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27 Agosto 2024 15:16
27 Agosto 2024 15:16

E’ morto Silvio Berlusconi. Proclamato lutto nazionale

Il Cavaliere si è spento a 86 anni. Era ricoverato al San Raffaele per controlli dopo che ad aprile aveva trascorso un mese in ospedale. Da tempo lottava contro una leucemia mielomonocita cronica

Silvio Berlusconi, era ricoverato nel reparto di degenza del padiglione Q da venerdì scorso all’ospedale San Raffaele di Milano per degli accertamenti programmati per la sua “patologia ematologica”, ed aveva trascorso un’altra notte tranquilla. Si sono aggravate improvvisamente nelle prime ore del giorno le sue condizioni. Un aggravamento dovuto alla leucemia, malattia di cui soffriva ormai dal 2021. Al mattino, quando si è capito che non c’era più nulla fare, sono stati chiamati i familiari.

L’ ex presidente del Consiglio, ieri aveva ricevuto le visite del fratello Paolo e dei figli Marina e Piersilvio Berlusconi che In mattinata sono accorsi in ospedale intorno alle 9.30, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altra, dove già si trovava Marta Fascina. Pochi minuti dopo, anche gli altri figli Barbara e Piersilvio hanno raggiunto il nosocomio

 I funerali si terranno nel Duomo di Milano

Sarà sposata nella sua casa, a Villa San Martino ad Arcore, il corpo dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi morto questa mattina al San Raffaele di Milano. Lo si apprende da fonti qualificate. Fino ai funerali, la salma di Silvio Berlusconi resterà ad Arcore. Per motivi di ordine pubblico l’ingresso sarà riservato esclusivamente ai familiari più stretti. È quanto apprende l’ANSA da una fonte vicina alla famiglia Berlusconi.. Si svolgeranno nel Duomo di Milano mercoledì prossimo alle 15 i funerali di Stato dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.. Lo confermano dalla Curia di Milano. Sarà l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, a celebrare i funerali .

Bandiere a mezz’asta fino a mercoledì, giorno dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi, in tutti gli uffici pubblici, le ambasciate e i consolati italiani all’estero. È quanto stabilito dal governo con un dispositivo firmato in queste ore dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Il presidente del Repubblica Sergio Mattarella – secondo quanto si apprende – parteciperà ai funerali di Stato del presidente Silvio Berlusconi a Milano. 

Tutti gli ‘acciacchi’ precedenti del Cavaliere

Non era la prima volta che il presidente di Forza Italia si fermava per un pit stop sanitario. La sua storia politica si è sempre intrecciata a problemi fisici e malattie, con periodi più o meno lunghi di convalescenza e guarigioni. Ogni acciacco fisico è stato puntualmente dato in pasto ai media, in nome di quel principio caro a un comunicatore come lui, che il ‘corpo del capo’ esibito gioca un ruolo di primo piano in politica, anche come acchiappa consensi. In realtà i primi ricoveri sono rimasti segreti, ignoti ai più, talvolta per anni.

Poi, è iniziata l’era dei bollettini medici ufficiali, quasi dettati in tempo reale, con nugoli di telecamere e cronisti asserragliati in via Olgettina, davanti all’ingresso principale dell’ospedale milanese dal San Raffaele, in cerca di qualche novità, anche sui minimi sviluppi della degenza. “Al punto che la cartella di Silvio è diventata una questione di Stato’‘, scherza un parlamentare azzurro di lungo corso.

Ventitre giorni fa l’ex premier era stato dimesso dopo un lungo e delicato soggiorno di 45 giorni, a causa di una infezione polmonare legata a una leucemia mielomonocitica cronica. Tre giorni fa il ‘rientro’ nel nosocomio lombardo (nel reparto di degenza ordinaria) dopo che erano stati rilevati alcuni valori sballati a Villa San Martino, dove veniva costantemente monitorato.

Tra le ‘sfide superate’ dal leader azzurro c’è quella molto complicata e dolorosa di un tumore alla prostata per cui fu venne operato nel ’97 in gran segreto proprio al San Raffaele da lui co-fondato. Non se ne seppe nulla per molto tempo. E’ stato poi lo stesso Cavaliere a raccontarlo nel 2000, prima a un gruppo di giovani in una comunità di recupero in Veneto e poi in una intervista (“Ero convinto di avere un male incurabile, invece, per fortuna, il male era localizzato ed è stato possibile combatterlo“). Il calvario medico era appena cominciato. Nel 2006 Berlusconi viene operato al menisco dal prof Marc Martens in una clinica belga.

Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi

Già allora al suo fianco c’era Alberto Zangrillo, diventato medico personale, quasi un’ombra. Pochi mesi dopo, a fine anno, il patron di Mediaset ha un malore a Montecatini: sviene e si accascia sul palco, ma si riprende poco dopo, rifiutando l’ambulanza. Poi resterà al San Raffaele per 2 giorni in osservazione. Sarà operato negli Usa, a Cleveland, in Ohio, un mese dopo quando gli impiantano un peacemaker.

La sera del 13 dicembre 2009 in televisione arrivano le immagini del volto del Cavaliere insanguinato a seguito di una ‘statuina’ del Duomo lanciata a breve distanza da Massimo Tartaglia, arrestato per lesioni pluriaggravate. Il bollettino medico parlerà di una ferita lacero-contusa con frattura del setto nasale e due denti lesi, di cui uno superiore fratturato e prognosi di 20 giorni: lascerà l’ospedale il 17 dicembre. L’attentatore dovrà scontare sei anni di libertà vigilata. Negli anni successivi, a causa del colpo subito, l’ex premier dovrà sottoporsi a diversi interventi alla mandibola.

L’imprenditore brianzolo torna al San Raffaele nel 2013 per curare l’uveite, fastidiosa patologia oculare che lo costringe a un nuovo pit stop nel 2014. Famosa la foto che lo ritrae al Senato con occhialoni neri: sarà costretto a indossarli per qualche settimana durante il giorno come protezione dalla luce.

Negli anni successivi a impensierire Zangrillo e la sua équipe è soprattutto il cuore del Cavaliere. Nel 2015 l’operazione del pacemaker al San Raffaele. Un anno dopo lo attende quello che lui definirà una ”prova molto dolorosa”: l’operazione a cuore aperto per la sostituzione della valvola aortica ancora una volta al San Raffaele. Nel giorno dell’intervento conquistano i media le lacrime della compagna di allora, Francesca Pascale, che piange con un fazzoletto in mano, affacciata da una finestra del sesto piano dell’edificio D dove era degente il Cav. ”Ha davvero rischiato la vita”, disse Zangrillo.

Nel novembre 2019 il leader forzista viene ricoverato alla clinica ‘La Madonninadopo una caduta a Zagabria, dove era impegnato nei lavori del congresso del Ppe: solo una contusione e tanto spavento perché in un primo tempo si era temuta una frattura del femore. Nell’aprile dello stesso anno Berlusconi va di nuovo sotto i ferri dei chirurghi, stavolta per un’occlusione intestinale: sarà dimesso dopo alcuni giorni. Il 2020 del leader forzista sarà segnato dal Covid: il 2 settembre, dopo il soggiorno estivo a Villa La Certosa in Sardegna, risulta positivo e due giorni più tardi viene ricoverato al San Raffaele per un inizio di polmonite bilaterale: lascerà l’ospedale milanese dieci giorni dopo, il 14 settembre.

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