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22 Novembre 2024 03:20

Forza Italia a congresso dopo le Europee. Galliani candidato al Senato al posto di Berlusconi

La nuova fase, dopo la morte di Silvio Berlusconi, è già cominciata. Antonio Tajani, che riceve la telefonata di Marina, traghetterà il partito fino al congresso. E sulle suppletive per il collegio lasciato vacante l'ipotesi di Adriano Galliani mette tutti d'accordo

Nella sede di San Lorenzo in Lucina dallo sfondo rinnovato, con l’immagine di Silvio Berlusconi, che si aggiunge tra i fondali raffiguranti le bandiere di Forza Italia, il coordinatore nazionale Antonio Tajani apre la nuova fase dopo la morte dell’ex premier nel solco del ‘berlusconismo’. A seguito della scomparsa del suo leader, il coordinatore di FI si presenta con i due capigruppo alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Licia Ronzulli, e il capo delegazione a Strasburgo, Fulvio Martusciello.

Il tentativo è quello di mostrare una immagine di “unità” del partito, valore ribadito in tutti gli interventi, nel solco tracciato da Berlusconi stesso. E allora è così che il nome dell’ex premier, assicura Tajani, “resterà sempre” nel contrassegno elettorale del partito, che ricorderà il suo leader, il 29 settembre, giorno del compleanno, con una maxi-convention, a Paestum.

La telefonata di Marina Berlusconi

“Stamani ho ricevuto una telefonata da Marina Berlusconi, che mi ha chiesto di ringraziare tutta Forza Italia per le manifestazioni di grande affetto che ha riversato su suo padre”, scandisce Tajani. “Marina mi ha ribadito, nel rispetto dei ruoli, la stima, l’affetto e la vicinanza di tutta la sua famiglia a Forza Italia, che è una delle maggiori realizzazioni di Berlusconi. Marina mi ha autorizzato a rendere pubblico questo colloquio telefonico“.

Il coordinatore poi traccia il percorso che ora ha davanti FI. Si tratta di una strada “assolutamente condivisa”, tiene a rimarcare Ronzulli. “Dobbiamo praticare unità, nel solco tra tracciato da Berlusconi. Lo dobbiamo a lui. Oggi purtroppo inizia una nuova pagina. È chiaro che ora siamo in mare aperto ma chi va in barca a vela sa che è necessaria l’armonia della squadra”, sottolinea la capogruppo al Senato.

La road map tracciata è abbastanza lunga e porta all’estate del 2024. Il primo appuntamento è, però, fissato tra una settimana: giovedì prossimo si riunirà il comitato di presidenza, che convocherà il consiglio nazionale. Sarà quest’ultimo a eleggere il nuovo presidente che, in base all’articolo 19 dello statuto di FI, traghetterà il partito fino al congresso nazionale.

Il congresso dopo le Europee

Sull’assise elettiva Tajani è chiaro: sarà il nuovo presidente a convocarla, sentito il consiglio nazionale. Il coordinatore di FI non fornisce indicazioni chiare sui tempi del congresso, tranne escludere che vi siano i tempi di convocarlo entro la fine dell’anno.

Difficilmente potrà tenersi alla vigilia delle Europee, previste a inizio giugno, quindi è forte la possibilità che si tenga dopo il voto. “Tutto il movimento politico è unito attorno al nome di Berlusconi, tutti parlamentari impegnati affinché nostro movimento” resti un movimento di ispirazione “cristiana, liberale e atlantista“, assicura Tajani. “Forza Italia continuerà a essere protagonista dell’azione di governo, sosterremo lealmente e costruttivamente il governo di centrodestra per realizzare i progetti di Berlusconi“.

A chi gli chiede dell’eventuale candidatura del fratello Paolo alle elezioni suppletive per il seggio lasciato vacante da Silvio Berlusconi, Tajani risponde: “Il messaggio di Marina Berlusconi era di altro profilo, di affetto della famiglia al partito. Non si è parlato di candidature. Le suppletive si svolgeranno entro il 29 ottobre ne parleremo con gli alleati”. E infine sul ruolo di Marta Fascina: “È un deputato e la compagna di vita di Berlusconi: non c’è bisogno di spazi formali

L’opzione Galliani è quella che sta mettendo d’accordo tutti: dalla famiglia Berlusconi a Tajani, da Marta (che al vicepresidente vicario e amministratore delegato del Monza vuole bene e spesso sono stati insieme allo stadio a vedere con il Cavaliere i diavoli rossi) ai vertici lombardo del partito, e ovviamente Gianni Letta. Difficile trovare un tipo più unitario, e più unanimemente considerato continuatore del berlusconismo, di lui. Che ha il vantaggio di unire politica (ne è appassionatissimo, e parla sempre bene di Giorgia Meloni, così come fa Fedele Confalonieri) e pallone.

“Per l’amore che nutro nei confronti di Silvio Berlusconi farò tutto quello che mi verrà richiesto in qualunque settore. Al momento nessuno mi ha parlato di candidarmi nel collegio elettorale di Monza né del futuro della società di calcio del Monza” chiarisce Adriano Galliani.

I figli di Berlusconi, che avrebbero chiesto a Galliani di rinunciare al calcio, perché il Monza verrà messo in vendita, come era stato già anticipato nei mesi scorsi. Da quando Berlusconi aveva rilevato il club, la Fininvest cassaforte della famiglia Berlusconi ha speso più di 192 milioni fra l’acquisto delle quote, gli aumenti di capitale, i finanziamenti, ha già messo in vendita il club, o in alternativa è alla ricerca di soci di minoranza per alleggerire i costi.

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