34 anni, di Mileto; 
  • Prostamo Nazareno alias “Buttafuco“, di Mileto; 
  • Prostamo Salvatore alias “U Sazizzu“, di Briatico;
  • Pugliese Giuseppe alias “Professore“, classe 1961 di Spilinga, *arrestato
  • Raguseo Giuseppe alias “Peppe“, classe 1978 di Nicotera; *arrestato
  • Romagnoli Ettore di Monfalcone;
  • Rombolà Francesco alias “Franco u Pala”, classe 1969 di Mileto; *arrestato
  • Rombolà Massimo, alias “U Pala”, classe 1976 di Mileto, *arrestato
  • Rombolà Simona, di Mileto;
  • Scali Rocco, di Mileto; classe 1986 *arrestato
  • Solano Giulio, di Limbadi;
  • Startari Marco, di Vibo Valentia;
  • Stilo Francesco, di Lamezia Terme;
  • Surace Christian, classe 1993 di Cessaniti;
  • Tavella Benito, di Vibo Valentia; *arrestato
  • Tavella Fortunato, di Mileto; *arrestato
  • Tavella Rocco, classe 1988 di Mileto;
  • Tripaldi Antonino, classe 2000 di Limbadi; *arrestato
  • Tripodi Antonio, di Ricadi;
  • Tripodi Mattia Giovanni di Ricadi;
  • Tulino Giuseppe di Mileto;
  • Vacatello Leonardo Domenico di Bivona; *arrestato
  • Vacatello Rodolfo di Bivona; classe 1996 *arrestato
  • Valente Leopoldo Giulio di Mileto;
  • Varone Santo Vincenzo di Limbadi;
  • Vatano Daniele alias “u Cibu” di Briatico;
  • Vurro Giorgio di Vibo Marina;
  • Zuliani Giovanni di Piscopio;
  • Zungri Francesco classe 1960 di Briatico. *arrestato
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