All’hotel Parco dei principi di Roma si sono riuniti questa mattina i 213 componenti dell’organismo che raggruppa tutto lo stato maggiore di Forza Italia, allargato ai principali eletti (parlamentari, europarlamentari, governatori, coordinatori regionali, provinciali e cittadini, sindaci di citta’ con almeno 50mila abitanti, presidenti dei consigli regionali e capigruppo).
“Dopo Silvio Berlusconi io penso che Forza Italia non potrà più avere un presidente, propongo di inserire nello statuto del partito la parola segretario nazionale al posto di presidente” ha detto Antonio Tajani, numero due di Fi, prendendo la parola al Consiglio nazionale azzurro in corso a Roma che gli ha poi affidato ufficialmente la guida del partito fino al prossimo congresso nazionale che dovrebbe tenersi prima delle europee. L’attuale coordinatore nazionale azzurro, dopo il consenso ricevuto oggi alla modifica statutaria da lui stesso proposta, si chiamerà quindi segretario nazionale, non sarà più presidente, carica che resterà per sempre al fondatore del movimento forzista scomparso il 12 giugno scorso.
“Questo è il primo Consiglio nazionale senza il nostro leader. Più che un minuto di silenzio ci vuole un minuto di applauso ma vedo che è partito spontaneo…”, sono state le parole commosse di Tajani dal palco del Consiglio nazionale che lo ha nominato reggente di una Forza Italia rimasta “orfana” del suo fondatore Berlusconi. Dalla platea è partito un lunghissimo interminabile applauso in memoria del Cavaliere durato oltre 5 minuti. Così gli oltre 200 delegati tutti in piedi hanno voluto ricordare l’ex premier. “Non è facile iniziare questa giornata, vorremmo applaudire tutto il giorno”“. Dalla platea qualcuno grida “Silvio, Silvio!” .
“Propongo di modificare lo statuto di Forza Italia e di inserire nel frontespizio la parola Silvio Berlusconi presidente fondatore”, ha continuato Tajani aggiungendo: “Il Presidente Berlusconi è certamente stato la nostra storia ma è anche il presente e il futuro di Forza Italia”, le parole dopo la proiezione di un video omaggio al presidente azzurro che ripercorre la vita politica del leader, a cominciare dal discorso della discesa in campo, “L’Italia è il Paese che amo…“.
“Ieri sera ho ricevuto una lettera molto affettuosa, molto cordiale piena di incoraggiamento anche nei miei confronti da parte della famiglia Berlusconi che mi ha pregato di leggervi”, ha raccontato Antonio Tajani durante il consiglio nazionale di Forza Italia. Quindi la lettura di una lettera di saluto della famiglia Berlusconi diretta ai partecipanti della kermesse di Forza Italia: “Carissimi, grazie per l’appoggio e la vicinanza che avete sempre dato al nostro caro papà. E grazie per tutto ciò che da oggi farete per continuare a far vivere gli ideali di libertà , di progresso e di democrazie che hanno sempre contraddistinto il suo pensiero e le sue azioni. Un abbraccio grande a tutti con i migliori auguri di buon lavoro”.
Tra i delegati non è presente Marta Fascina, compagna dell’ex premier, che è rimasta ad Arcore, ma in platea ci sono però i i deputati Stefano Benigni e Tullio Ferrante suoi “fedelissimi” entrambi con diritto di voto .
“Noi al governo lealmente ma senza compiacenza, siamo diversi da alleati”
“Siamo al governo lealmente senza alcuno spirito di compiacenza di altri” ed aggiunge “Vogliamo essere il centro del centrodestra. Siamo alleati ma diversi dai nostri alleati. Non intendiamo assolutamente rinunciare alla nostra identità, vogliamo che la nostra identità rafforzi l’azione di governo“, ha detto Tajani al Consiglio nazionale.
‘‘L’ultimo sondaggio ricevuto mentre era già in corso il Consiglio nazionale – ha aggiunto – ci dice che siamo all’11%. Quindi, raccolgo un’eredità quasi impossibile da raccogliere, di un movimento politica che si candida a continuare ad essere protagonista dell’azione di governo del nostro Paese”.
‘‘Non è facile guidare un movimento politico che ha avuto come leader per quasi 30 anni Silvio Berlusconi. Io posso garantire soltanto il mio impegno, la mia determinazione e volontà di trasformare tutti i suoi sogni in realtà… Per farlo però avrò bisogno di tutti voi, di tutta la nostra classe dirigente, eletti, simpatizzanti, militanti. ‘Non mi piacciono i pennacchi, io resto un militante del partito”, ha assicurato Tajani.