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22 Novembre 2024 06:43

Sgomberato ex hotel Astor di Firenze per la bambina scomparsa a Firenze

A una settimana esatta dalla sparizione della bambina all’alba le forze dell’ordine a Firenze hanno iniziato a liberare l’immobile ex albergo occupato abusivamente . Secondo la procura c'è pericolo che l'occupazione "agevoli o protragga" le conseguenze del reato.

L’ex hotel Astor di via Maragliano a Firenze, occupato da decine di famiglie dove vive anche Kataleya, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa dal primo pomeriggio di sabato scorso, e sgomberato questa mattina, è oggetto di un decreto di sequestro preventivo, emesso dal giudice delle indagini preliminari di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Da tempo il Comune aveva chiesto alla Prefettura lo sgombero dello stabile, ma mancava il decreto di sequestro che doveva essere chiesto dalla procura.

Dopo la scomparsa di Kataleya la procedura ha avuto un’accelerazione e stamani è arrivato allo sgombero. Nello stabile vivono circa un centinaio di persone, molti i bambini. Diversi nuclei familiari provengono da altre occupazioni, gestite dal Movimento di lotta per la casa, finite con sgomberi, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa dal primo pomeriggio di sabato scorso. La struttura era stata occupata abusivamente, tra il 19 settembre 2022 e il giugno 2023, da 54 persone, suddivise in 17 nuclei familiari, di cui 19 minori.

Sul posto numerose le forze dell’ordine tra Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Polizia Locale. Il tratto della strada dove si affaccia l’ex hotel e la strada laterale, via Boccherini sono state interdette al traffico. Lo stabile dell’ ex-hotel era stato occupato nel settembre scorso, venendo abitato per lo più da famiglie di origine peruviana e romena.

“I sopralluoghi compiuti dalla polizia giudiziaria, in occasione del tentato omicidio del 28 maggio 2023 e, successivamente, dell’ipotizzato sequestro di persona a scopo di estorsione di Mia Kataleya Chiclio Alvarez del 10 giugno 2023, hanno confermato – si legge in una nota della procura di Firenze – la presenza nell’immobile di numerosi nuclei familiari. Si è ipotizzato il delitto di invasione di edifici. Sussiste il pericolo che il protrarsi della condotta criminosa, impedendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio occupato, agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati e comporti il rischio di ripetizione di reati contro la persona connessi alle condizioni di accesso alla gestione dell’immobile“.

Su delega della Dda, l’esecuzione è stata curata dalla Questura e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze, con la collaborazione degli assistenti sociali, dei vigili del fuoco e del personale del 118. La Prefettura e il Comune di Firenze si sono attivati per assicurare che gli occupanti vengano alloggiati presso altre strutture abitative.

Il Movimento però aveva abbandonato da qualche tempo, l’occupazione dell’ex Astor, dopo l’innalzamento della tensione fra gruppi che si fronteggiavano per il controllo delle stanze (per farsi pagare). Kataleya abitava nell’ex albergo di via Maragliano da alcuni mesi con la sua famiglia. Il padre ha raccontato di “avere comprato” la stanza.

Da tempo il Comune aveva chiesto alla Prefettura lo sgombero dello stabile, ma mancava il decreto di sequestro che doveva essere chiesto dalla procura. Dopo la scomparsa di Kataleya la procedura ha avuto un’accelerazione e stamani siamo arrivati allo sgombero. Nello stabile vivevano circa un centinaio di persone, molti i bambini. Diversi nuclei familiari provengono da altre occupazioni, gestite dal Movimento di lotta per la casa, finite con sgomberi

Oltre al questore Maurizio Ariemma e all’assessore Sara Funaro del Comune di Firenze sul posto è comparsa anche Kathrina, la madre della bimba scomparsa. Probabilmente la donna sta raccogliendo i suoi effetti personali prima di lasciare il palazzo. Anche lo zio di Kata arriva con la moglie per lo stesso motivo. All’interno dello stabile occupato, è entrato anche il comandante provinciale dei Carabinieri di Firenze, colonnello Gabriele Vitagliano.

Nel frattempo con mezzi e risorse straordinarie proseguono le indagini e le ricerche della piccola bambina peruviana, scomparsa in modo apparentemente inspiegabile: gli impianti di videosorveglianza l’hanno infatti ripresa mentre entra nell’edificio, alle 15.01 di sabato, senza più uscirne. Lo sgombero di questa mattina potrebbe dunque servire per ulteriori verifiche tra gli spazi labirintici del palazzo. Procura e carabinieri continuano infatti a concentrarsi sul centro occupato e anche sull’edificio adiacente, dove secondo almeno una testimonianza – quella di una bambina, che ha riferito di aver visto uno sconosciuto trascinare via Kata in lacrime – sarebbe stata portata la piccola. Ieri i carabinieri del Ros hanno ispezionato proprio un garage del palazzo accanto, per cercare il nascondiglio in cui potrebbe essere stata trattenuta almeno per qualche ora. I Carabinieri, guidati dai pm Christine Von Borries e Giuseppe Ledda, lavorano su molteplici direzioni ed ipotesi investigative . Al momento quella “ufficiale“, che ha indotto all’apertura di un fascicolo per “sequestro di persona a scopo di estorsione“, sarebbe di una ritorsione contro i familiari della bambina, alcuni dei quali coinvolti nei frequenti scontri tra clan (per il monopolio del racket delle stanze) che da tempo inquinavano la vita del palazzo.

Sono previsti intanto nuovi sopralluoghi nell’ex Hotel Astor per reperire nuove tracce che possano ricondurre a Kata. Interverranno anche i Gis, il Gruppo di intervento speciale, le teste di cuoio dei Carabinieri con reparti ad alta tecnologia per passare ai raggi x la struttura e verificare intercapedini e vuoti dove potrebbe essere stata nascosta la bambina. Il nuovo sopralluogo sarà agevolato dall’assenza di persone, tutte sgomberate in giornata.

Secondo quanto si apprende il dato definitivo che risulta alla questura di Firenze e che è stato comunicato al Viminale è di 132 persone sgomberate dall’hotel Astor. Tra loro risultano 42 minori. Gli occupanti dell’ex hotel sono stati valutati dai servizi sociali del Comune di Firenze che erano presenti e sono stati accolti in quattro strutture con la collaborazione della Fondazione solidarietà Caritas e della cooperativa Girasole.

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