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25 Novembre 2024 02:12

Il M5s occupa la Giunta per le elezioni. Lavori bloccati sul riconteggio delle schede

I pentastellati protestano contro l'emendamento della maggioranza che, secondo il Movimento, scombinerebbe i risultati delle elezioni per favorire il centrodestra. In realtà non è così e basta vedere l'elenco dei deputati a rischio per rendersene conto

I deputati del Movimento 5 stelle insieme a Giuseppe Conte hanno deciso di occupare l’aula bloccando i lavori della Giunta per le elezioni alla Camera in segno di protesta contro l’emendamento – sostenuto dal centrodestra – che fissa nuovi criteri per il calcolo delle schede nulle. Un tecnicismo, all’apparenza, ma che secondo la tesi dei 5 stelle  potrebbe scombinare i risultati delle elezioni politiche del 2022. La bagarre in qualificabile che ha richiesto l’intervento dei commessi. Alcuni deputati grillini, con le sedie e altri in piedi, stanno impedendo ai componenti della giunta di entrare in aula.

La protesta ha origine da un emendamento firmato dal deputato Pietro Pittalis di Forza Italia che punta a far prevaler il principio del “favor voti” nello scrutinio delle schede elettorali con un possibile ribaltamento del risultato, se passasse l’emendamento, che riguarda almeno 13 collegi che hanno avuto un esito sul filo. Il centrodestra, che in Giunta ha la maggioranza, nello specifico ritiene che siano considerate valide anche le schede nelle quali sono stati espressi voti su più liste a sostegno di uno stesso candidato nei collegi uninominali, ad ora considerate invece nulle. Per i grillini si tratta di un “tentativo di sovvertire il voto democratico“. Ma il centrodestra va all’attacco accusando i pentastellati di fare disinformazione. “E’ una informazione artatamente falsa e falsificata e devo dire che assume toni grotteschi. Il tema è limitato a quattro ricorsi negli uninominali”, replica Pittalis.

“Intanto chiariamo una cosa. Non si tratta di un ‘mio’ emendamento: gli emendamenti sono del centrodestra, con la mia firma e quella dei capigruppo di Fi, Fdi, Lega e Noi moderati. Emendamenti analoghi a quelli del centrodestra li ha presentati +Europa e addirittura il Pd ha presentato un emendamento soppressivo di quello M5S. Tutti hanno avvertito l’esigenza di mettere mano a un pasticcio introdotto dal 5 Stelle, che predica bene per gli altri ma razzola male in casa propria”. Lo dice, parlando con l’Adnkronos, il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis, co-firmatario dell’emendamento sul sistema di conteggio dei voti per le ultime politiche.

In realtà il timore dei deputati grillini è che se l’emendamento venisse approvato ne conseguirebbead un riconteggio delle schede che come conseguenza avrebbe l’elezione alla Camera del forzista Andrea Gentile nel collegio uninominale U02 della Calabria, che lo ha visto perdere contro la 5s Anna Laura Orrico per 482 voti di scarto. “Abbiamo occupato la giunta delle elezioni per dimostrare alla maggioranza che solo con la forza dei voti, con la forza dei numeri, non può ribaltare il diritto sacrosanto che sancisce la nostra democrazia: la libertà di voto dei cittadini”, ha detto la deputata. La realtà è che partito di Conte rischia di perdere un seggio. A rischio uscita del Parlamento ci sono anche altri deputati, come Umberto Bossi della LegaRoberto Morassut e Gianni Cuperlo, eletti nelle liste del Pd.

Sulla base di un analisi commissionata dal Movimento 5 stelle a rischio sarebbero i seggi dei deputati , Beatriz Colombo (FdI), Grazia Di Maggio (FdI), Daniela Dondi (FdI), Antonio Giordano (FdI), Carmen Letizia Giorgianni (FdI), Aldo Mattia (FdI) Eugenia Roccella (FdI), Immacolata Zurzolo (FdI), Andrea Caroppo (FI), Vito De Palma (FI) Catia Polidori (FI), Cristina Rossello (FI), Chiara Tenerini (FI), Umberto Bossi (Lega), Riccardo Augusto Marchetti (Lega), tutti eletti nella maggioranza parlamentare.

Nei banchi dell’opposizione a rischio-seggio i parlamentari Andrea Casu (Pd), Gianni Cuperlo (Pd), Andrea De Maria (Pd), Maria Cecilia Guerra (Pd) Maria Stefania Marino (Pd), Roberto Morassut (Pd), Ubaldo Pagano (Pd), Andrea Rossi (Pd), Marco Simiani (Pd), Roberto Speranza (Pd), Valentina Barzotti (M5S), Emma Pavanelli (M5S), Andrea Quartini (M5S) Elisa Scutellà (M5S), Isabella De Monte (Azione), Giulio Cesare Sottanelli (Azione), Roberto Giachetti (Italia Viva), Luca Pastorino (Misto/+Europa), Francesco Emilio Borrelli (Avs) Elisabetta Piccolotti (Avs) .

Dopo la sospensione, la seduta della giunta è stata riconvocata “in un luogo da definire protetto dai commessi per evitare il blocco della seduta”, ha spiegato il deputato di Fdi Gianluca Vinci. “Abbiamo subito questa forzatura” e “deciso di adottare questa soluzione per impedire un’ulteriore occupazione e garantire alla giunta il diritto di lavorare”, ha aggiunto un altro parlamentare di FdI, Luca Sbardella. Da quanto si apprende da fonti parlamentari della commissione stessa, la decisione di spostare il luogo dove si tiene la giunta è stata adottata sentiti i questori, sulla base del Regolamento della Camera dei Deputati.

La seduta della giunta per le elezioni, che avrebbe dovuto decidere sull’emendamento Pittalis (FI) sui nuovi criteri per il conteggio delle schede nulle, è stata quindi spostata nell’aula della commissione Agricoltura di Montecitorio, dopo l’occupazione dell’aula della giunta da parte dei deputati del M5S. I quali, però, stanno bloccando anche l’ingresso dell’aula della commissione piazzando i divanetti davanti alla porta e sono tutti assiepati davanti l’ingresso per impedire ai deputati degli altri gruppi di entrare. Tanto per dare un’idea di come questi oppositori intendono il rispetto delle istituzioni e dei regolamenti parlamentari.

Il questore della Camera Paolo Trancassini (FdI), in relazione alla protesta anti-democratica dei deputati del M5S che stanno bloccando l’ingresso dell’aula dove dovrebbe svolgersi la seduta della giunta per le elezioni, ha detto “Stiamo cercando una via d’uscita per non applicare il regolamento che prevede l’intervento di questori e commessi, che devono garantire lo svolgimento dell’attività parlamentare, anche ordinando l’evacuazione forzata dei parlamentari che la impediscono. Non vogliamo esporre a pericoli i parlamentari o i dipendenti della Camera“.

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