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21 Novembre 2024 18:47

Il presidente ucraino Zelensky è arrivato a Roma

"Roma. Incontri con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Primo Ministro Giorgia Meloni e Papa Francesco. Una visita importante per la vittoria dell'Ucraina". scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram

Accolto tra ingenti misure di sicurezza  dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, con due carabinieri e due avieri schierati in alta uniforme ai piedi della scaletta, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk e l’ambasciatore di Italia a Kiev Pier Francesco Zazo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato all’aeroporto militare di Ciampino per iniziare la sua visita in una Roma blindata, passato più di un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina, il 24 febbraio dello scorso anno, dopo l’invasione russa del Paese.

“Lavoriamo ovviamente per la pace, sosteniamo tutte le iniziative a favore della pace, però sia chiaro, la pace significa, giustizia, quindi l’indipendenza totale dell’Ucraina”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Ciampino dove è atterrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Roma “blindata” per la visita di Zelensky

Attivata la macchina della sicurezza in vista dell’arrivo a Roma del presidente ucraino. Servizi ad ampio raggio in tutta la Capitale, assicurati da un ingente dispositivo di forze dell’ordine. Verranno effettuate bonifiche con cinofili e artificieri nei luoghi sensibili, controlli anche nel sottosuolo, con ispezione delle reti fognarie. Sorvegliati anche il Tevere con la polizia Fluviale e i parchi, dove la vigilanza verrà assicurata anche dal reparto a cavallo, mentre il controllo dal cielo sarà realizzato con gli elicotteri della polizia di stato.

Dallo scalo aeroportuale militare di Ciampino, il presidente ucraino si è mosso con un nutrito corteo di veicoli blindati, fra berline, pulmini, mezzi dei reparti speciali, compresi quelli per interferire con le linee telefoniche e le frequenze radio (jammer) e neutralizzare eventuali comandi a distanza. Staffette armate precederanno e seguiranno gli spostamenti di Zelensky su percorsi differenti e scelti sul momento dai responsabili della sicurezza. La visita del capo di Stato ucraino è stata confermata solo ieri pomeriggio e le transenne in diverse strade attorno al Quirinale, a Palazzo Chigi e all’ingresso in Vaticano, da piazza del Sant’Uffizio , con divieto di parcheggio dalla mezzanotte di ieri a tutt’oggi, “fino a cessate esigenze” lasciano pensare che Zelensky non si tratterrà fino a domani.

I luoghi interessati dalla visita del presidente ucraino vedono impegnate varie squadre di tiratori scelti. In campo anche le unità antiterrorismo della Polizia di Stato e dell’ Arma dei Carabinieri (UOPI, API E SOS) affiancati dai Nocs e dai Gis, a stretto contatto con i servizi di intelligence e corpi specializzati delle forze armate italiane. Sono previsti anche fitti controlli nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti, e sulle principali arterie stradali e autostradali. Per tutta la durata della visita sarà prevista una “No Fly Zone” e sarà impedito il sorvolo da parte di droni non autorizzati. Inoltre sarà istituita, presso la sala operativa della Questura di Roma, nell’area riservata alla gestione dei grandi eventi, una task force, dove verranno coordinati tutti i servizi di ordine e sicurezza pubblica.

Il presidente dell’Ucraina è arrivato alle h. 11:00 all’Hotel Parco dei Principi a Roma. La zona Pinciano-Parioli intorno all’albergo che affaccia su villa Borghese è letteralmente blindata.

Zelensky si sposterà quindi verso il Quirinale, dove è stato una prima volta nel 2020, l’incontro è previsto alle 12 con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che si prepara ad accogliere il presidente ucraino, confermando la linea tenuta fin dall’inizio dal nostro Paese senza tentennamenti e con una netta continuità anche nel passaggio dal governo Draghi a quello guidato da Giorgia Meloni.

Gli incontri con Mattarella e Meloni

“Sosteniamo l’Ucraina finché sarà necessario” ha detto Mattarella non più tardi di tre settimane fa dalla Polonia, e giovedì ha nuovamente accusato Mosca di aver “portato le tenebre” nel cuore dell’Europa. Ma la sensazione è anche che il lavorio per far terminare una guerra pericolosa per la stabilità europea sia quanto mai presente nelle agende internazionali.

Mattarella riceverà il Presidente ucraino accompagnato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, (ma i dettagli non sono trapelati e il Palazzo sarà off limits per la stampa) e avrà con lui un bilaterale, innanzitutto per ascoltare. Si tratta del primo incontro tra i due presidenti dopo l’invasione russa: Zelensky era stato al Quirinale tre anni fa, il 7 febbraio 2020, quando ancora il conflitto era lontano e il doppiopetto non era stato sostituito dalla tuta mimetica.

Il Quirinale confermerà una linea mantenuta senza scostamenti fin dal primo giorno. Innanzitutto la condanna della Russia, che ha sovvertito le regole internazionali di convivenza. Giovedì, nel colloquio con il premier norvegese, Jonas Gahr Stre, il Presidente della Repubblica ha sottolineato come “contrastare la politica di aggressività della Russia è un passo necessario per evitare che la violenza diventi un sistema”. E si è augurato che “a Mosca tornino elementi di razionalità”.

Poi Mattarella ha anche sostenuto che questonon ci deve distogliere dalla ricerca di un approdo di pace”. La Russia ha creato un enorme problema di sicurezza in Ue e nel mondo, tanto che paesi prima neutrali come Svezia e Finlandia sono entrati nella Nato, ma ora “dobbiamo lavorare in modo intenso ed equilibrato per prefigurare da adesso la fase della fine della guerra quando avverrà”.

Subito dopo il leader ucraino è atteso a Palazzo Chigi per il faccia a faccia con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il pranzo ufficiale. Sulla facciata di Palazzo Chigi, sopra il portone d’ingresso, sono state issate le bandiere dell’Ucraina, dell’Italia e dell’Unione Europea. Nel pomeriggio Zelensky sarà ospite di Bruno Vespa, protagonista dell’edizione speciale del noto programma tv di RAIUNO “Porta a Porta“. Dai colloqui con la premier e con il Pontefice, si capirà se Zelensky affronterà anche quello di una trattativa per individuare un percorso che porti alla fine del conflitto.

A Palazzo Chigi è tutto pronto per la visita di Zelensky. Dopo le 14 le comunicazioni alla stampa, con oltre 30 giornalisti accreditati per la sala dei Galeoni e con la Cnn che dovrebbe seguire in diretta televisiva l’evento.

L’incontro con il Papa nella Santa Sede

Nel pomeriggio dopo le 15 Zelensky si recherà in Vaticano per essere ricevuto da Papa Francesco. L’incontro tra il presidente dell’ Ucraina e il Pontefice è infatti ritenuto importante sopratutto per tenere fede alla promessa di portare a casa le migliaia di bambini ucraini deportati forzatamente dai russi sul territorio ucraino. Molti sono stati dati in affidamento per essere sottoposti ad una russificazione forzata, altri sono parcheggiati in diverse strutture in attesa di essere ricongiunti con i parenti ancora in vita. Una delle località con più casi documentati di rapimenti e trasferimenti illeciti di minori è senz’altro Kherson, capoluogo a lungo controllato dai russi fino alla liberazione, avvenuta nel novembre scorso. “Il Vaticano aiuterà l’Ucraina nel rimpatrio dei bambini” aveva promesso Papa Francesco al primo ministro ucraino Denys Shmyhal quando lo aveva incontrato tre settimane fa in Vaticano.

Comunità ucraina a Piazza Barberini, “vogliamo una pace giusta

Sfidando la pioggia e intonando il loro inno nazionale molti ucraini che vivono a Roma si sono ritrovati a piazza Barberini in occasione della visita del presidente Zelensky nella capitale. “Vogliamo dire al presidente che siamo con lui – ha detto Oles Horodetskyy, presidente dell’associazione cristiana degli ucraini in Italia – siamo sicuri che l’Ucraina manderà via gli invasori per dare vita a una pace giusta“.

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