Il complimento inatteso alla premier Giorgia Meloni è arrivato da Mario Monti, in passato spesso non tenero nei confronti della leader di Fratelli d’Italia. L’ex premier ed attuale senatore a vita ospite di “PiazzAsiago“, ha dichiarato: “Secondo me la Meloni viene apprezzata in Italia e all’estero perché è brava”, ma ha anche riservato in seguito una stilettata alla premier. L’economista è intervenuto nel dibattito “L’Europa s’è destra? Come i sovranismi stanno spazzando via la democrazia in Europa“, un titolo alquanto imbarazzante e fuoriluogo
“Meloni è secondo me visibilmente brava, inattesamente brava”, ha aggiunto Monti che spiegato su cosa si basava questa sua affermazione: “Credo che la Meloni abbia perfettamente capito che per chiunque governi l’Italia se si va troppo fuori dalle linee tracciate dall’Europa sul bilancio il governo cade in due settimane“.
Secondo il senatore Mario Monti il capo del governo sta attuando una sua strategia: “Siccome sono state fatte nel 2022 delle promesse elettorali, che anche da Meloni promettevano più disinvoltura sui conti pubblici, se il presidente del Consiglio capisce che su certi temi non si può scherzare, delude la sua base elettorale su quel tema, e su altri deve infierire un po’ di più. Gli uomini e le donne dell’economia possono pensare che le questioni finanziarie siano le più importanti, quelli interessati da quelle civili si trovano molto più in difficoltà“.
Infine, una battuta ironica: “In Italia si risolverebbe l’annoso problema del debito pubblico se si potesse mettere un’imposta sul trasformismo. Questa tassa non c’è perché noi, inclusi i nostri media, abbiamo la memoria corta e pretendiamo poco dai politici che eleggiamo”, ha aggiunto Monti.
Inoltre, Giorgia Meloni secondo il senatore Monti “merita delle grandi lodi a mio avviso per la sua contrarietà al Meccanismo Europeo di Stabilità. Anzi ricordiamo le recenti parole espresse con grande determinazione e coraggio da parte della Meloni: «non reputo utile all’Italia alimentare una polemica interna sul Mes – ha chiarito -. L’interesse dell’Italia è affrontare il negoziato sulla governance europea, dove si discuta nel complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito – ha continuato – c’è una questione di metodo su come si faccia a difendere l’interesse nazionale. L’interesse dell’Italia oggi è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le regole del patto di stabilità, il completamento dell’Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutano nel loro complesso, nel rispetto del nostro interesse nazionale. Non è il momento di ratificare il Mes, mi assumerò le mie responsabilità“.