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22 Novembre 2024 02:02

La Meloni porta sul tavolo dell’assemblea generale Onu anche la questione migranti

Attesa per l'apertura con i discorsi di Guterres e Biden. Meloni a New York, parlerà domani. Dopo aver portato Ursula von der Leyen a Lampedusa, la premier Giorgia Meloni porterà idealmente Lampedusa a New York che segnerà l’esordio della premier italiana all’Unga

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è atterrata a New York per prendere parte ai lavori della 78esima Assemblea generale delle Nazioni Unite. Ad accompagnare la premier nel suo ‘esordio’ all’Unga anche la figlia Ginevra, che ha compiuto 7 anni nei giorni scorsi. Dopo aver portato Ursula von der Leyen a Lampedusa, il premier italiano porterà idealmente Lampedusa a New York che segnerà l’esordio della Meloni all’Unga

La premier in mattinata parteciperà all’apertura dei lavori, dove interverranno tra anche il segretario generale Antonio Guterres e il presidente Usa Joe Biden. Nel pomeriggio (le 16.30 locali, le 22.30 in Italia) deporrà una corona di fiori a Columbus Circle, alla presenza di alcuni rappresentanti della Columbus Citizen Foundation e di altri associazioni italoamericane. Domani è previsto il dibattito in Consiglio di Sicurezza dedicato all’Ucraina, presieduto dal premier albanese Columbus Citizen Foundation (attuale Presidente di turno del Consiglio di Sicurezza). Alle 15.50 locali si terrà invece l’incontro bilaterale con il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres mentre alle 19 è previsto il discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Nell’intervento che terrà mercoledì sera, la Meloni batterà anche sull’emergenza migranti, perché l’Italia non può essere lasciata sola e l’aiuto dell’Europa non basta, il senso del suo intervento, in cui ribadirà anche il sostegno fermo all’Ucraina e il lavoro necessario e senza tregua per una ‘pace giusta’. Tra gli altri temi, la riforma dell’Onu e la centralità del multilateralismo. La leader di FdI ritornerà anche sul s”ostegno all’Ucraina e sul lavoro necessario per una “pace giusta“.

Gli obiettivi del Governo italiano

L’obiettivo del premier italiano Giorgia Meloni è quello di rilanciare la necessità che si investa in Africa e che sul fronte dell’immigrazione venga responsabilizzata anche l’organizzazione delle nazione unite. Al vertice parteciperà anche il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Sui migranti capisco la grande pressione che l’Italia deve sopportare”, ha dichiarato ancora Borrell, dicendosi d’accordo con Tajani sulla necessità di “una strategia di lungo termine per controllare la migrazione attraverso le cause alla radice, che sono la mancanza di sviluppo, la mancanza di prospettive economiche“. Borrell non ha escluso nemmeno un maggiore impegno delle Nazioni Unite sul tema.

“Il tema dell’immigrazione non può essere risolto solo dall’Europa”, ha sottolineato in alcune interviste sui quotidiani il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, da New York. “Dobbiamo trovare soluzioni, non fare a gara in campagna elettorale a chi la spara più grossa”, ha sottolineato il responsabile della Farnesina, ribadendo che l’unica soluzione al tema immigrazione è “quella diplomatica. La priorità è fare accordi e investimenti in Africa”.

“La strategia della Cina è diversa dalla nostra – ha aggiunto – non soffre dell’immigrazione dall’Africa. Il fatto che investano in Africa è positivo ma la nostra visione deve essere una visione che tuteli il diritto a non emigrare. Non deve essere un’azione che sia vantaggiosa economicamente soltanto per noi, questo sarebbe sbagliato”.

Si lavora a una serie di incontri bilaterali: oltre a quello con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres – fissato mercoledì alle 16, 22 ore italiane -, la presidente del Consiglio Meloni dovrebbe vedere anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello algerino Abdelmadjid Tebboune, riferiscono fonti diplomatiche italiane. Con il leader turco, in particolare, la Meloni punta a trovare un’intesa per arginare l’onda migratoria che spinge sulle frontiere dalla rotta balcanica

Casa Bianca: “Biden qui per lavorare”

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è all’Onu “per lavorare”. Lo ha detto il suo portavoce, John Kirby, dribblando la domanda dei giornalisti che gli chiedevano di commentare il fatto che Biden sarà l’unico presidente in rappresentanza dei cinque membri permanenti al Consiglio di Sicurezza.

“Il Presidente viene qui per lavorare e quello (l’assenza di altri leader, n.d.r.) non cambierà ciò che il presidente sta cercando di ottenere” ha spiegato Kirby . Il riferimento è a una serie di temi sul tavolo di questa Assemblea generale, tra cui la lotta al cambiamento climatico. “Il Presidente – ha aggiunto il suo portavoce- è convinto che otterremo un tangibile blocco di iniziative per il cambiamento climatico

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