di Antonello de Gennaro
Come i nostri lettori ben sanno non abbiamo dovuto aspettare lo scambio di lettere fra il commissario di governo Massimo Ferrarese ed il sindaco Rinaldo Melucci, per dire la nostra sui quelli che abbiamo da sempre definito i “Giochi dei Poveri”, con tutto il rispetto per chi vi partecipa. Purtroppo la stampa locale tarantina, asservita, soggiogata e spesso svenduta & comprata con qualche spicciolo di pubblicità o consulenza, non ha molto aiutato i cittadini a capire alcuni retroscena e sopratutto svelare quello che qualche politicante da quattro soldi si guarda bene dal raccontare con i suoi comunicati.
Ci abbiamo provato noi sin dal 2 agosto 2019 (leggi QUI) quando il sindaco Rinaldo Melucci assieme al suo “padrone-protettore” Michele Emiliano decisero di organizzare i Giochi del Mediterraneo che nessun’altro voleva, versando circa 2 milioni di euro al Comitato Organizzatore greco. Ma non solo. Si sono affidati all’inesperienza organizzativa di tale Elio Sannicandro, un ex-assessore del barese, riciclato da Emliano alla guida dell’ agenzia regionale pugliese Asset, che due anni prima nel 2017 era stato beccato, come si suol dire, “con il sorcio in bocca”, affidando a suo nipote un’incarico da 700mila euro (leggi QUI) per la progettazione della pista di atletica dello stadio di Barletta, per il quale venne censurato dal CONI nazionale, venendo di fatto costretto a dimettersi dall’incarico regionale che ricopriva per non subire l’onta di essere cacciato.
La realtà è che dal 2019 ad oggi, cioè dopo ben quattro anni, il “trio Baranto” cioè Emiliano-Melucci-Sanniocandro sinora ha solo fatto tanto fumo, tante chiacchiere e dichiarazioni affidate ai soliti “pennivendoli” di fiducia al loro servizio, le solite inutili “passerelle” ad uso mediatico, presentato rendering e nient’altro. Loro dicono che non avevano i soldi. In realtà dal primo masterplan di Asset-Sannicandro erano previsti oltre 142 milioni di euro a carico degli enti locali (leggasi Regione Puglia ed i Comuni che vi partecipavano). Chi li ha visti ? Chi li ha versati ? Ve lo diciamo noi: nessuno. In realtà è stato il Governo a mettere a disposizione 150 milioni, cioè il 30% in più di quanto era previsto inizialmente.
Dove sono finiti i 142 milioni di euro previsti a carico della Regione, Comune ed altri Enti Locali ? Ed i 28 milioni (sponsorizzazioni) previsti dei “privati” ? Qualcuno dei ben noti “pennivendoli” locali sa dirci qualcosa, magari facendoselo suggerire da Emiliano, Melucci e Sannicandro ? E mi rivolgo a quei signori (chiamarli “colleghi” mi pesa un pò troppo) che fra un “like” e l’altro sui social del sindaco Melucci, esaltano ogni giorno le folli arroganti dichiarazioni del sindaco di Taranto, che per Sail GP una regata di vela (per pochi intimi) con 8 imbarcazioni ha già speso 4 milioni di euro ed altri 8 milioni li spenderà nei prossimi 12 mesi , per un totale di 12milioni di euro di soldi pubblici, cioè dei cittadini di Taranto !!!
Per non parlare dei 600mila euro all’ anno (in 6 anni oltre 3milioni e mezzo !) versati dall’ Amministrazione Melucci alla famiglia Cassalia per poter far utilizzare la mattina alle scolaresche e disabili di una vasca-piscina da 25 metri di proprietà comunale affidata in gestione ai ben noti “prenditori” di denaro pubblico-comunale.
Il “trio Baranto” accusa il governo Meloni di voler ostacolare i Giochi, di voler danneggiare la Puglia, ma non è mio compito difendere il Governo, avendolo già fatto quasi 40 anni fa all’inizio della mia carriera quando l’indimenticabile Antonio Ghirelli, portavoce prima di Sandro Pertini al Quirinale e poi di Bettino Craxi a Palazzo Chigi, un vecchio amico di mio padre, mi chiamò come suo stretto collaboratore di fiducia, dividendomi di fatto con Claudio Martelli vicesegretario nazionale del PSI di cui ero portavoce.
Oggi è mio, nostro compito, per onestà nei confronti dei nostri lettori che crescono di giorno in giorno da 9 anni, quello di raccontare la verità, di documentarla. ed è quello che stiamo facendo da 4 anni senza che mai nessuno ci abbia smentito, rettificato, querelato. Anche perchè come diceva il “maestro” Indro Montanelli, il vero “mitra” di un giornalista è il suo archivio. Ed il nostro è abbastanza pieno.
SannicandroSi accusa il commissario Ferrarese di fare minacce al Comune di Taranto, laddove in realtà esercita il suo ruolo ed i poteri ricevuti dal Governo, allorquando in realtà le minacce ai vari Comuni di esclusione dai Giochi , e su carta intestata sinora le ha fatte Sannicandro ! E come sempre, noi documentiamo tutto quello che scriviamo ! Lasciamo ai soliti noti “pennivendoli” locali a gettone la specialità di raccontare fesserie sotto dettatura. Il giornalismo vero è ben altra cosa.
Sarebbe bastato andarsi a vedere il dossier di candidatura nel 2019 per chiedersi: ma i tecnici di Asset sapevano quello che scrivevano sugli impianti sportivi, oppure nel frattempo a qualcuno è venuto qualche appetito sui soldi pubblici destinati alla manifestazione sportiva da organizzare.
Lasciatemi fare alcune domande-riflessioni a voi cari lettori, ma sopratutto ai magistrati della Procura di Taranto, alla magistratura contabile della Corte dei Conti, alla Guardia di Finanza: come mai il sindaco Melucci si è intestardito con la costruzione di uno stadio nuovo del costo previsto di 50milioni di euro, il cui 50% sarebbe a carico dello Stato, con un project financing da 99 anni, cioè un secolo (!!!) ad una società la Red Sport srl neo costituita da appena un anno con 11mila euro di capitale sociale, inattiva, e che non ha mai costruito neanche un castello di sabbia sulla spiaggia ? A chi fanno “gola” i 17mila metri quadri di spazi commerciali previsti all’interno di un nuovo stadio che sarebbe una sorta di cattedrale nel deserto, solo alla Red Sport…? Abbiamo più di qualche dubbio.
visura-red-sport-srl-1Il mio auspicio è che il Governo ed il CONI provvedano a commissariare al più presto anche il Comitato Organizzatore, altrimenti con Emiliano, Melucci e Sannicandro la figuraccia sarà internazionale ! E sopratutto non vorremmo dare troppo… da lavorare in futuro alla Procura di Taranto, all’interno del quale ci sono non pochi problemi di conflitti di interesse con gli enti pubblici locali amministrati da Melucci.
A proposito caro Sindaco di Taranto, quando vuole un confronto giornalistico in videodiretta con il sottoscritto me lo faccia sapere, possibilmente non scrivendomi di notte come ha fatto stanotte con il Governo ed il commissario di governo Ferrarese . Non aspetto altro. Avrà il coraggio, l’onestà intellettuale e morale di confrontarsi carte alla mano ? Mi si consenta ma l’esperienza mi pone più di qualche dubbio.