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27 Novembre 2024 12:40

Elezioni comunali. Il centrodestra vince in quattro città, due al centrosinistra. Ballottaggi per gli altri sette sindaci

Nella provincia di Taranto erano stati chiamati al voto i cittadini di otto Comuni : Castellaneta, Crispiano, Lizzano, Monteiasi, Palagianello, Pulsano, Roccaforzata e San Marzano di San Giuseppe. tutti piccoli comuni per i quali eccetto Castellaneta, dove non è previsto il ballottaggio.

Vince il centrodestra in 4 delle 13 città capoluogo al voto. Sono Imperia (che conferma a sindaco Scajola), Sondrio, Treviso e Latina (unico Comune che cambia colore). Due i sindaci già eletti dal centrosinistra: a Teramo l’uscente D’Alberto ed a Brescia eletta alla guida Laura Castelletti. Tra due settimane In 7 città si andrà al ballottaggio : Ancona, Brindisi, Massa, Pisa (Conti, candidato del centrodestra, sotto al 50% per un soffio), Siena (unico capoluogo in cui è in vantaggio il centrosinistra) Terni, Vicenza. A Massa dove contro il centrosinistra correrà il candidato di Lega-Forza Italia mentre rimane fuori dalla competizione Fdi, ed a Terni rimane appiedato il Pd , dove restano in corsa il candidato del centrodestra e il candidato civico Bandecchi, presidente della Ternana e fondatore di Unicusano.

Mentre è praticamente concluso lo scrutinio del primo turno delle amministrative comincia a prender forma la nuova mappatura dei sindaci. Sono diverse sono le amministrazioni comunali che andranno al ballottaggio il 28 e 29 maggio, una questione piuttosto discussa anche nella maggioranza dove si spinge per la revisione o addirittura l’abolizione del secondo turno, che attualmente è previsto nei comuni con una popolazione superiore ai 15mila abitanti. Dei 595 Comuni che sono andati al voto tra ieri e oggi, 13 sono capoluoghi. Di questi, 4 sono andati al centrodestra e solo 2 al centrosinistra. Sette sono invece i capoluoghi che si avviano verso il secondo turno. Il centrosinistra parte davanti solo a Vicenza .

Sindaci eletti

BRESCIA

Festeggia Laura Castelletti, eletta sindaca, espressione del centrosinistra, che si attesta attorno al 55%. Si ferma al 41% il candidato del centrodestra Fabio Rolfi. La prima sindaca donna e una cocente sconfitta del candidato leghista.  Anche qui erano venuti la Meloni e soprattutto Salvini (5 volte). Conquistare la seconda città lombarda era considerato “prioritario“, in una regione in cui il centrosinistra governa anche Milano, Bergamo, Mantova, Varese e Cremona.

IMPERIA

L’ex ministro di Forza Italia e sindaco uscente Claudio Scajola è stato confermato primo cittadino di Imperia con oltre il 62% delle preferenze. Il sindaco uscente Claudio Scajola quasi triplica i voti dello sfidante di cs Ivan Bracco: 62,9 contro 22,5. L’ex ministro dell’Interno gioca a casa sua, e li batte tutti: a partire da Bracco, l’ex poliziotto che per anni ha indagato su di lui; ma in realtà vince anche contro il centrodestra, perché 5 anni fa Scajola corse da solo e vinse, e da solo è rimasto anche ora nonostante i vecchi alleati scalpitavano per salire sul suo carro.

LATINA

Il candidato di centrodestra Matilde Celentano, affermandosi con il 70% delle preferenze ha letteralmente “asfaltato” quello del centrosinistra Damiano Coletta , che ha raccolto solo il 30% dei voti. L’ elezione con soli due candidati, era di fatto un voto a turno unico. L’unità delle coalizioni ha premiato la candidata di FdI, perchè anche qui il campo largo tra Pd e 5 Stelle non ha dato i frutti sperati.

SONDRIO

Ha vinto il candidato di centrodestra Marco Scaramellini con il 58,2%. segue, con il 41,8%, il candidato di centrosinistra Simone Del Curto. La conferma del sindaco uscente è anche la conferma di come una certa Lombardia profonda sia ancora inaccessibile ai partiti del centrosinistra.

TREVISO 

Confermato il sindaco uscente Mario Conte, candidato di centrodestra, con quasi il 65% dei voti. Anche qui la conferma del sindaco uscente e dell’ingiocabilità di gran parte del Veneto  per il centrosinistra.

Donzelli (FdI): “Vittoria netta del centrodestra

Netta vittoria del centrodestra al primo turno delle amministrative: sulla base dei risultati giunti finora, quattro sindaci vanno al centrodestra e due al centrosinistra, in attesa della fine dello spoglio a Pisa, dove il centrodestra potrebbe avere la possibilità di vincere senza ballottaggio“. È l’analisi del voto di Giovanni Donzelli responsabile Organizzazione di Fratelli d’Italia, . “Il centrosinistra al primo turno non strappa alcun Comune capoluogo al centrodestra, cosa che invece – aggiunge – avviene a parti invertite: a Latina vince e lo fa con Matilde Celentano, che sarà la prima sindaco donna della città. A Terni la sinistra esce dal ballottaggio e anche nei comuni non capoluogo si profila un’importante crescita del centrodestra, con Fratelli d’Italia partito che – evidenzia il deputato FdIconferma la crescita esponenziale rispetto alle scorse amministrative già emersa con le ultime elezioni politiche“.

Tajani: “Il centrodestra vince in capoluoghi importanti”

Il CDX vince capoluoghi importanti come Latina,Sondrio,Imperia e Treviso. Congratulazioni ai sindaci eletti. Lavoriamo per vincere i ballottaggi, a cominciare da Ancona dove il nostro Daniele Silvetti può conquistare il governo della città dopo 30 anni di amministrazione della SX”. scrive su Twitter il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

I ballottaggi

ANCONA

La sindaca uscente è del centrosinistra, e vI sarà ballottaggio tra il candidato del centrodestra, Daniele Silvetti (al momento al 45,1%) e quello del Pd e Terzo Polo Ida Simonella (al 41,3%). Con i grillini ridotti a poco più di nulla, il civico Francesco Rubini, che ha superato il 6% sarà l’ago della bilancia . Ancona è importante per alcuni motivi: unico capoluogo regionale al voto, considerata un “fortino rosso” che il centrodestra vuole assolutamente strappare alla sinistra da sempre vincitrice in questi 30 anni di elezione diretta dei sindaci, dopo esserci riuscito tre anni fa alla Regione Marche. Non è quindi un caso, se Giorgia Meloni è andata ad Ancona due volte e non sarebbe sorprendente se ci tornasse prima del ballottaggio.

BRINDISI

Ballottaggio tra il candidato del centrodestra Pino Marchionna, al momento al 44,2%, e quello del centrosinistra (con il M5s) Roberto Fusco, dietro di oltre dieci punti al 32,7%. E’ una delle due città, con Ancona, che il centrodestra ambisce a sottrarre al centrosinistra. Probabile che candidati di due liste civiche che hanno preso più del 10% condizioneranno il ballottaggio con i loro voti.

MASSA

Il sindaco uscente Francesco Persiani, sostenuto da Lega, Forza Italia e liste civiche, si è fermato al 34,8% contro il 30,2% di Enzo Ricci, candidato di Partito Democratico e Alleanza Verdi Sinistra. Nel centrodestra diviso, resta fuori Marco Guidi candidato indicato da Fratelli d’Italia. Il centrodestra paga le sue divisioni interne alla coalizione, col sindaco uscente Persiani sostenuto da Lega e Forza Italia ma non da Fratelli d’Italia, che 5 anni fa lo aveva appoggiato: il candidato meloniano Marco Guidi ha sfiorato il 20%

PISA

Svanisce l’elezione al primo turno del sindaco uscente di centrodestra Michele Conti che raggiunge il 50% dei voti, contro il 41,1% del candidato di centrosinistra Paolo Martinelli. Il sindaco uscente non ha raggiunto per un soffio la vittoria al primo turno, infatti stanotte alle 01,45, dopo lo spoglio dell’85esima sezione, aveva superato il 50%. Ma 5 minuti dopo l’86esima ed ultima sezione,  gli ha negato la vittoria per pochissimi voti. Ottimo comunque il risultato della sua lista, oltre il 15%. Il Pd è primo partito col 24%, ma l’inconsistenza dei 5 Stelle, fermi al 3%, fa fallire l’esperimento del campo largo.

SIENA

Concluso lo scrutinio. Avanti Nicoletta Fabio del centrodestra al 30,5% Anna Ferretti, candidata sostenuta da Pd e Sinistra italiana con il 28,8%. Fuori dai giochi Fabio Pacciani con le sue liste civiche dai giochi fermo al 22,5% . La sindaca comunque vada sarà donna. Il centrodestra che nel 2018 vinse sull’onda del caso Montepaschi, oggi paga le sue divisioni: il sindaco uscente Luigi De Mossi non solo non si è ricandidato, ma ha appoggiato il candidato centrista Fabio Pacciani, che ha raggiunto il 22%. Da segnalare che Nicoletta Fabio ha sostituito all’ultimo momento Emanuele Montomoli, non gradito dalla Meloni perché “massone”.

TERNI

Competizione tra Orlando Masselli, candidato del centrodestra al 35,4%, e Stefano Bandecchi, candidato di alcune liste civiche, che è al 28,1%. Finiscono fuori al primo turno il centrosinistra e Movimento 5 Stelle che raccolgono solo il 22,0% delle preferenze. il ballottaggio sarà quindi un derby all’interno del centrodestra, col centrosinistra solo terzo.

VICENZA

Ballottaggio tra  il primo cittadino uscente, Francesco Rucco (centrodestra) con il 44,1% chiamato a inseguire dal candidato di centrosinistra Giacomo Possamai (al 46,2%), 33 anni, è un lettiano, ha votato Bonaccini alle primarie, non ha voluto Schlein a sostenerlo, senza dubbio è il personaggio più interessante di queste elezioni. Non solo per la giovane età, ma per la capacità di conquistare più voti del sindaco uscente e soprattutto perché riesce ad esprimere una carica nuova, pur rappresentando un centrosinistra che si direbbe superato. A prescindere dall’esito del ballottaggio, di Possamai sentiremo parlare a lungo.

Elezioni in Puglia

In Puglia si è votato in 51 comuni per  le elezioni amministrative 2023 alle quali sono stati chiamati al voto 641mila elettori, ma l’affluenza alla chiusura è stata del 64,16%, la seconda più alta d’Italia dopo quella della Campania e con una maggiore concentrazione nei piccoli centri rispetto alla città più grandi.

BRINDISI

Il ballottaggio a Brindisi era in molti a prevederlo , in questa tornata elettorale delle Amministrative che vedeva la città unico capoluogo alle urne. Il candidato del centrodestra Pino Marchionna è stato il più votato raccogliendo il 43,15% su 10.900  schede scrutinate. A ruota Roberto Fusco risultato dall’accordo elettorale Pd-M5s con il 35,30% ed il sindaco uscente Riccardo Rossi con l’ 11,28%, che correva con una sola lista a sostegno di Sinistra Italiana e Verdi . Fanalino di coda Pasquale Luperti del Movimento Regione salento con l’10,27% che potrebbe risultare l’ago della bilancia in vista del ballottaggio, il quale nel corso della campagna elettorale ha sferrato numerosi attacchi contro il candidato sindaco Marchionna della stessa areapolitica . 

PROVINCIA DI BARI

Nel barese l’operazione di alleanza Pd-M5S non è riuscita in 4 ComuniAltamura, Acquaviva, Monopoli e Mola. Ad Altamura la rottura con il M5S è stata la causa della mancata presentazione della lista del Pd una circostanza imbarazzante accaduta in un territorio da sempre di sinistra. Il M5S aveva posto il veto su una candidata “dem”: il Pd si è dissociato dividendosi al suo interno non riuscendo a presentare lista e simbolo. Conseguenza, con Vitantonio Petronella ci sono 8 civiche (quelle vicine a Emiliano e quella che ha accolto una porzione di Pd) più l’Udc.

Nella stessa coalizione compaiono alcuni candidati ritenuti vicini all’ex sottosegretario Rossano Sasso della Lega che non è riuscita a presentare la lista e conseguentemente il centrodestra ha appoggiato Giovanni Moramarco. I grillini invece hanno appoggiato con Michele Loporcaro. Il disastro interno al Pd è continuato con la mancata presentazione del simbolo anche a Noci dove per 10 anni ha governato il dem Domenico Nisi.

Gran parte è confluita in “Patto democratico” a sostegno della candidatura di Francesco Intini, in una coalizione civica rinforzata da molti candidati di “area Emiliano” molti emilianisti. Un altro pezzo del Pd ha appoggiato Fortunato Mezzapesa (alleanza di sinistra). Il terzo è il “civico” Paolo Conforti. Anna Martellotta, esponente di Azione, è riuscita a farsi sostenere dall’intero centrodestra.

Monopoli, si sono recati ai seggi in 28.578 cittadini, pari al 63.94% degli elettori. è stato rieletto Angelo Annese sindaco uscente con il 70,53 % delle preferenze. Annese correva contro un centrosinistra ancora una volta diviso: da un lato Angelo Papio e dall’altra il dem Paolo Comes. Da segnalare il caso di Casamassima, dove il centrodestra non è riuscito ad allestire una lista ed alla fine si è imposto Giuseppe Nitti (Lista civica) con il 76,51% delle preferenze ,che ha staccato  Nica Ferri (centrosinistra con Pd e M5S) fermatasi al 23,49%.

PROVINCIA DI TARANTO

Nella provincia di Taranto erano stati chiamati al voto i cittadini di otto Comuni : Castellaneta, CrispianoLizzanoMonteiasiPalagianelloPulsanoRoccaforzata San Marzano di San Giuseppe. tutti piccoli comuni per i quali eccetto Castellaneta, dove non è previsto il ballottaggio.

CASTELLANETA (TARANTO)

Eletto con il 55,79% delle preferenze, al primo turno Giambattista Di Pippa (Centrosinistra) sostenuto da Con Castellaneta, Partito Democratico, Di Pippa Sindaco 2023, Attivisti per Castellaneta, Alleanza Verdi e Sinistra  che ottiene la vittoria al primo turno e la sua maggioranza conquista 10 seggi in consiglio comunale . Eclatante il risultato della lista “Con” che fa riferimento al governatore pugliese Emiliano che conquista 4 seggi con il 18,81% dei voti doppiando il Partito Democratico fermatosi al 9,65% che riesce a mandare in consiglio comunale solo 2 consiglieri ).

Scongiurato il rischio dell’ “anatra zoppa” bis, mandando definitivamente alla rottamazione le manovre dietro le quinte dell’ex-sindaco Giovanni Gugliotti, che ha cercato per ben due elezioni di restare a galla, ed adesso dovrà tornare mestamente a guadagnarsi il suo stipendio alla sua scrivania che lo attende presso l’ufficio provinciale dell’ INPS di Taranto.

La candidata del centrodestra Francesca Arrè (Centrodestra) appoggiata da Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, Forza Italia, Castellaneta domani, Castellaneta 3.0, Buongiorno Castellaneta, Evviva Castellaneta, Sconvolgiamo Castellaneta, Castellaneta Anch’Io, Noi Castellaneta si ferma al 44,21% con 4.668 voti ottenuti. A nulla quindi è servito il “frazionamento” di liste del centrodestra conquistando solo 5 seggi in consiglio comunale ( che vanno 1 a FdI, 1 a Forza Italia, 1 alla civica Castellaneta Domani, 1 alla civica Castellaneta 3.0, ed 1 alla civica Buongiorno Castellaneta).

CRISPIANO (TARANTO)

Il sindaco uscente, il pentastellato Luca Lopomo alla guida della lista civica “Crispiano 2030” è stato rieletto sindaco col 49,40% delle preferenze , prevalendo di 5 punti  il medico Fortunato Costantino (44,07%) in testa alla squadra trasversale “Insieme”, e sulla commercialista Sabrina Pontrelli (6,33%) con la sua lista “Generazione Crispiano”

MONTEIASI (TARANTO)

Cosimo Ciura è il nuovo sindaco a Monteiasi con oltre il 62% delle preferenze superando Fasciano fermatosi al 20%, e Srusi con poco di più del 17%.

PALAGIANELLO (TARANTO)

Giuseppe Gasparre è il nuovo sindaco di Palagianello col 51,79% delle preferenze, sconfiggendo il sindaco uscente Borracci fermatosi al 37,29%,  e Vetrano con il 10,93%.

PULSANO (TARANTO)

Pietro D’Alfonso nella civica “Destinazione Pulsano con il 37,92%  è il nuovo sindaco di Pulsano, superando Antonella Demarco alla guida della lista “Terra Mia”, Francesco Marra candidato nella lista “Progetto Comune”, Cataldo Ettore Guzzone con “Noi per Pulsano” e per ultimo Franco Vetrano con “Libera Pulsano”.

ROCCAFORZATA (TARANTO)

È Arcangelo Serio il nuovo sindaco eletto a Roccaforzata con una percentuale del 51,64%, prevalendo su Nico Galeone fermo al 48,36 al termine di una campagna elettorale velenosa e con uno scrutinio finale all’ultimo voto. 

SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE (TARANTO)

Francesco Leo è il nuovo sindaco con quasi il 60%: ha battuto Antonia Cotugno moglie del sindaco uscente Tarantino.

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