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22 Luglio 2024 14:26
22 Luglio 2024 14:26

E’morto Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano, primo ex comunista al Quirinale, fu a Capo dello Stato dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015, si è spento oggi a Roma. Negli ultimi giorni le sue condizioni si erano aggravate.

si è spento oggi pomeriggio a Roma presso la clinica Salvator Mundi al Gianicolo Giorgio Napolitano. Presidente emerito della Repubblica . Nato a Napoli il 29 giugno 1925, è stato Capo dello Stato  dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015 e il primo della storia italiana a essere stato eletto per un secondo mandato, non chéil primo a essere stato membro del Partito Comunista Italiano e il terzo napoletano dopo De Nicola e Leone. 

Camera ardente al Senato

“La camera ardente del Presidente emerito Giorgio Napolitano si farà al Senato. Il Senato è pronto a ospitare le ultime ore in cui potremo salutarlo a Palazzo Madama”. Lo ha annunciato il presidente del Senato Ignazio La Russa al Tg2. I funerali di Stato di Giorgio Napolitano si terranno martedì prossimo in piazza Montecitorio. Si aprirà invece domani alle 10 al Senato la camera ardente per il Presidente Emerito, morto ieri a Roma all’età di 98 anni. Dalle 11 l’accesso sarà aperto a tutti fino alle 19 e poi dalle 10 alle 16 di lunedì. Le esequie di Stato sono state disposte dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, che ha proclamato anche il lutto nazionale con bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici. “A seguito del decesso del Presidente emerito della Repubblica senatore di diritto e a vita – si legge in una nota di Palazzo Chigi – si dispone, dal 22 settembre 2023 fino al giorno della celebrazione delle esequie di Stato, l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero. Il giorno delle celebrazioni delle esequie di Stato dichiarato lutto nazionale”.

La sua è stata una lunga carriera politica, presidente della Camera nell’XI legislatura, ministro dell’interno nel governo Prodi I, deputato pressocché stabile dal 1953 al 1996, europarlamentare dal 1989 al 1992 e poi dal 1999 e al 2004. Nel 2005 venne nominato senatore a vita da Carlo Azeglio Ciampi.

Fin da giovane esponente dell’ ala migliorista del Partito Comunista: il progresso della sinistra si fa sposando Rousseau con Diderot, Enciclopedia e menti illuminate. Riforme, come Filangieri e Genovesi: la Napoli settecentesca, culminata nella Repubblica Giacobina.

Riformista, illuminista. Ma con un tocco di anglofilia che, più che a Nelson e ai suoi cannoneggiamenti antirivoluzionari e antipartenopei, lo fa piuttosto accostare a Lord Acton. Non è un caso se lui, primo ex comunista a divenire ministro dell’Interno e poi Presidente, potesse vantare amici ed ammiratori persino a Washington. Nemmeno Henry Kissinger era immune dal suo delicato fascino, e lo chiamava “il mio comunista preferito”. Per dire: quando nel luglio 2009 sbarca al Quirinale Barack Obama, e a Palazzo Chigi Silvio Berlusconi è lì tutto pronto a spalancargli le braccia, è semmai Napolitano a ricevere il complimento più ambito. “Lei ha una reputazione meravigliosa, non solo per la sua carriera politica ma anche per la sua integrità e gentilezza“.

Mattarella: “Napolitano protagonista sviluppo sociale, pace e progresso per Italia ed Europa”

“Nella vita di Giorgio Napolitano si specchia larga parte della storia della seconda metà del Novecento, con i suoi drammi, la sua complessità, i suoi traguardi, le sue speranze. Dalla frequentazione, negli anni giovanili, dello stimolante ambiente culturale napoletano, all’adesione alla causa antifascista e del movimento comunista, all’impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle classi sociali subalterne, sino poi alla convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori delle democrazie, il Presidente Napolitano ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell’Italia e dell’Europa”. afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Membro del Parlamento europeo, e presidente della sua commissione Affari costituzionali, promosse -ricorda il Capo delo Stato- il rafforzamento delle istituzioni comunitarie per un’Europa sempre più autorevole e unita“.

Il cordoglio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Il Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, “esprime cordoglio, a nome del Governo italiano, per la scomparsa del Presidente emerito della Repubblica, sen. Giorgio Napolitano. Alla famiglia un pensiero e le più sentite condoglianze”.

Von der Leyen: “Grande statista”

Dall’Unione europea la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen piange “la scomparsa dell’ex presidente Giorgio Napolitano. Un grande statista italiano, con un forte cuore europeo”, scrive su X-Twitter sottolineando come l’ex Capo dello Stato “è stato un’ancora di stabilità per il suo Paese in tempi difficili, profondamente convinto che un’Europa unita fosse nell’interesse dei suoi cittadini“.

Cordoglio Usa per la morte di Giorgio Napolitano

Mi unisco al popolo italiano e al mondo nel lutto per la perdita dell’ex presidente Giorgio Napolitano, uno statista che ha dedicato la sua vita alla democrazia, ai diritti umani e all’unità europea“, scrive su X-Twitter , il segretario di Stato americano Antony Blinken esprimendo le sue “più sentite condoglianze alla famiglia e al popolo italiano“.

Il ricordo del ministro degli Esteri francese

Anche dalla Francia arriva il cordoglio del ministro degli Esteri, Catherine Colonna, ex ambasciatrice a Roma. “Avevo avuto il grande onore di presentare le mie credenziali al Presidente Napolitano nel 2014 – ricorda su X-Twitter -. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia e al popolo italiano

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