Palazzo Chigi ha scelto: il commissario per la ricostruzione dopo l’alluvione in Romagna del maggio scorso sarà Francesco Paolo Figliuolo. Dopo una lunga analisi e valutazione approfondita, la nomina premia il generale degli Alpini, diventato noto all’opinione pubblica per il successo della campagna di vaccinazione contro il Covid-19. Figliuolo, all’epoca dei fatti comandante logistico dell’Esercito era stato nominato a marzo 2021 dal premier Mario Draghi, in sostituzione del commissario straordinario Domenico Arcuri.
Il generale Figliuolo di origini lucane dopo aver svolto con obiettiva efficienza l’incarico, è poi rientrato nelle Forze armate, e attualmente è il capo del comando operativo di vertice interforze (Covi). Il suo nominativo era entrato nella ristretta cerchia di candidati per l’incarico di ricostruzione dei danni da inondazioni in Emilia Romagna che lo vedeva in corsa insieme a Guido Bertolaso, l’uomo che nominò alla guida della Protezione civile e che era stato successivamente chiamato a gestire numerosi fronti di emergenza, tra cui quella dei rifiuti in Campania e quella post sisma in Abruzzo, su incarico di Silvio Berlusconi. Bertolaso era stato coinvolto in diverse inchieste sul G8 alla Maddalena del 2009 e sul terremoto aquilano, uscì indenne tra proscioglimenti e archiviazioni. Attualmente è assessore al Welfare della Regione Lombardia.
Alla fine la maggioranza del Governo Meloni ha trovato l’intesa su Figliuolo, il cui nome era circolato anche per i vertici dello Stato maggiore della Difesa. Come commissario post alluvione, si troverà a vigilare su 2,2 miliardi già stanziati e su un piano di lungo periodo. Il via liberà alla nomina sarà discusso nel Consiglio dei ministri di oggi che inizierà alle ore 18, con all’ordine del giorno un decreto legge con disposizioni urgenti per la ricostruzione sui territori colpiti dall’alluvione