di Antonello de Gennaro
Caro Sindaco Melucci avendo letto questa mattina una sua intervista rilasciata a Mimmo Mazza un giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno a lei notoriamente molto “caro”, beneficiario in un recente passato di ingenti finanziamenti da parte dell’ Amministrazione Comunale da lei guidata, sotto mentite spoglie di pubblicità o di finte interviste e dibattiti pubblici a pagamento, a fronte del quale è calato il silenzio-autocensura dei noti “pennivendoli” locali, mi vedo costretto a scriverle questa lettera aperta, considerato che da 5 anni a questa parte, cioè da quando lei ricopre la carica di Sindaco di Taranto, lei non ha mai avuto il coraggio (o forse ci sono altri motivi ?) di farsi intervistare dal sottoscritto in diretta streaming. Ha per caso paura di non riuscire a reggere il confronto giornalistico con il sottoscritto affrontando le nostre domande?
Ancor di più ho ritenuto necessario scriverle caro Sindaco anche dopo aver letto nel pomeriggio odierno un suo comunicato stampa, a seguito del quale mi è venuto più di qualche serio dubbio e mi sono chiesto: ma lo ha scritto il “sergente Garcia” o il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ?
Ma andiamo per ordine. Partiamo dall’ intervista. Lei parlando dell’ ex-stabilimento ILVA, ha fatto queste affermazioni alla Gazzetta (o Mazzetta ?) del Mezzogiorno: “Del bavaglio normativo concepito a carico del sindaco, che da ordinamento dovrebbe difendere la salute dei cittadini, c’è poi poco da dire, è stato un gesto per me di grande inciviltà. Spero ancora che il Premier Meloni possa assumere protagonismo in questa vicenda strategica per l’intero Paese e possa fare chiarezza e mettere ordine alla prospettiva generale”.
E’ semplicemente vergognoso per un sindaco qualsiasi, un rappresentante pro-tempore come lei, definire “incivile” una decisione adottata e votata democraticamente dal Consiglio dei Ministri, cioè da parte di ministri rappresentanti di quella maggioranza parlamentare di centrodestra votata a stragrande maggioranza dagli elettori italiani. Loro rappresentano gli elettori, il popolo italiano. Mi viene spontaneo a questo punto chiederle: ma lei ci è, o ci fa ?
Quando lei sostiene che si sente “prima tarantino e poi iscritto ad un partito” si ricorda forse che lei è stato votato nella lista del PD, e che a Taranto l’ha votato solo 1 cittadino su 4 ? Si ricorda che la prima volta che si è candidato a sindaco, lei è stato eletto la prima volta grazie ad uno scarto di appena circa 800 voti ottenuti grazie al sostegno della lista civica dell’ ex-procuratore di Taranto Franco Sebastio, e della lista civica guidata da una mia parente ? Si ricorda che Sebastio magistrato di lunga carriera e protagonista del “processo Ambiente Svenduto”, venne da lei nominato assessore alla “legalità“, incarico che lei gli ritirò allorquando Sebastio iniziò a cercare di fare luce su due vicende, che sono state a lungo il nostro cavallo di battaglia giornalistico, e cioè la gestione della piscina comunale affidata alla famiglia Cassalia, che costa al contribuente tarantino oltre mezzo milione di euro all’ anno (tanto lei è residente a Crispiano e quindi non ne risente, anzi…! ) e quindi facendo qualche conto, circa 3milioni di euro pagati dall’ Amministrazione Melucci , senza dare seguito agli accertamenti disposti dal suo predecessore, quel galantuomo di Ippazio Stefano. Per non parlare poi delle aggiudicazioni ai soliti “furbetti-amici degli amici” puntualmente ritirate in autotutela dopo i nostri articoli sulla fantomatica gestione del Circolo Magna Grecia . Non a caso uno dei magnifici 4, Angelo (detto Lillo) Basile ha visto la sua impresa di famiglia costretta a chiedere il concordato fallimentare
Lei osserva che “non stupiamoci che i cittadini sfiduciati disertino in massa le urne”. Non si rende conto che se il suo programma politico-elettorale fosse stato valido ed apprezzato dagli elettori , e che se i suoi “amichetti” e “compagnucci” di cordata avessero riscosso il consenso da parte dei cittadini di Taranto, gli elettoridi Taranto che non sono andati a votare, si sarebbero recati a votare ? Ma così non è stato ! Ha forse dimenticato caro Melucci, che alla sua prima candidatura sindaco di Taranto lei è stato la 4a scelta del PD dopo la manifestazione di disinteresse del sottoscritto, seguita da quella dell’ ex direttore generale della BCC di S. Marzano Emanuele De Palma e per finire quella del collega Walter Baldacconi, ex-direttore dell’emittente tv Studio100 ?
Perchè non ci racconta le ragioni del suo odio e risentimento nei confronti di Walter Musillo, cioè dell’ ex-segretario provinciale del PD jonico, che la indicò a candidato sindaco per la prima volta nel 2017, facendola eleggere sindaco guidando il suo staff elettorale? Quello stesso Walter Musillo che alle ultime elezioni amministrative del 2022 , si è candidato a sindaco con il sostegno del centrodestra, quindi contro di lei, e così, incautamente facendo, le ha spianato di fatto la strada aiutandola senza volerlo ad essere rieletto, facendola così ritornare a Palazzo di Città da dove era stato sfiduciato a 6 mesi dal temine della consigliatura persino da consiglieri della sua stessa maggioranza uscente .
Domande queste che un giornalismo serio ed indipendente le avrebbe dovuto fare. Ma capisco bene che il giornalista Mimmo Mazza è un dipendente della società editrice della Gazzetta del Mezzogiorno, il cui socio al 50% è quel Tonino Albanese, condannato e plurimputato, che vive e prospera sulla sua collinetta di spazzatura a Massafra, potendo contare su circa 20milioni di euro l’anno che incassa con la sua società la CISA spa di Massafra per smaltire i rifiuti del Comune di Taranto. E senza quell’incasso la CISA rischierebbe di finire in perdita.
Quello stesso Tonino Albanese comproprietario del villaggio alberghiero-turistico di Castellaneta Marittima che nel primo masterplan dei “Giochi del Mediterraneo 2026” veniva indicato di fatto come “Villaggio Atleti” e sede del “Centro Media”, quindi beneficiario dei buona parte dei fondi dell’organizzazione necessari ad ospitare negli alberghi (quindi vitto ed alloggio) tutte le rappresentative nazionali, gli staff e della stampa, tutti a spese chiaramente del contribuente italiano ! E come poteva quindi farle qualche domanda scomoda il giornalista Mimmo Mazza ? Mica poteva rischiare in un colpo solo di danneggiare il suo “padrone-editore” Albanese e di poter perdere la sua poltrona di “fedelissimo vice direttore !!!
Per non parlare poi dei suoi sproloqui sempre sulla Gazzetta : “Ci candidiamo ai Giochi del Mediterraneo per rigenerare i quartieri della città, per proiettare positivamente Taranto nello scenario internazionale, per spingere la nostra economia lontano dalle catene della monocultura siderurgica. Qualche imbiancata qua e là, per il timore dei tempi o dei costi, dei Giochi in formato ridotto in sostanza, non coglierebbero questi obiettivi che la gente si aspetta da una iniziativa del genere, sarebbe una sconfitta per tutti. È il motivo, per esempio, per cui insistiamo, anche perché tecnicamente ancora possibile, su di uno stadio di calcio del tutto nuovo e non su una semplice riqualificazione dell’impianto esistente, serve all’intero quartiere Salinella. Tutti insieme possiamo fare cose importanti e il Governo può lasciare il segno, ma non c’è altro tempo da perdere. E mi auguro che anche il mondo dello sport nazionale non resti concentrato solo sull’appuntamento di Milano-Cortina”.
Caro Sindaco, mi perdoni una domanda sincera che non vuole essere offensiva. Ma lei sta bene ? Ma non era lei quell’agente marittimo che con i suoi colleghi dello Ionian Shippin Consortium voleva rilevare la società ILVA Servizi Marittimi (che ha ed aveva come unico cliente lo stabilimento siderurgico di Taranto) ? Non era lei il sindaco che all’improvviso ricevette a Palazzo di Città la visita del ministro (all’epoca dei fatti) Carlo Calenda, e subito dopo come per incanto società a lei vicine iniziarono a lavorare per lo stabilimento siderurgico per i trasporti via terra , mentre lei ha sempre operato con risultati modesti solo e soltanto sulle banchine portuali ?
Non era lei il sindaco che ritirò (lasciando da sola la Regione Puglia) il ricorso al TAR del Comune di Taranto contro Arcelor Mittal, atto legale che è costato decine di migliaia di euro pubblici al povero contribuente tarantino ? Non era lei il sindaco che accolse con ampia soddisfazione i Mittal a Palazzo di Città ? Non era lei il sindaco che accettò le sponsorizzazioni di Arcelor Mittal e di Eni per le prime manifestazioni per le festività natalizie a Taranto ?
Chissà se qualcuno a Palazzo di Città riuscirà spiegare al Sindaco Melucci che i Giochi del Mediterraneo notoriamente per la stampa internazionale “giornalisticamente” praticamente non contano niente , mentre a Milano-Cortina nel 2026 si celebreranno i Giochi Olimpionici Invernali cioè le Olimpiadi degli Sport Invernali che interessano e vengono seguite dalle televisioni di tutto il mondo ? E quel il comitato organizzatore ha già incassato (dagli sponsor privati) oltre mezzo miliardo di euro !!! Ma a Taranto in quattro anni dall’ aggiudicazione cosa ha prodotto il vostro Comitato organizzatore ? Solo rendering e parole ( o meglio “cazzate”) al vento !
I Giochi qualunque essi siano non si organizzano con i soldi dello Stato per la rigenerazione di un quartiere, e tantomeno si può costruite uno stadio nuovo del costo di circa 50 milioni di lire 25 dei quali a fondo perduto, cioè carico dello Stato (per una squadra di serie C) da affidare in seguito in gestione ai privati per 99 anni, lasciandoli sguazzare nella commercializzazione di 17mila metri quadri di spazi commerciali.
Chissà se è vero che lei insieme al suo nuovo caro “amico” Ferrara della neo-costituita-inattiva società Red Sport srl abbia chiesto ad altri enti locali se avessero a disposizione dei terreni “disponibili”pubblici” sui quali realizzare uno stadio nuovo . Questa storia equivoca ci è stata raccontata alla presenza di un appartenente alle forze dell’ ordine che sentendola raccontare da persone serie , è letteralmente sbiancato in faccia !
Lo sfogo del sindaco di Taranto Melucci: “Pd, congresso indecente”
Melucci alla domanda del “solito” Mimmo Mazza sulla Gazzetta del Mezzogiorno di domenica: “Come giudica il nuovo corso del Pd?” ha così risposto: “Non lo giudico. Resta un po’ di disagio su alcuni temi significativi per Taranto. Ma sono abituato a valutare i fatti e ho già fornito la mia sincera disponibilità alla segretaria Schlein in tal senso”. Che strano…ma non era Melucci (o forse il sergente Garcia ?) a dichiarare esattamente il contrario lo scorso 13 marzo 2023 quando aveva rivolto una pesante accusa nei confronti della neoeletta segretaria nazionale dei “dem” : “Al di là dei proclami e delle buone intenzioni, come evidenziato da tanti osservatori anche indipendenti, il Pd targato Elly Schlein non sembra ancora interessato, purtroppo, a calarsi nella realtà delle città, delle periferie e della provincia italiane, della transizione giusta europea, del ritardo del Mezzogiorno, piuttosto che dei problemi demografici, burocratici o, in generale, di contesto che gli amministratori locali affrontano quotidianamente, con la chimera del Pnrr” aveva sottolineato Melucci, portando l’esempio di ciò che avviene a Taranto.
Dichiarandolo però proprio nel giorno in cui la segretaria Pd scendeva in piazza con Cgil, Cisl e Uil a Bologna, lanciando una precisa accusa rispetto al rapporto con i sindacati. costringendo il segretario regionale del PD pugliese De Santis a zittirlo: “Rinaldo Melucci ha chiesto più attenzione su Ilva e su Taranto – ha affermato -. Questo mi sembra chiaro. Ha solo sbagliato destinatario. Il Pd da Zingaretti in poi ha sposato la linea della decarbonizzazione dello stabilimento tarantino. Non si torna indietro su questa scelta strategica, di certo non si torna alle posizioni di Renzi. Noi siamo per tutelare lavoro e ambiente senza tentennamenti. Scaricare su Elly Schlein colpe che non ha – aggiunge De Santis – mi sembra gratuito e ingeneroso. Questo non è il tempo delle polemiche ma della conciliazione“
ll rammarico del sindaco di Taranto
“Mi interessa invece esprimere tutto il rammarico – osservava ancora Melucci – per un congresso che, ancora una volta, non si addice a un partito che si celebra come democratico. Ricatti, minacce, ricorsi creativi, percentuali pilotate nei circoli in provincia, anche ad opera di profili istituzionali del partito, che dovrebbero dare il buon esempio e voltare pagina, invece che cercare spasmodicamente rendite di posizione. Tanto gli elettori sanno valutare da soli, anche con i listini bloccati“. Per il sindaco di Taranto quello celebrato dal Pd a Taranto “non è un congresso unitario, non finga nessuno, possiamo ritenere saltati tutti i presunti accordi. Ha perso tutto il Pd, speriamo che Stefano Bonaccini lo cambi in fretta. Sento di dover chiedere scusa – conclude – a tutti i giovani tarantini che abbiamo coinvolto, parlando loro di un progetto nuovo, una piattaforma per loro. In ultimo, al termine del suo mandato a Taranto, desidero ringraziare il commissario Antonio Misiani, nonostante sia stato attore protagonista di questo scempio“.
Ma il trionfo della “follia” politica di Melucci si è celebrato oggi quando con un comunicato stampa ha parlato della gestione (fallimentare) di Kyma Ambiente scrivendo: “Si provi a girare in questi giorni di calura per altre blasonate città, non si potrà che riconoscere che Taranto è una città abbastanza pulita e decorosa. Certamente non è sufficiente, e difatti siamo impegnati nella realizzazione di un nuovo più solido contratto di servizi, nel finanziamento e nella predisposizione di un nuovo piano per la raccolta differenziata che la norma e il sistema regionale ci impongono, con un porta a porta spinto su tutti i quartieri e la sostituzione dei cassonetti ingegnerizzati dove necessario. Insomma, qualche mese ancora di rodaggio e dal primo gennaio si entrerà in una fase tutta diversa anche in questo frangente. Purtroppo i grandi cambiamenti costano fatica e richiedono tempo. E pandemie, aumenti dei prezzi o scioglimenti anticipati non hanno giovato. Ma quella pubblicità così negativa Taranto non la merita, è del tutto infondata“.
Caro Sindaco gentilmente ci dica: chi ha comprato i cassonetti ingegnerizzati ? Forse Babbo Natale o lei ? Chi ha nominato il management (si fa per dire..!) di Kyma Ambiente ? Forse la Befana o lei ? Come mai Taranto è ai primi posti solo per una Tari elevata, a danno del cittadino, a causa del fallimento della raccolta differenziata ? Come mai il sindaco di Bari Antonio Decaro si trova nei primi posti nel gradimento da parte dei cittadini nelle classifiche nazionali stilate dal sondaggista Noto per il Sole24Ore , mentre Melucci compare in fondo alla graduatoria perdendo gran parte del precedente (immeritato) consenso ? “Si faccia queste domande” direbbe il buon Gigi Marzullo ” e si dia delle risposte” e visto che si trova, le dia anche ai cittadini di Taranto che ne hanno diritto.
Concludendo caro Sindaco, accetti un’intervista, un confronto giornalistico con noi , lo potremo fare girando insieme in auto per Taranto, così finalmente esce dal “Palazzo” e si rende conto della realtà. Chiaramente trasmettendo tutto in diretta streaming. Se la sente ? Ha il coraggio ? Noi stiamo qui, e l’aspettiamo. Sa come trovarci. Cordialmente.