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22 Dicembre 2024 09:54

“Sta bene, ha scherzato” riuscito l’intervento su Papa Francesco. Notte tranquilla dopo intervento: “E’ trascorsa bene”

L'operazione per un laparocele incarcerato è terminata dopo tre ore. Non ci sono state complicazioni. La degenza durerà alcuni giorni. Il Pontefice "è sveglio e già al lavoro" e il quadro clinico non desta preoccupazioni
di Silvia Signore

L’operazione per laparocele incarcerato in anestesia generale, al quale è stato sottoposto Papa Francesco Bergoglio.   è durata tre ore e non ci sono state complicazioni. L’intervento, resosi necessario per un’ernia sviluppatasi sulla cicatrice di un precedente intervento, che avrebbe potuto costituire il rischio di un’occupazione intestinale, è stato eseguito dall’equipe del professor Sergio Alfieri. Lo rende noto la Santa sede.

“E’ trascorsa bene”, senza complicazioni, la prima notte di Papa Francesco al decimo piano del Policlinico Gemelli dove ieri ha subito un intervento all’intestino. Lo ha fatto sapere la Sala stampa del Vaticano che fornirà ulteriori informazioni a fine mattinata. Tra i tantissimi in preghiera per il Pontefice anche padre Antonio Spadaro che via tweet dice: “Sì, ha una fibra forte. Ma soprattutto grande fede e… un grande senso dell’umorismo. Sempre e nonostante tutto

Bergoglio è “sveglio e già al lavoro”, fa sapere l’equipe medica. La degenza, segnalano dalla sala stampa vaticana, durerà alcuni giorni, durante i quali il Pontefice porterà avanti il suo lavoro dal Policlinico. Le udienze sono infatti state sospese almeno fino al 18 di giugno.

Un intervento di chirurgia intestinale (foto di repertorio)

Il dottor Alfieri: “Mi ha già preso in giro”

“Quando facciamo la terza operazione?”. Il professor Alfieri ha annunciato ai giornalisti riuniti nell’atrio del policlinico Gemelli gli esiti dell’intervento cui è stato sottoposto Francesco. “Il Santo Padre – ha detto Alfieri – sta bene: questa è la notizia che aspettavate, è sveglio ed è vigile ha già fatto la prima battuta. Mi ha già preso in giro dieci minuti fa: mi ha chiesto quando facciamo un terzo intervento“.

Questo il primo segnale di ripresa dato dal Pontefice al medico che ha guidato l’equipe che ha eseguito l’intervento di chirurgia addominale. “Intervento chirurgico – ha spiegato il dottore – programmato per un laparocene incarcerato in corrispondenza di cicatrici risalenti a un intervento che era stato eseguito tempo fa in Argentina. Tale laparocene aveva causato sindromi dolorose che, condividendo con lui, abbiamo deciso di operare

Il quadro clinico è tranquillo e sotto controllo

Il chirurgo si è premurato di rassicurare la platea dei giornalisti: “non si è trattato – ha detto – di un intervento urgente. Se fosse stato urgente lo avremmo fatto ieri, quando il Papa è venuto al Gemelli per fare una tac. Lo abbiamo deciso anche in base alla sua agenda: è lui che decide“. Quanto al quadro clinico, non desta preoccupazioni, per quanto si tratti comunque del quadro clinico di “un uomo di ottantasei anni che ha già subito quattro interventi e recentemente ha anche avuto un’infezione polmonare: per dire con esattezza quanti saranno i giorni di degenza dovete darci tempo. Saranno comunque necessari tra i cinque e i sette giorni. Sono state riscontrate tenaci aderenze tra alcune anse intestinali e il peritoneo parietale: era questo che gli causava i sintomi. Si è proceduto alla liberazione e si è effettuata una riparazione plastica di una parete addominale“.

L’intervento, ha aggiunto il medico, è stato privo di complicazioni, così come l’esito dell’anestesia generale. “L’intervento chirurgico – ha concluso il dottor Alfieri – che ha subito il Papa in precedenza (l’operazione eseguita proprio dal professor Alfieri nel 2021, ndr.) era per una patologia benigna ed è completamente guarito, come benigna è quella di oggi. Non ha altre malattie“. Appena sveglio, Francesco non ha mancato di sorridere. “Gli ho raccomandato di non fare sforzi e sollevare pesi, lui mi ha guardato come per dire ‘sono il papa ti pare che sollevo pesi?”.

Il racconto dell’ anestesista

“Alla domanda se sentisse dolore a seguito dell’intervento, il Santo Padre ha risposto più con cenni della testa che con le parole, rassicurando tutti noi che stava bene e che non provava alcun dolore fisico. Sono state queste le prime battute che abbiamo scambiato con Papa Francesco poco dopo il suo trasferimento nell’appartamento riservato al Pontefice nel Reparto Solventi“, racconta Massimo Antonelli, direttore dell’Unità operativa complessa Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e Tossicologia Clinica del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs dove Bergoglio è ricoverato.

Il comunicato del Vaticano

Papa Francesco è vigile e cosciente dopo l’intervento, fa sapere la Santa Sede in un comunicato. “Il Santo Padre ricoverato presso il Policlinico A. Gemelli, è stato sottoposto all’intervento chirurgico programmato ed eseguito nelle prime ore pomeridiane dal Prof. Sergio Alfieri, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Addominali ed Endocrino Metaboliche, assistito dal Dott. Valerio Papa, dalla dott.ssa Roberta Menghi dal dott. Antonio Tortorelli e dal dott. Giuseppe Quero; l’intervento è stato condotto in anestesia generale dal Prof. Massimo Antonelli, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’emergenza, anestesiologiche e della rianimazione, coadiuvato dalla dott.ssa Teresa Sacco, dalla dott.ssa Paola Aceto e dal dott. Maurizio Soave e la dott.ssa Giuseppina Annetta per il posizionamento dell’accesso vascolare centrale. Erano altresi presenti in Sala Operatoria il Prof. Giovanni Battista Doglietto, Direttore del Fondo di Assistenza Sanitaria, ed il dott. Luigi Carbone, Medico della Direzione di Sanità ed Igiene dello Stato della Citta’ del Vaticano”.

“Questo pomeriggio, presso il Policlinico Gemelli, il Santo Padre è stato sottoposto all’intervento chirurgico programmato per un laparocele incarcerato in corrispondenza della cicatrice delle pregresse operazioni chirurgiche laparotomiche effettuate negli anni passati”, prosegue la nota, “tale laparocele causava al Santo Padre, da alcuni mesi, una sindrome subocclusiva intestinale dolorosa ingravescente. Nel corso dell’intervento chirurgico sono state riscontrate delle tenaci aderenze tra alcune anse intestinali medio-tenuali parzialmente conglobate ed il peritoneo parietale che causavano la sintomatologia sopra menzionata. Si è proceduto pertanto alla liberazione delle aderenze (cicatrici interne) con sbrigliamento completo di tutta la matassa tenuale. È stata quindi eseguita la riparazione del difetto erniario mediante una plastica della parete addominale con l’ausilio di una rete protesica”.

“L’intervento chirurgico e l’anestesia generale si sono svolte senza complicazioni. Il Santo Padre ha reagito bene all’intervento chirurgico”, conclude il comunicato, “è vigile e cosciente e ringrazia per i numerosi messaggi di vicinanza e di preghiera che lo hanno da subito raggiunto”.

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