Il pilota olandese Max Verstappen della Red Bull, campione del mondo e leader del Mondiale, vince a Monza il 48esimo successo della sua carriera e il decimo consecutivo (12esimo in stagione) precedendo il compagno di squadra, il messicano Sergio Perez, per la doppietta del team iridato. La Ferrari deve accontentarsi del terzo posto che Sainz, partito dalla pole position, si difende nel finale dall’attacco mozzafiato di Charles Leclerc, quarto dopo un duello tutto rosso. Ritiro per l’AlphaTauri di Tsunoda prima del via e per Ocon. Il Mondiale di Formula Uno torna tra due settimane a Singapore.
Lo spettacolo del GP d’Italia è come sempre anche fuori dalla pista. Da un lato i tifosi sugli spelti e dall’altro la parata di vip presenti al paddock. Tra stelle dello sport (come Tamberi che ha saltato una monoposto) e dello spettacolo (Verdone racconta un aneddoto ai box), ecco chi non ha voluto perdere l’appuntamento con una gara leggendaria.
Almeno all’inizio non è stata una passeggiata, perché stavolta la Ferrari ha tirato fuori tutto ciò che possiede: capacità tecnica di mettere in pista una macchina competitiva, cavalli freschi, e tanto orgoglio.. Il sogno ferrarista si è vanificato al quindicesimo giro, quando Max Verstappen ha messo una pressione insostenibile su Carlos Sainz costringendolo a un piccolo errore di guida alla Roggia. Dopodichè è andato in fuga alla sua maniera, con il suo stile asciutto e feroce, commentando il primato con un “bella statistica” quasi comese fosse normale riscrivere la storia.
Sainz ha dato tutto per portare a casa il suo primo podio. L’aver forzato sulle gomme non gli ha permesso di reggere la seconda ondata, quella di Sergio Perez che scattava dalla quinta posizione. “Gomme, gomme, gomme” ha detto nel finale via radio al suo team così spiegando cosa è mancato oggi per competere al vertice, una monoposto gentile con le coperture, lo spagnolo è andato in crisi con il retrotreno.